E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 31 gennaio 2011

sabato 29 gennaio 2011

Letture 2010

Claire mi ha passato questo meme a tema libresco: vediamo un po' il 2010 che anno è stato per quanto riguarda le mie letture...





Quanti libri hai letto nel 2010?
Ne ho letti 55: è stata una buona annata!
Quanti erano fiction e quanti no?
Praticamente erano tutti fiction, se si considera che L'altra verità di Alda Merini è la versione romanzata dell'esperienza del manicomio e La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini benché racconti di una antenata dell'autrice vissuta nel Settecento è pur sempre una versione romanzata.
Quanti scrittori e quante scrittrici?
Io leggo quasi esclusivamente libri scritti da donne...
Il miglior libro letto?
North and south di Elizabeth Gaskell: davvero emozionante! E ripeto, spero venga tradotto presto in italiano...
E il più brutto?
L'indipendenza della signorina Bennet di Colleen McCullough: mi ha fatto venire il mal di pancia!!!
Il libro più vecchio che hai letto?
I romanzi di zia Jane (Ragione e sentimento 1811, Orgoglio e pregiudizio 1813, Emma 1815, Persuasione 1818)
E il più recente?
Molti erano recenti... L'enigma di Mansfield Park di Carrie Bebris, ad esempio!
Quale il libro col titolo più lungo?
L'enigma di Mansfield Park o l'affare Crawford (titolo e sottotitolo)
E quello col titolo più corto?
Fallen di Lauren Kate
Quanti libri hai riletto?
4: i sopracitati di zia Jane
E quali vorresti rileggere?
I sopracitati di zia Jane, più gli altri due (L'abbazia di Northanger e Mansfield Park), poi vorrei rileggere Cime tempestose per vedere se dopo 8 anni lo apprezzo di più!
I libri più letti dello stesso autore quest'anno?
Indovinate un po'? Vi do un indizio: le iniziali del nome e cognome sono J e A... sì, lo so che è difficile indovinare... riflettete... magari prima o poi vi viene in mente...!!!!
Quanti libri scritti da autori italiani?
2: quelli di Alda Merini e di Dacia Maraini; è rarissimo che io legga libri scritti da autori italiani
E quanti dei libri letti sono stati presi in biblioteca?
Nessuno! Stranamente non ho mai preso un libro in biblioteca in vita mia! (a parte un paio di volte alla biblioteca che c'era nella mia scuola media)
Dei libri letti quanti erano ebook?
4

venerdì 28 gennaio 2011

Buon compleanno a me e... a Orgoglio e pregiudizio!!!


Oggi, 28 gennaio, è il mio compleanno!!!
Ma oggi, 28 gennaio, è anche un altro anniversario: è il 198esimo anniversario della pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio!!! Era infatti il 28 gennaio 1813 il giorno in cui venne pubblicato, in tre volumi, il romanzo che sarebbe diventato uno dei più amati al mondo!
Sono così orgogliosa di questa cosa! Io e Orgoglio e pregiudizio siamo venuti alla luce nello stesso giorno... (ma non nello stesso anno... io ho qualche annetto di meno rispetto al suddetto capolavoro...). Mi è sempre piaciuta la mia data di nascita, devo dire! Ma questa straordinaria coincidenza me la rende ancora più gradita! Sembra indicare chiaramente il fatto che Jane Austen sia un po' nel mio destino, il mondo austeniano ce l'ho nel dna sin dalla nascita, pare quasi una congiunzione astrale! Ne sono convinta!
Potrei persino essere un personaggio austeniano honoris causa!!!
Nata sotto il segno di Jane...

martedì 25 gennaio 2011

Sailor Regency


Da qualche mese ho riscoperto Sailor Moon grazie alla pubblicazione del manga e come posso rivedo gli episodi e seguo con attenzione ogni news riguardante il mondo Sailor! Come ho già detto in precedenza, Sailor Moon è probabilmente il cartone animato che ho più amato da piccola e mi è sempre rimasto nel cuore! Perciò con grande emozione, ora, lo sto riguardando. Nel corso di questa mia "riscoperta del mondo Sailor", sono particolarmente affascinata dal personaggio della Principessa Serenity, alias Bunny/Sailor Moon... mi piaceva anche all'epoca (l'avevo disegnata varie volte), ma adesso mi affascina di più... e analizzandone le ragioni alla fine ho capito il perché! Guardate l'abito indossato da Serenity... non vi ricorda incredibilmente un abito... stile impero???!!! Sììì, senza alcun dubbio!!! La vita alta c'è, la lunga tunica che cade dritta sul corpo c'è e per giunta è di colore bianco, che come ben sappiamo era il colore più di moda durante l'epoca Regency perché richiamava il colore delle statue greche! E' uno stile impero in tutto e per tutto! Solo le maniche sono un tantino diverse (essendo una specie di braccioli separati dal resto del vestito).





Ora avete capito perché mi affascina tanto Serenity??!! Ehehehehe, sono riuscita a trovare un abito stile impero persino in Sailor Moon! Ma in effetti, questa cosa potevo notarla soltanto adesso: perché quando ho seguito Sailor Moon da piccola... ancora non conoscevo il mondo Austeniano!
Che poi c'è da dire che effettivamente la vicenda di Sailor Moon trae ispirazione dalla mitologia greca: la bellissima storia d'amore tra Serenity, principessa della luna, e il principe terrestre Endymion è ispirata al mito di Selene, dea della Luna, e Endimione, re dell'Elide; Secondo il mito Selene s'innamora di Endimione, che vede in una grotta, e decide di dargli un sonno eterno per non farlo invecchiare e da lui avrà poi cinquanta figlie; più tragica la versione di Sailor Moon: Serenity s'innamora di Endymion ma il Silver Millennium (regno della luna situato nel Mare Serenitatis) viene poi distrutto dalle forze del male e i due innamorati muoiono tragicamente. Una storia tragica e bellissima, che per fortuna si conclude positivamente... nel futuro!





Tra l'altro, Sailor Moon prende ispirazione anche da una tradizione tutta orientale: quella del coniglio lunare; secondo la tradizione sulla luna vivrebbe un coniglio (di cui si può vedere la sagoma tratteggiata dai crateri) che non è dotato di particolari poteri, ma è di cuore buono e coraggioso. In effetti, il nome originale di Bunny è Usagi Tsukino che vuol dire proprio "coniglio della luna"!
Visto in un anime/manga quanti richiami interessanti si trovano? Bellissime storie d'amore, abiti stile impero, mitologia... Colgo l'occasione, pertanto, per invitarvi a (ri)scoprire questa meravigliosa serie! Non ve ne pentirete...
Link: Carillon di Serenity (ascoltate questa melodia: è struggente!)

domenica 23 gennaio 2011

La Bella e la Bestia - Il Musical - 11 Se non so amarla



Undicesimo appuntamento col musical de La bella e la bestia! Questa è la canzone che mi ha più emozionata! Buon ascolto!

venerdì 21 gennaio 2011

Stile impero: il video



Concludendo il discorso sulla moda stile impero, ecco un video con disegni e quadri dell'epoca! Lo stile Regency in tutto il suo splendore...

Premio


Ho ricevuto questo graditissimo premio da Susy, Sylvia-66, Claire e Nicky e le ringrazio tantissimo! Constatare che il proprio piccolo blog riscuote tanto interesse è un onore!
Dovrei scrivere adesso 7 cose su di me, vediamo...
1) Da piccola volevo andare a vivere a Milano! Ecco perché sono tifosa del Milan!
2) Quando ascolto Nessun dorma (specie se cantata da Pavarotti) mi commuovo sempre!
3) Non credo nell'oroscopo quotidiano... ma ho tutte le caratteristiche dell'Acquario!
4) Ho paura degli alieni e il sogno più terrorizzante della mia vita l'ho fatto un anno fa sognando un'invasione aliena...
5) Ho una grandissima passione per borse e orecchini
6) Non posso prendere il sole perché rischio di diventare come la torcia umana!
7) Ho l'orecchio destro a punta... (origini elfiche?!?)
Bene, ora è il momento di assegnare il premio a... TUTTI i miei amici blogger! Quando ricevo un premio io lo giro sempre a tutti i miei amici perché ogni blogger merita un riconoscimento, perciò questo premio è per tutti voi!

lunedì 17 gennaio 2011

Piccolo viaggio alla scoperta della moda stile impero

Da grande appassionata del mondo austeniano e di tutti i suoi aspetti... come potrei non esserlo anche della moda dell'epoca? La moda stile impero! In effetti, tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento ci fu un'ondata di neoclassicismo che investì tutto: dalla moda all'architettura, dall'arte all'arredamento! La parola d'ordine era emulare il mondo classico! Nei quadri dell'epoca si può vedere come questa mania fosse condivisa da tutti: abbigliamento e acconciature alla greca erano di gran moda e persino il mobilio si rifaceva a tale scuola. E le sculture (come non ricordare la celebre statua di Paolina Borghese abbigliata come una divinità romana?). Insomma, l'ammirazione per il mondo classico portò a volerla imitare a tutti i costi; si trattava, però, di una emulazione puramente esteriore e superficiale... dal momento che i valori del mondo classico non venivano affatto presi in considerazione.
Personalmente adoro la moda Regency e ammiro tantissimo i costumi delle eroine dei film austeniani! Sono talmente fissata che vado sempre a caccia di magliette e vestitini stile impero! E dico sempre che se mi sposassi... mi farei confezionare un abito in tutto e per tutto stile impero come quelli che andavano di moda all'epoca di Jane! Sarebbe la mia unica occasione per andarmene in giro vestita come una dama del 1810 senza rischiare di essere presa per matta (o per una partecipante ad un cosplay!).
Bene, addentriamoci nel fenomeno...




La moda del periodo si discosta totalmente dal passato abbandonando tutte le modifiche artificiose del corpo femminile in favore di una linea sciolta e naturale. Eliminati busti steccati e panier, la biancheria si riduce al minimo e gli abiti stessi sono leggere tuniche di ispirazione classica, lunghe fino alla caviglia, di linea dritta, ampie in fondo, con un corto strascico e cinte sotto il seno. Le maniche, cortissime, lasciano le braccia nude, e la scollatura è ampia e quadrata; il colore prediletto è il bianco delle sculture classiche. Per la sera gli abiti si fanno più complicati con ricami in oro e argento e spesso una corta tunica aperta e sovrapposta. Per proteggersi dal freddo si usano scialli di cachemire e sciarpe e in seguito caldi cappotti. Intorno al 1810 l'aderenza ai modelli classici si fa meno precisa: le maniche sono più lunghe mentre le gonne si accorciano e in fondo appaiono applicazioni di volant ricamati. Le scollature si riducono e spesso sono riempite da corte camicie accollate con balze attorno al collo. Come soprabiti appaiono corti giacchini detti spencer spesso chiusi da alamari e altri colori iniziano ad affiancare il fino allora imperante bianco.



Come detto lo stile Regency si distingueva dalla moda precedente per maggior semplicità ed eleganza. Lo stile impero era caratterizzato da una vita molto alta mentre la gonna cadeva semplicemente sul resto del corpo e veniva sagomata da almeno tre sottogonne più una crinolina. I colori più diffusi, oltre al bianco, erano il giallo, il verde, il blu e il viola chiari.
Il guardaroba di una lady all'epoca doveva essere molto ampio: comprendeva abiti da giorno e abiti da sera; inoltre, si dovevano possedere abiti da passeggio, abiti da cavallerizza, abiti da viaggio ecc.
Gli abiti da giorno venivano usati per passeggiare, fare compere e andare in visita e venivano indossati fino alla cena. Si trattava di abiti semplici fatti di mussoline colorate o di lane di colori più scuri. Per coprire la parte superiore si usavano scialli le cui estremità venivano infilate nel corpetto: la parte dalla gola ai polsi doveva rimanere nascosta. Le donne sposate indossavano una cufietta per mantere i capelli ordinati.
Gli abiti da sera si indossavano per le occasioni ritenute importanti per l'epoca: balli, cene eleganti, serate a teatro o a corte. Il ben noto modello stile impero con maniche corte e scollatura generosa doveva essere accompagnato da guanti che arrivavano al gomito, un'acconciatura elegante, gioielli, ventaglio, una piccola borsa e scarpette di seta. Le giovani donne potevano indossare abiti color pastello, mentre le donne più mature potevano indossare colori come il nero, il porpora, il giallo o il viola. Di sera era possibile indossare abiti che lasciassero scoperte spalle, gola e braccia.
Le sottogonne erano necessarie per dare al vestito la forma adatta.
I guanti erano molto importanti: si dovevano indossare sia in inverno che in estate per proteggere le mani dal sole ed evitare che si riempissero di lentiggini. Come detto, i guanti lunghi fino al gomito erano obbligatori in occasioni formali come i balli.
Pare che la biancheria non fosse molto diffusa all'epoca.


Scialli: verso la fine del Settecento c'era una vera mania nei confronti di tutto quello che era di provenienza orientale, quindi gli scialli più diffusi erano di quello stile. I migliori erano fatti di cachemire o seta, ma le industrie iniziarono poi a produrne di più economici in lana, cotone o pizzo; erano cuciti con fili dorati o argentati e anche decorati con pelliccia di coniglio. Le forme più diffuse erano quelle triangolari, quadrate e rettangolari.
I cappelli si mettevano solo durante il giorno. I più popolari erano quelli di paglia perché più economici: potevano essere decorati con pizzo, nastri e piume.
Le calze erano di seta per i balli e di lana per l'inverno; arrivavano fino al ginocchio ed erano tenute ferme da una sorta di giarrettiera.
Per quanto riguarda le scarpe ogni ragazza all'epoca ne possedeva almeno tre paia: uno per tutti i giorni, scarpette più leggere per i balli e stivali di pelle per camminare. Curioso è che non esistevano scarpe per il piede destro e il piede sinistro... ma venivano indossate solo in base alla comodità!
Non esistendo tasche, le donne portavano delle borse a forma di sacchetto dove custodivano un fazzoletto, monete e i celeberrimi sali contro gli svenimenti!
Il parasole era un accessorio estremante importante: proteggeva la pelle dal sole.
I ventagli erano fatti di legno o di avorio e decorati con gioielli o piume: erano accessori di grande importaza all'epoca.
Witzchoura: era un cappotto di pelliccia con le rifiniture di seta di origine russa; dal 1808 si diffuse sia tra gli uomini che tra le donne.
Infine, l'abito da sposa era nuovo ma poteva essere indossato in altre occasioni; il bianco non era obbligatorio ma essendo il colore più di moda era naturale che molti abiti fossero di quella tinta.




Dopo questo post mi sento una vera fashion victim!!!
Gli abiti che vedete in questo post sono costumi di due versioni di Emma (i primi tre di Emma 2009 BBC e l'ultimo di Emma 1996); tra l'altro, quello rosa è il mio ideale abito da sposa: ipotesi alquanto remota, ma se dovessi mai sposarmi me lo farei cucire esattamente identico a quello! Così sarei perfetta per il cosplay... ehm... matrimonio!!!!

Golden Globe!

Nella notte al Beverly Hills Hotel sono stati assegnati i Golden Globe, i premi cinematografici (e televisivi) più importanti dopo gli Oscar. Una serata che ha visto fare incetta di riconoscimenti The social network il film su Facebook che ha vinto come miglior film drammatico, miglior regia a David Fincher, miglior sceneggiatore e miglior colonna sonora. The fighter, film sulla boxe, ha vinto i premi per attore e attrice non protagonisti: Christian Bale e Melissa Leo. I ragazzi stanno bene, film sulla crisi di una coppia omosessuale, ha vinto come miglior commedia e per la migliore attrice brillante: la sempre brava Annette Bening.
Grande soddisfazione per la vittoria di Colin Firth come miglior attore in un film drammatico per il ruolo di Re Giorgio VI in The king's speech! Colin si merita proprio tanto successo perché è un attore di grandissimo talento, è una persona ammodo, è sposato con un'italiana... e non dimentichiamoci che 16 anni fa è stato Mr Darcy!!! L'augurio è che il prossimo 27 febbraio possa trionfare anche agli Oscar!
Il premio come miglior attrice in un film drammatico è andato alla bellissima Natalie Portman per Black Swan, dove interpreta una ballerina psicopatica; tra l'altro, ho appena saputo che aspetta un bambino e sono molto contenta per lei: ricordo che un annetto fa avevo letto in un'intervista che desiderava trovare un bravo ragazzo per mettere su famiglia e sembra che lo abbia trovato nel coreografo del film! Auguri Natalie e figlie femmine!
A vincere una statuetta è stato anche Paul Giamatti miglior attore in un film brillante per La versione di Barney.
Premio alla carriera per il grande Robert De Niro e per i telefilm ha trionfato Glee, serie musical appena sbarcata in Italia.
Adoro le premiazioni e adesso parte il conto alla rovescia per gli Oscar! Vedremo se i risultati dei Golden Globe saranno rispettati o se ci sarà qualche colpo di scena...
Di seguito, le foto di alcuni dei vincitori!




Colin Firth ha ringraziato la moglie "senza la quale la giornata non ha senso", che uomo romantico!



Natalie Portman sempre molto elegante e ancora più bella con il pancione!




Christian Bale... con un look... beh, spero sinceramente che sia un look legato a un personaggio che deve interpretare... perché così conciato sta proprio male! Nasconde tutto il suo fascino...




La simpatica Annette Bening... che spero cambi parrucchiere al più presto...

sabato 15 gennaio 2011

giovedì 13 gennaio 2011

Quattro volte Disney!

Quest'anno durante le feste natalizie la Rai ha trasmesso tantissimi cartoni della Disney, e da grande amante dello zio Walt non ho perso l'occasione di rivedere alcuni dei suoi più grandi capolavori! Purtroppo, con grande rammarico, ho perso Cenerentola... ma quella sera mi trovavo altrove...
Ma sono riuscita a vedere gli altri! Tra cui tre classici che non vedevo da quasi vent'anni!



Ratatouille, insieme a Nemo, è il film che preferisco della Disney di "nuova generazione", ossia quelli fatti al computer! Ammetto che non sono una fan di questo nuovo filone... preferisco di gran lunga quelli disegnati a mano (infatti, ho apprezzato La principessa e il ranocchio proprio per questa ragione), ma la storia di questo topolino che sogna di fare il cuoco è troppo carina!
Voto: 8, 5
Link: trailer



La bella addormentata nel bosco era da quando andavo alle elementari che non lo vedevo! Ricordo che le mie amiche mi prestavano le videocassette dei cartoni Disney! Perciò quando ho visto che la Rai intendeva trasmettere i film delle Principesse mi sono entusiasmata! Certo, abituata a vedere e rivedere continuamente La bella e la bestia ho notato la differenza e mi sono accorta di quanto l'animazione fosse agli albori negli anni Cinquanta! I personaggi, su tutti Aurora, sono disegnati benissimo... ma gli sfondi e i paesaggi sono piuttosto piatti e inanimati! Laddove ne La bella e la bestia sembra tutto vero! Poi naturalmente la tematica della "principessa in pericolo che può essere salvata solo dal valoroso Principe Azzurro" è datata e riflette la mentalità dell'epoca: oggi sarebbe quasi impensabile raccontare la favola di una ragazza che per tirarsi fuori dai guai ha bisogno di un prode cavaliere! Il mondo è cambiato anche in questo...
Però rimane pur sempre una favola bellissima e un capolavoro!
Voto: 8






Biancaneve è l'altro classico Disney che non vedevo dalle elementari. In questo, benché sia il primissimo lungometraggio di zio Walt datato 1937, ho trovato una migliore animazione per quanto riguarda i paesaggi, che risultano meno piatti; inoltre, non ricordavo che i 7 nani fossero tanto comici e simpatici: dovrebbero dedicar loro uno spin-off!!! Sarebbero esilaranti! Qualche settimana fa leggevo l'intervista alla "vera Biancaneve": si tratta di Marge Champion ed è stata lei a prestare volto e fattezze alla prima principessa Disney! Infatti, all'epoca i film di animazione si realizzavano con attori in carne ed ossa che recitavano e poi disegnatori e animatori ricalcavano i loro movimenti per disegnare i personaggi e realizzare le varie scene! La curiosità è che Marge Champion all'epoca non si rendeva conto di quanto Biancaneve avrebbe cambiato la storia del Cinema! Per lei sarebbe stato qualcosa di unico e che mai si sarebbe ripetuto; L'idea di un intero film fatto a disegni appariva come qualcosa di insolito... e ciò creò diversi guai a zio Walt: perché nessuno voleva investire denaro nel progetto Biancaneve che a Hollywood chiamavano "la follia di Disney"! Ritenendo che sarebbe stato un flop... invece, come racconta Marge Champion, il giorno della prima la gente rimase senza fiato quando iniziò il film e lei capì che il Cinema sarebbe cambiato per sempre! Beh, dopo più di settanta anni e una cinquantina di capolavori... si può ben dire che quanti chiamavano Biancaneve la follia di Disney sono passati alla Storia sotto la categoria"Le ultime parole famose"!
Voto: 8

Anche Dumbo non lo vedevo da parecchi anni e non ho perso l'occasione! Tenerissimo e dolcissimo! Ma soprattutto un film dal grande significato: si parla, infatti, di emarginazione e discriminazione, quella che subisce il piccolo Dumbo scacciato dalle elefantesse del circo perché considerato un diverso a causa delle sue orecchie. Una tematica tanto presente allora (siamo nel 1941) quanto ahimé ancora oggi. Dumbo indubbiamente fa riflettere. Sarà il topolino a credere in lui e a far trovare al piccolo elefantino il suo posto nel mondo; perché essere diversi non vuol dire essere meno meritevoli... e anzi, spesso la diversità può essere un punto di forza per emergere. Non ci si deve vergognare di essere ciò che si è, essere se stessi è la cosa più importante, sempre. Non è forse un messaggio più che mai attuale? Visto che ancora oggi l'emarginazione esiste, in Italia e nel mondo, ahimé.
Molto commovente la scena di Dumbo che va a trovare la mamma, rinchiusa in una gabbia perché si era arrabbiata quando avevano preso in giro il suo piccolo.
Un film intramontabile! Che possa insegnare ancora e ancora la tolleranza e il rispetto!
Voto: 9

martedì 11 gennaio 2011

Marie Antoinette


Di recente ho rivisto Marie Antoinette di Sofia Coppola e ne sono rimasta incantata! La cosa strana è che l'avevo visto un anno fa o poco più e non mi era rimasto particolarmente impresso; bellissimi costumi e locations... ma non era riuscito a colpirmi al cuore! Ammetto che i film di Sofia Coppola non mi esaltano in generale: la ritengo una regista soprattutto "esteta", che cura moltissimo l'aspetto esteriore dei suoi film... che però mancano di ritmo e di una quasi incapacità di coinvolgere davvero lo spettatore, il quale si ritrova sopraffatto da ciò che vede, ma dopo la fine del film gli rimane poco o niente impresso nell'anima. Almeno questo è ciò che è sempre accaduto a me vedendo i suoi film: sia Lost in translation, che appunto Marie Antoinette; mi sono risultati noiosi e senz'anima. Poi qualche settimana fa hanno trasmesso Marie Antoinette e ho deciso di rivederlo... e ho cambiato totalmente opinione! Non l'ho trovato affatto noioso come la prima volta, ma mi sono entusiasmata! Il film è scivolato via senza mai un momento di tedio, non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo! I costumi (giustamente premiati con l'Oscar) sontuosi, le locations da sogno e gli attori veramente adatti ai rispettivi ruoli, specialmente una Kirsten Dunst mai così bella! Senza contare che la colonna sonora moderna è stata una scelta azzeccatissima! Ho adorato ogni singolo istante del film, ogni scena...
Il ritratto di questa regina forse ingiustamente condannata dalla Storia che è stata solo vittima dell'epoca in cui visse mi ha davvero convinta stavolta.
E alla fine del film l'entusiasmo non accennava ad abbandonarmi! Ubriaca com'ero dei colori sgargianti dei costumi! Mi sembrava di essere immersa in quel mondo! Mi sono dovuta ricredere sul Cinema di Sofia Coppola: esteta sì, ma anche in grado di arrivare al cuore. Forse il mio era un pregiudizio nei confronti di Sofia perché all'epoca Lost in translation mi aveva delusa non poco e da quel momento ho sempre guardato con sospetto i suoi lavori; o magari i suoi film più li guardi e più migliorano! Fatto sta che sono rimasta affascinata da questa Maria Antonietta pop, visionaria e kitsch! Una sorpresa incredibile! Lo consiglio!
Voto: 8
Link: trailer

domenica 9 gennaio 2011

Piccole donne 1933 e 1994

Immancabile film delle feste, anche quest'anno in tv hanno riproposto Piccole donne! La vicenda delle quattro sorelle March è un classicone natalizio! Se quello del 1994 l'ho visto tantissime volte, stavolta sono riuscita a vederne anche uno datato 1933! Spero di riuscire a rivedere presto anche quello del 1949 con una giovanissima Liz Taylor.
Tra l'altro ci sono anche due versioni a cartoni animati: una del 1981 (Wikipedia) e una del 1987 (Wikipedia)
Il romanzo l'ho letto lo scorso gennaio: mi è piaciuto ma non mi ha fatto impazzire come altri celebri romanzi per signorine dell'Ottocento, come ad esempio Il giardino segreto o La piccola principessa (che pure ho letto solo lo scorso anno!); mentre invece, le trasposizioni cinematografiche di Piccole donne mi piacciono tutte!



Questa del 1933 è una delle primissime versioni cinematografiche di Piccole donne, con protagonista Katharine Hepburn nel ruolo di Jo March. Una pellicola molto carina, un ottimo scorcio della Hollywood degli anni d'oro! Quasi a tinte pastello... benché il film sia in bianco e nero! Ma a tinte pastello nel suo essere ottimista nonostante tutto: elemento tipico del Cinema dell'epoca. Brava la Hepburn in un ruolo che le calza a pennello! Lo consiglio ai veri cinefili e alle amanti del romanzo della Alcott!
Voto: 7
Link: trailer




Questa versione con Winona Ryder, Christian Bale, Gabriel Byrne e Susan Sarandon è la mia preferita! Per svariate ragioni: ha un tocco spiccatamente femminista (regista e crew quasi esclusivamente in rosa, e anche le protagoniste - rispetto al romanzo - hanno caratteristiche più femministe del solito); c'è Christian Bale che è un Laurie stupendo! Il cast è tutto azzeccato, sia la Ryder, che Claire Danes e Kirsten Dunst... per non parlare della mitica Sarandon! E ho un debole per il prof Bhaer interpretato da Byrne! (soprattutto in questa scena).
Locations e costumi come sempre favolosi! Bello, bello, bello! Da guardare e riguardare!
Lo consiglio!
Voto: 7, 5

sabato 8 gennaio 2011

giovedì 6 gennaio 2011

Balliamo?



Ecco una bellissima canzone dei One Republic "All the right moves"con scene tratte dai più famosi period drama degli ultimi anni! Naturalmente sono presenti film e miniserie austeniane (Emma, Pride and Prejudice, Northanger Abbey, Mansfield Park, Persuasion, Sense and sensibility, Becoming Jane) e altre bellissime pellicole come La duchessa, Marie Antoinette...
Incredibile come questa canzone si adatti perfettamente alle scene di ballo ottocentesche! Ma in effetti, il video ufficiale di questa canzone è proprio in costume!
Buona visione!

lunedì 3 gennaio 2011

L'altra donna del re, Un marito ideale e L'importanza di chiamarsi Ernest

Tempo di recensioni! Vi parlo di tre film in costume abbastanza interessanti! Uno a sfondo storico e gli altri due tratti da Oscar Wilde.



L'altra donna del re è un film del 2008 tratto da un romanzo di Philippa Gregory, con Natalie Portman nel ruolo di Anna Bolena, Scarlett Johansson nel ruolo di Maria Bolena e Eric Bana nel ruolo di Enrico VIII. Il film racconta delle due sorelle Bolena che hanno intrecciato il loro destino con quello del bizzoso re d'Inghilterra: scandali, divorzi, scisma con la Chiesa di Roma ecc. Si racconta dell'altra ragazza Bolena (il titolo originale è infatti The other Boleyn girl), Maria, che diventa amante di Enrico spinta dalla famiglia, prima che Anna riesca a farsi sposare dal re, dopo oppurtuno divorzio da Caterina d'Aragona; ma come è ben noto, Anna non durò a lungo come regina d'Inghilterra: dopo aver dato alla luce una figlia, Elisabetta, la futura Regina Vergine, venne accusata di alto tradimento e stregoneria e fu giustiziata.
Devo ammettere che prima di leggere il romanzo di Philippa Gregory non conoscevo l'esistenza di Maria Bolena, invece pare che lei sia stata amante del re prima di Anna e che abbia partorito una figlia e un figlio avuti da Enrico VIII, dopo essere stata messa da parte (eclissata dall'ambizione della celebre sorella), lasciò la corte e andò a vivere in campagna col suo secondo marito (il primo era morto di febbre gialla), William Stafford.
Il romanzo mi è piaciuto tantissimo quando l'ho letto anni fa! Si tratta di un romance forse un po' più strutturato del solito, ma assolutamente avvincente e ben scritto! E del resto, ho sempre avuto una passione per la vicenda di Enrico VIII e delle sue mogli (c'è un documentario che ho visto mille volte sull'argomento!).
Il film è un tantino inferiore al libro, secondo me; ci sono delle piccole differenze all'inizio e nel corso della narrazione che non mi hanno completamente convinta. Però rivedendolo recentemente per la terza volta l'ho rivalutato, trovandolo un film migliore più di quanto mi era sembrato le prime due volte. La Portman è una Anna Bolena molto adatta, La Johansson è una Maria Bolena dolce e delicata, Eric Bana è un po' troppo aitante per il ruolo di Enrico... (anche se nelle serie tv dei Tudors lo interpreta un altro bel ragazzo come Jonathan Rhys-Meyers); come sempre bellissimi costumi e locations da sogno.
Non posso fare a meno di commuovermi nel finale: dopo la condanna di Anna, Maria prende la piccola Elisabetta e la porta via con sé in campagna, nell'ultima scena si vede la bambina che gioca e passano delle scritte che informano sulla fine che hanno fatto i vari personaggi, a quel punto la didascalia spiega che i timori di Enrico VIII di morire lasciando il Paese senza un erede capace di dare stabilità al regno furono infondati perché ebbe un erede che regnò per 45 anni... ma non fu il figlio maschio che desiderava ma la rossa figlia avuta da Anna Bolena, Elisabetta! A quel punto piango sempre!!!
In definitiva, un film interessante, lo consiglio a chi è amante delle pellicole storiche.
Voto: 7




Un marito ideale è un film del 1999 con Jeremy Northam, Cate Blanchett, Rupert Everett e Julianne Moore, tratto da l'omonima opera di Oscar Wilde. Il marito ideale del titolo è Lord Robert Chiltern, sottosegretario al Ministero degli Esteri, così universalmente considerato da tutti, soprattutto dalla moglie, Lady Gertrude. Ma idealizzare qualcuno è evidentemente un errore, perché dal passato di Lord Robert spunta una lettera compromettente che scrisse da giovane e da cui scaturì la sua fortuna e il suo potere, lettera ora in mano alla signora Cheveley che ricatta Robert per fargli cambiare la sua opinione negativa sul progetto di costruzione di un canale in Argentina dove la signora ha investito del denaro: se durante il suo discorso al Parlamento Robert si dichiarerà contrario al progetto del canale, la signora Cheveley svelerà al mondo intero gli scheletri nell'armadio del marito ideale...
Tra equivoci e colpi di scena, Robert farà il suo discorso senza tradire i suoi valori, lo scandalo non scoppierà e saprà riconquistare l'amore della moglie, la quale imparerà che un uomo bisogna amarlo per quello che è e non per una sciocca idealizzazione.
Questo è un film che adoro! L'ho visto una marea di volte! Jeremy Northam e Rupert Everett sono i perfetti gentiluomini del Cinema inglese! Cate Blanchett è fantastica, come pure Julianne Moore! Un film delizioso, molto riuscito, e l'anima irriverente, corrosiva e ironica di Wilde è perfettamente viva in questa pellicola!
Lo consiglio!
Voto: 8, 5
Link: trailer





Ancora Oscar Wilde ne L'importanza di chiamarsi Ernest, film del 2002 con Colin Firth, ancora Rupert Everett, Judi Dench e Reese Witherspoon. Altra pellicola deliziosa e molto British, una commedia degli equivoci che ruota attorno alla figura del misterioso Ernest... che tutte le fanciulle desiderano sposare per il suo nome!
Chi è che non conosce questa commedia di Oscar Wilde? Che io ritengo una sorta di vademecum dell'ironia e dello humour! Leggetela, ne vale la pena!
Consiglio la visione di questo film divertentissimo, con un cast fantastico (mi sono accorta che in quasi tutti i film di cui parlo in questo blog c'è la mitica Judi Dench! Vera regina del Cinema britannico!); divertente soprattutto la scena della "serenata"...
Voto: 8
Link: trailer

domenica 2 gennaio 2011

Premio!


Il 2011 è iniziato nel migliore dei modi: con un premio! Ringrazio Claire per avermelo conferito!
Dovrei a mio volta girare il premio ad altri 12 blog meritevoli... ma siccome mi dispiace dover scegliere qualche blog e tenerne fuori altri... ho deciso di assegnare il premio a tutti i miei lettori perché ritengo che chiunque abbia un blog, visto l'impegno e la costanza che richiede, merita un incoraggiamento a continuare a curarlo!
Questo premio è tutto per voi!