Ormai è universalmente nota la mia grande passione per La bella e la bestia Disney, perciò desideravo da tempo dedicare un post alla versione originale di questa straordinaria fiaba! Ecco, quindi, la versione scritta da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.
C'era un ricco mercante che aveva tre figlie, le due maggiori erano cattive, mentre la minore era gentile e di buon cuore oltre che bellissima, per questo la chiamavano Bella. Le due sorelle maggiori ambivano a sposare due nobili quindi rifiutavano sempre i pretendenti che si facevano avanti per chiedere la loro mano; Bella, invece, si dimostrava amichevole con i suoi pretendenti anche se declinava sempre le loro proposte di matrimonio.
Un giorno il mercante perse tutte le sue ricchezze e così la famiglia fu costretta a trasferirsi altrove. Tempo dopo il mercante venne a sapere che una delle navi era riuscita ad arrivare al porto e allora, fiducioso di poter tornare all'antica ricchezza, decise di tornare in città; prima di avviarsi chiese ad ognuna delle figlie cosa desiderassero in dono: le due maggiori chiesero gioielli e abiti costosi, mentre Bella chiese una rosa. Purtroppo, giunto in città, il mercante ebbe un'amara sorpresa: tutto il carico della nave era stato venduto per pagare i suoi debiti e non rimaneva più nulla. Sconsolato, decise di tornare a casa ma durante il viaggio fu colto da una bufera di neve e trovò riparo in un misterioso castello.
La tenuta era ordinata ma pareva essere disabitata, ad un certo punto il mercante notò che il giardino era rigoglioso e che c'erano delle rose bellissime, pertanto decise di sceglierne una da portare a Bella. A quel punto si palesò il padrone del castello: un'orribile Bestia; la creatura gli rimproverò di aver ripagato la sua gentile ospitalità derubandolo e infine gli disse che doveva morire a causa della sua colpa. Il mercante tentò di spiegargli che voleva prendere la rosa per donarla alla sua bella figlia ma la Bestia non volle sentire ragioni: gli concedeva di andare a prendere la figlia e di portarla al castello al suo posto, altrimenti sarebbe dovuto tornare entro tre mesi per saldare il suo debito.
Recando con sé il baule colmo di ricchezze donatogli dalla Bestia, il mercante fece ritorno a casa desideroso di salutare le figlie per l'ultima volta, lì raccontò alle ragazze l'accaduto e Bella, pensando di essere la causa della sfortuna del padre, decise di andare al castello al posto suo, per la felicità delle odiose sorelle che si liberarono di lei. Bella e il padre tornarono al castello, a quel punto la Bestia concesse la libertà al mercante dicendogli di non tornare mai più. La creatura trattava Bella con gentilezza, non le faceva mancare nulla e l'aveva ricoperta di ricchezze; le aveva persino regalato uno specchio magico grazie al quale la ragazza poteva vedere la sua famiglia. La Bestia ogni sera chiedeva a Bella di sposarlo ma lei preferiva rispondergli che sarebbe stata sempre sua amica. Tempo dopo, proprio grazie allo specchio magico, Bella scoprì che il padre era ammalato e così chiese alla Bestia il permesso di andare da lui per assisterlo, la creatura le concesse di partire ma a patto che tornasse entro una settimana altrimenti il dolore l'avrebbe ucciso.
Così Bella tornò a casa e fu grande la gioia e la sorpresa del padre nel vederla viva; le due sorelle si erano sposate ma erano infelici e nel vedere la ragazza in abiti eleganti e serena, invidiose di lei, complottarono: passata una settimana, quando fu il momento per Bella di tornare al castello, le due finsero di essere disperate alla prospettiva di separarsi dalla sorella e così la giovane decise di trattenersi qualche giorno in più, anche se ben presto iniziò a sentire il rimorso per non aver rispettato la promessa. Decisa a tornare al castello, trovò la Bestia in fin di vita a causa del dolore e allora Bella gli disse che voleva sposarlo, dopo aver pronunciato quelle parole la Bestia tramutò il suo aspetto diventando un bellissimo principe: l'incantesimo che gli aveva lanciato tempo addietro una strega era stato spezzato, incantesimo che si sarebbe potuto spezzare solo qualora una ragazza avesse acconsentito a sposare la Bestia.
Bella e il principe vissero per sempre felici e contenti, accogliendo anche il padre di lei, mentre le due perfide sorelle furono tramutate in statue affinché si pentissero delle loro azioni malvagie.