E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 6 maggio 2013

La stella di luna - Ep. 14: L'eredità di Niamh e Thomas

Episodi precedenti:

Episodio 14. L'eredità di Niamh e Thomas

Il mattino seguente mi svegliai ancora in casa O'Brien: Domhnall aveva approfittato della visita imprevista per passare tutto il fine settimana con la sua famiglia, e i suoi genitori avevano insistito perché rimanessi anch'io.
Ciò che mi svegliò fu una voce bellissima, limpida e dolce... una voce angelica! Ancora nelle nebbie del sonno riconobbi la melodia della canzone che stava intonando... era molto famosa nella capitale, l'avevo sentita tante volte dagli artisti itineranti lungo le strade di dublinesi...


Un artista delle strade dublinesi. Foto di Vele Ivy


So how can you tell me you're lonely
And say for you that the sun don't shine?
Let me take you by the hand
And lead you through the streets of London
I'll show you something to make you change your mind

... era Street of London! Una canzone dalla melodia struggente e il testo duro, ma cantato da quella limpida voce il ritornello sembrava cambiare il suo significato, diventando portatore di speranza:

Come puoi dirmi che sei solo
E dire che per te il sole non splende?
Lascia che ti conduca per mano
Attraverso le strade di Londra
Ti mostrerò qualcosa che ti farà cambiare idea

Mi lavai e vestii di fretta, perché ero troppo curiosa di sapere da dove proveniva quella voce: non era la radio, qualcuno in carne ed ossa stava cantando in casa O'Brien!
Quando scesi, vidi Domhnall fermo impalato davanti alla porta della cucina, con un'espressione stranissima sul volto: aveva gli occhi sgranati e sembrava che trattenesse il respiro. Mi preoccupai nel vederlo così, invece che con la sua solita faccia tra l'impassibile e l'accigliato, perciò gli misi una mano sulla spalla per scuoterlo:
"Ehi, McCarthy! - avevo deciso di chiamarlo così per prenderlo un po' in giro - cosa succede?"
Lui si riscosse un attimo vedendomi, tentò di parlare ma non gli uscirono le parole di bocca, così mi mise una mano sulla schiena e mi spinse delicatamente davanti a sé, in modo da farmi vedere la scena che stava guardando lui.
Allora capii lo stato d'animo di Domhnall: in cucina c'era Réaltàn intenta a preparare una torta, e nel mentre cantava Street of London! Cantava! Non solo aveva ripreso la voce, ma anche la passione per il canto...
In quel momento lei si voltò e ci sorrise:
"Che fate lì immobili? Perché non mi aiutate con questa torta?"


Foto di Ailera Stone


Noi facemmo come aveva detto, ubbidienti, aiutandola a preparare il dolce e poi a rigovernare.
Mentre aspettavamo che la torta cuocesse in forno, ci riunimmo attorno al tavolo della cucina.
Réaltàn improvvisamente mi chiese:
"Ginevra, che ne pensi della cultura giapponese?"
Domhnall aggrottò le sopracciglia di fronte a quella domanda inaspettata, ma io istintivamente risposi:
"Mi piace un sacco... adoro Sailor Moon!"
Lei si mise a ridere di cuore:
"Sì, anche a me piace! E in generale sono sempre stata un'appassionata delle tradizioni nipponiche. Una cosa che mi ha sempre affascinata è la credenza degli Tsukumogami, oggetti che dopo un lungo periodo d'uso acquisiscono un'anima. Che so, l'orsacchiotto di un bambino, o una panchina che ha ospitato generazioni di passanti."
"Affascinante!"
"Sì. Io ho sempre pensato che il medaglione di mia nonna, la Stella di luna, fosse uno Tsukumogami - con una mano sfiorò l'opale scintillante che portava al collo - ora so che è permeato dell'amore di Thomas e delle speranze di Niamh; fino a poco fa non conoscevo la loro storia, ma avvertivo la sua energia ed è per questo che mi è costato tanto separarmene. Quest'oggetto è l'unica cosa che rimaneva a Niamh del suo amato, quando fu costretta a trasferirsi in Austria; però un oggetto, per quanto caro, non è come avere accanto una persona in carne ed ossa. Perdere una persona amata è terribile, e infatti io avevo deciso di smettere di parlare perché non potevo accettare di essere sopravvissuta a Liam, di essere viva mentre lui era morto."
Io sentii subito le mie guance accalorarsi per l'agitazione: non volevo che Réaltàn, in preda alla tristezza, perdesse di nuovo il sorriso e la voce.
"Réaltàn, ascoltami...!" iniziai, ma lei mi bloccò con un sorriso:
"No Ginevra, lasciami finire... dovete sentire tutto quello che ho da dirvi"
"Lei interrompe sempre" si affrettò a puntualizzare il fratello, con un tono che mi fece sorridere, perché sembrava una persona che mi conosce ormai da una vita.
Réaltàn riprese:
"Niamh soffrì tantissimo e ciò la portò alla morte: Niamh era sola. Era stata separata dall'amato e dalla famiglia e portata in una terra straniera, costretta a vivere assieme ad una persona che non amava. Ho riflettuto molto, e mi sono resa conto di essere molto diversa da lei... io ho perduto Liam, ma ho ancora delle persone che mi amano con tutto il cuore: i miei genitori e tu, Domhnall, che hai perfino rinunciato alla carriera per starmi vicino. E ora anche tu Ginevra, che senza timore sei andata a recuperare il mio medaglione. Il fatto che sia tornato a me dopo tutte le traversie che ha passato mi fa pensare che sia un segno del destino... l'amore di Thomas e Niamh è di nuovo con me, così come il vostro. Sono stata un'egoista a non provare a riprendermi, facendo soffrire tutti. Questa consapevolezza mi ha fatto tornare la voglia di parlare e cantare. Ho capito che devo vivere e fare tesoro della vita ogni giorno: provando ad essere felice per me stessa e per Niamh."


John William Waterhouse, My sweet rose


Sentendo quelle parole provai una sensazione di liberazione: percepii che la maledizione delle donne O'Brien era spezzata. Avrei voluto stringere la mano di Domhnall, ma dopo un impercettibile movimento delle dita mi bloccai; non sapevo ancora a che punto fosse la confidenza tra noi due e soprattutto non sapevo sei lui avesse apprezzato un simile gesto. Proprio in quell'attimo, però, sentii che mi afferrava la mano per poi stringerla saldamente, come se avesse intuito i miei pensieri.
In quel momento seppi che Niamh e Thomas da qualche parte erano felici per tutti noi... perché quella era la loro eredità!





Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow che bella scena quella di Realtàn che canta e cucina!Sono proprio contenta per lei :)
Ma si trattava dell'ultimo episodio?Spero di no!Sono tanto curiosa di sapere che ne sarà di Ginevra e Domnhall..
Holly

Vincenzo Sala ha detto...

Che belli!!! Lo sapevo che tornava a cantare prima o poi! Davvero un vbel finale...! dite che ci sarà un sequel del sequel?? ahahahah magari!

Vele Ivy ha detto...

Eh sì ragazze, è l'ultimo episodio!
Grazie per esserci state così vicine! Ogni vostro commento è stato un regalo per noi.
:-)

laura ha detto...

Arrivo tardi ma finalmente sono riuscita ad avvicinarmi a un pc e leggere l'ultima puntata..purtroppo l'ultima..devo farvi i complimenti ragazze perche' mi e' davvero piaciuto, due storie cosi' lontane ma cosi' vicine, i simboli utilizzati e i richiami alla cultura celtica..bello davvero! Graziee per avermi fatto unacosi' piacevole compagnia ;)