E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 27 febbraio 2012

Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 4: L'incarico

Episodi precedenti:




Episodio 4. L'incarico

Waterhouse dopo aver ascoltato le parole di Thomas non poteva che essere sconvolto: evidente com'era che l'uomo aveva totalmente perso il contatto con la realtà, ma si era smarrito in un mondo dai contorni inafferrabili in cui fate e cavalieri erano in balìa di un destino beffardo. Non poté evitare di provare una sincera pena nel constatare il triste stato in cui egli era ridotto senza possibilità di guarigione, il destino si era accanito nel modo più crudele con lui, condannandolo ad un eterno, terribile oblio dell'anima.





La belle dame sans merci, Henry Meynell Rheam




Mentre Waterhouse rifletteva amaramente, Thomas si era acquietato improvvisamente e in silenzio si era fermato a guardare con nostalgia nel vuoto, non un punto preciso, forse senza nemmeno esserne consapevole, come se fosse una foglia trascinata dal vento che compie i suoi giri in aria e poi cade a terra contro la sua volontà ma unicamente perché non può evitarlo. Thomas Crawley era ormai una foglia al vento rassegnato ad essere trascinato via contro la sua volontà, perché volontà non ne aveva più. Waterhouse rimase per un po' a fargli compagnia senza osare disturbare la sua contemplazione del nulla con domande inopportune, domande a cui l'altro non avrebbe mai potuto rispondere. Dopo un tempo difficile da calcolare, Waterhouse se ne andò lasciandolo alla sua solitaria follia, più si allontanava da Thomas più il suo cuore era stretto da una morsa malinconica che non gli dava tregua. Mentre abbandonava il luogo, si accorse che c'era una donna dinanzi a lui, la quale aveva certamente assistito alla scena e pareva lo stesse aspettando. La donna accennò un lieve sorriso quando lui si fermò facendole un inchino e lo ringraziò per aver tenuto compagnia al fratello, che in un angolo oscuro e smarrito del suo essere aveva certamente apprezzato il gesto. Notando lo stupore di Waterhouse a quelle affermazioni, la donna si presentò come Jane la sorella maggiore di Thomas, colei che aveva accolto in casa lo sfortunato pittore dopo la malattia e se ne prendeva cura insieme al marito; spiegò che permetteva al fratello di vagare da solo per la campagna perché credeva che quell'esercizio in qualche modo fosse un bene per lui, ma che lei non mancava di andare a controllarlo di tanto in tanto e quando aveva visto un accompagnatore al suo fianco, cosa assai insolita visto che dopo la malattia tutti gli amici di Thomas si erano dileguati, aveva pensato di restare in attesa per scoprire l'identità del forestiero. Mentre i due si dirigevano verso la casa della donna, Jane aveva iniziato a raccontare a Waterhouse tutta la storia dal principio.






La belle dame sans merci, Frank Cowper






Jane si era trasferita a Watton-at-Stone dopo il matrimonio, prima di sposarsi infatti aveva lavorato qualche tempo in casa degli O'Brien, una famiglia di origine irlandese, e quando casualmente aveva saputo che il padrone cercava un pittore per ritrarre la figlia lei si era permessa di fare il nome del fratello, un giovane pittore non ancora investito da incarichi ufficiali ma di grande talento, Jane sperava che la sua raccomandazione presso Mr O'Brien potesse favorire la nascente carriera di Thomas. Dopo che si furono accomodati davanti ad una tazza di tè, Jane riprese a narrare la storia, tornando indietro di cinque anni, al 1865. Thomas Crawley aveva 28 anni e si apprestava a lavorare al suo primo incarico ufficiale, un incarico molto importante ottenuto grazie all'intercessione della sorella: doveva dipingere il ritratto della figlia di una ricchissima famiglia di commercianti di lino di origine irlandese, gli O'Brien. La famiglia era emigrata nel 1847 dall'Ulster a seguito di una terribile epidemia di tifo causata da una carestia che aveva seminato la morte in tutta l'isola irlandese, i ricchi O'Brien avevano dovuto lasciarsi alle spalle tutto il loro avviato commercio e ricominciare da capo in Inghilterra; appena giunti erano riusciti a comprare un terreno per coltivare il lino e le donne della famiglia si occupavano di filarlo, gli inizi furono difficili ma grazie alla costanza e alla grande abilità nel lavorare il tessuto, ben presto riuscirono ad avviare un nuovo fiorente commercio di lino che dette loro fortuna sia in Inghilterra sia in Europa facendo tornare la famiglia all'antica ricchezza. Così Mr O'Brien probabilmente per celebrare il prestigio in società raggiunto dalla sua famiglia aveva deciso di chiamare un pittore per far ritrarre la figlia maggiore, Niamh.

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

And the Oscar goes to... 2012




Ecco un'altra meravigliosa notte degli Oscar! I risultati, infatti, mi hanno davvero entusiasmato! A trionfare non poteva che essere il miglior film degli ultimi anni: l'incredibile The Artist, il poetico e magico film muto francese, che ottiene 5 statuette tra le più ambite miglior film, miglior regia a Michel Hazanavicius, miglior attore protagonista al fantastico Jean Dujardin, miglior colonna sonora e migliori costumi. Tutti premi meritatissimi! Hugo Cabret, il film di Scorsese, vince ugualmente 5 Oscar ma tutti in categorie tecniche. Miglior attrice è l'inimitabile Meryl Streep per The Iron Lady al suo terzo Oscar! E si riconferma la più grande attrice in circolazione! Miglior attrice non protagonista è la straordinaria Octavia Spencer di The Help, miglior attore non protagonista è l'82enne Christopher Plummer per Beginners, l'attore è il più anziano vincitore di un Oscar! Woody Allen vince l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale per Midnight in Paris. L'Italia vince grazie a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per la scenografia di Hugo Cabret, peccato per la mancata vittoria dell'altro italiano in corsa l'animatore della Pixar Enrico Casarosa nominato per il miglior corto d'animazione La luna.

Ora vediamo qualche immagine dei vincitori!








The Artist







Michel Hazanavicius Oscar come miglior regista







Hazanavicius con la moglie Bérénice Bejo






Lo splendido Jean Dujardin






Ancora Dujardin con Natalie Portman








Meryl Streep






Meryl con Colin Firth







Meryl e Jean







Una emozionatissima Octavia Spencer












Christopher Plummer










Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo

sabato 25 febbraio 2012

Il curioso caso di Albert Nobbs





Siamo nell'Irlanda di fine Ottocento e Albert Nobbs è un timido ed efficiente maggiordomo del Morrison's Hotel, amato e stimato dai clienti, ma Albert nasconde un segreto: in realtà è una donna. Orfana e senza prospettive, decise di crearsi una nuova identità maschile per trovare più facilmente lavoro, così ora dopo trent'anni di vita sotto mentite spoglie e di soldi risparmiati, sogna di aprire un negozio tutto suo e iniziare una nuova vita... ma forse dopo anni di finzione con se stessa ciò sarà difficile, perché ritrovare una normalità del vivere è impossibile.

Film tratto da un racconto scritto da George Moore nel 1927, Albert Nobbs era stato interpretato da Glenn Close già a teatro una trentina di anni fa e l'attrice era da anni che voleva raccontare questa storia anche sul grande schermo e finalmente ci è riuscita con un'interpretazione da Oscar. Il film è molto delicato e malinconico, velato da una sottile amarezza per un destino miserevole che non si può mai davvero cambiare nemmeno provandoci, infatti oltre che raccontare la difficile condizione femminile lavorativa di fine Ottocento e le difficoltà dei ceti più umili, è soprattutto una storia sulla mancanza di speranza per un futuro migliore e sull'impossibilità di ricostruirsi una vita diversa, è una riflessione profondamente amara e malinconica. Come se sia impossibile affrancarsi da una vita miserevole. Glenn Close è davvero brava e il suo triste Albert, così pacato e dolce, è il simbolo di un mondo folle e ingiusto che spesso non ti accorda nemmeno il diritto di esistere per quello che sei; toccante la scena della corsa in abiti femminili sulla spiaggia in cui Albert cerca di riappropriarsi di una identità ormai dimenticata e che alla fine non riesce a trovare. Bravi anche i due giovani attori del momento: Mia Wasikowska (già Jane Eyre) e Aaron Johnson (futuro Vronskij).

Voto: 7

giovedì 23 febbraio 2012

The Artist





Siamo nella Hollywood del 1927 e George Valentin è la star incontrastata del cinema muto, ogni suo film è un evento e il suo fascino fa innamorare centinaia di migliaia di ammiratrici, anche la giovane Peppy Miller, che sogna di diventare attrice. Niente sembra poter minacciare il successo di George... ma il mondo del cinema è in fermento, il vento sta cambiando grazie ad una novità in grado di appassionare il pubblico: il sonoro! George orgoglioso e incapace di accettare il nuovo corso del cinema verrà messo da parte da un sistema al quale non è in grado di adeguarsi e perderà tutto: il successo, la moglie, rimanendo solo con il fedele cagnolino compagno di tante avventure sul grande schermo; mentre Peppy da semplice comparsa diventerà la nuova stella della Hollywood che parla. Solo dopo una discesa negli inferi, George imparerà l'umiltà e grazie all'amore di Peppy riuscirà a ritrovare se stesso e anche la sua voce...

The Artist è un film geniale. Una grande dichiarazione d'amore per il cinema, un omaggio al cinema di ieri che ha reso possibile il cinema di oggi. Il film di Michel Hazanavicius è pura poesia, intreccia abilmente commedia e dramma, è divertente e malinconico; il personaggio di George Valentin (già dal nome un chiaro omaggio al leggendario Rodolfo Valentino) è un po' Chaplin e un po' Viale del tramonto: il trionfo e poi la discesa è il simbolo di un'epoca che finisce (come quella del muto) che porta con sé sì malinconia ma anche una nuova rinascita. Ci sono tanti piccoli dettagli che non sfuggono ad un appassionato di cinema (come le espressioni e i gesti esagerati propri del cinema muto) e il finale è veramente emozionante e liberatorio in qualche modo! Scena cult è sicuramente l'incubo in cui George si accorge dei mille rumori intorno a sé; deliziosa anche la scena iniziale in cui dice che non dirà nemmeno una parola!

La colonna sonora è bellissima, vintage al punto giusto, così ben orchestrata da far passare con disinvoltura la durata del film e alla fine non sembri accorgerti di avere appena visto un film muto! Jean Dujardin è eccezionale, magnetico e affascinante come tutti i divi del cinema anni Venti, la sua interpretazione è da Oscar! Mi è piaciuta moltissimo Bérénice Bejo nel ruolo di Peppy Miller, imperdibili anche James Cromwell e John Goodman, infine menzione doverosa per Uggie, il cagnolino! The Artist è un film in cui c'è tutta la storia del cinema dai fratelli Lumière a Chaplin in poi... con tutto quello che ha reso grande la settima arte, è un film incantevole e magico... che ci rammenta ancora una volta il perché amiamo tutti il cinema!

Voto: 9

lunedì 20 febbraio 2012

Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 3: Follia

Episodi precedenti:
1. Il ritratto
2. Guarda dentro

Episodio 3. Follia





John William Waterhouse




La lettera di Waterhouse - che non mi capacitavo ancora di aver scoperto dopo tanti anni di oblio - iniziava così: "Chi leggerà per primo questa lettera? Sicuramente qualcuno che non si è fermato all'apparenza, qualcuno che guarda dentro alle cose. E' la storia di una follia, di un promettente pittore diventato insano per amore. Tutto risale all'epoca della mia giovinezza: era il 1870 e avevo appena 21 anni...". Non sono sicura di rendere l'elegante inglese ottocentesco di Waterhouse al meglio, con la mia traduzione; inoltre, alcuni punti della lettera sono rovinati e cancellati. Cercherò di raccontarvi la storia al massimo delle mie possibilità, ricostruendo i punti più oscuri. Il giovane Waterhouse, dunque, all'epoca della vicenda frequentava il primo anno della Royal Academy. Proprio dagli altri studenti di pittura venne a conoscenza di una strana storia: nel villaggio di Watton-at-Stone, a pochi chilometri da Londra, viveva un pittore diventato folle per amore. Da ormai cinque anni vagava per la campagna inglese convinto di essere il cavaliere di una ballata di Keats, "La belle dame sans merci", di cui proclamava continuamente i versi. Tale follia aveva stroncato la carriera dell'artista, che niente e nessuno poteva distogliere dalla sua pazzia. La fantasia giovanile di Waterhouse rimase colpita da questa storia, tanto che decise di andare a far visita al pittore, anche se tutti i suoi amici gli sconsigliavano di farlo.






La belle dame sans merci, Frank Dicksee





E avevano ragione: Waterhouse si trovò davanti ad un uomo di trentatré anni che ne dimostrava venti di più, tanto le sofferenze ne avevano scavato il volto, che un tempo doveva essere stato finemente cesellato. I capelli neri ormai erano quasi completamente ricoperti di grigio. Waterhouse lo scorse in cima ad una collina, con in mano una spada di legno. Timidamente lo raggiunse, e Thomas Crawley (sì, proprio di lui si trattava: l'autore dello splendido dipinto che mi aveva incantata) gli puntò la spada contro, recitando una strofa di Keats:

"O what can ail thee, knight-at-arms,

Alone and palely loitering?"

Ovvero:

"Oh cosa ti affligge, cavaliere armato,

Solo e pallido vagando?"

Waterhouse si sentì contento che si fosse rivolto a lui: magari poteva stabilire un legame e aiutarlo a rimettersi in contatto con la realtà.

"Buongiorno sir Crawley, il mio nome è John William Waterhouse, sono venuto a farvi visita". Ma Thomas, per nulla interessato, gli diede le spalle e continuò a declamare altri versi, puntando la spada contro un albero:

"I met a lady in the meads,

Full beautiful -- a faery's child,

Her hair was long, her foot was light,

And her eyes were wild."

("Incontrai una dama nei prati,

Molto bella - la figlia di una fata

I suoi capelli erano lunghi, il suo passo era leggero,

Ed i suoi occhi erano selvaggi".)

Waterhouse fece il giro fino a trovarsi davanti a Thomas, e con molta sollecitudine lo pregò di spiegargli:

"E' dunque questa fanciulla che vi ha fatto soffrire, sir Crawley? E' a causa sua che vagate senza meta, lontano dal consorzio civile?" Ma l'insano artista si allontanò di qualche passo, continuando a guardare davanti a sé con occhi spiritati. Poi declamò, ancora più forte:

"I made a garland for her head,

And bracelets too, and fragrant zone;

She look'd at me as she did love,

And made sweet moan.

I set her on my pacing steed

And nothing else saw all day long,

For sideways would she lean, and sing

A faery's song."

("Feci una ghirlanda per la sua testa,

E braccialetti pure, ed una cintura fragrante;

Lei mi guardò come se mi amasse,

E fece un dolce lamento.

La posi sul mio destriero al passo

E non vidi altro durante tutto il giorno,

Perché si piegava sul fianco, e cantava

Una canzone di fata.")

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

sabato 18 febbraio 2012

Anna Karenina 2012: le prime immagini!




Sono state diffuse poche settimane fa da Empire le primissime immagini della nuova versione cinematografica di Anna Karenina diretta da Joe Wright con Keira Knightley protagonista. Le immagini mostrano una sempre splendida Keira in versione ottocentesca, un biondo Aaron Johnson nei panni di Vronskij e un irriconoscibile Jude Law nei panni del marito tradito Karenin. Il film uscirà in Inghilterra il 7 settembre e sembra che possa essere presentato a Venezia e Toronto.

Questo è il film che aspetto con maggior ansia quest'anno: Keira Knightley in un period drama tratto da un capolavoro della letteratura diretto dal regista più talentuoso del genere, non riesco ad immaginare niente di meglio!!! Keira è la regina dei film in costume e nessuno come Joe Wright sa valorizzare al meglio il suo talento! Devo ammettere che la mia unica piccola perplessità riguardo al film è Jude Law nel ruolo del marito: perché una ragazza sposata con Jude dovrebbe trovarsi un amante? Insomma, stiamo parlando di Jude Law!!! Infatti l'hanno dovuto imbruttire in maniera incredibile per giustificare il tradimento di Anna con Vronskij!!!! Comunque, a parte questo, sono sicura che sarà un film straordinario, non vedo l'ora che escano nuove immagini!







Keira in versione Anna









Ancora Keira sul set: un'immagine molto russa!







Aaron Johnson nei panni di Vronskij







L'irriconoscibile Jude Law (anche se renderlo brutto è un'impresa impossibile!!!) nel ruolo di Karenin

lunedì 13 febbraio 2012

Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 2: Guarda dentro

Episodi precedenti:
1. Il ritratto

Episodio 2. Guarda dentro




Disegno di Silvia




Dal giorno in cui avevo visto il ritratto di Niamh non avevo fatto altro che pensare a Thomas Crawley: in qualche modo mi turbava l'idea di non averne mai sentito parlare prima d'ora, era una sensazione inspiegabile... ma l'idea che non fosse riuscito ad imprimere il suo nome in maniera indelebile nella storia dell'arte e del movimento Preraffaellita mi turbava parecchio, possibile che non un accademico né un addetto ai lavori né un breve trafiletto su un libro si fossero mai interessati a questa figura della pittura inglese dell'Ottocento? Per sopperire a tale evidente lacuna, cercai di carpire qualche informazione da sola facendo un po' di ricerche in internet, consultando testi in biblioteca, facendo domande in giro e addirittura provando a chiedere al collezionista del ritratto... ma le mie ricerche avevano dato risultati sconfortanti nella migliore delle ipotesi e anzi disastrosi ad essere sinceri: sembrava che a questo mondo non ci fosse nessuna traccia reale che testimoniasse l'esistenza di un pittore chiamato Thomas Crawley. Nessuno aveva mai sentito parlare di lui e a nessuno interessava venire a capo della faccenda. Non esistevano altre sue opere, nemmeno uno schizzo preparatorio, niente di niente. L'unico indizio a dimostrazione della sua esistenza era il ritratto di Niamh, unica traccia, unica certezza, talmente reale da farmi scacciare dalla mente il dubbio che effettivamente un Thomas Crawley pittore non sia mai esistito, perché benché la sua natura fosse avvolta nella nebbia dell'obio il dipinto esisteva, era lì per restare aggrappato alla realtà e testimoniare che sì effettivamente un pittore l'aveva dipinto e che una donna aveva posato per quel ritratto.






La belle dame sans merci, Chiara Moriconi



Nonostante l'intrigo avesse totalmente assorbito la mia attenzione, improvvisamente mi ricordai che mi trovavo in Inghilterra per compiere le mie ricerche per la tesi e che non potevo perdere tutto il mio tempo sulle tracce di un fantasma, così anche se a malincuore ma consapevole di essere alquanto indietro col mio lavoro, decisi di accantonare quella storia. Il giorno dopo presi il primo autobus disponibile per recarmi ad Oxford, la mia meta era l'Ashmolean Museum & Art of Archaeology dove sono conservati degli schizzi preparatori di Waterhouse, materiale di inestimabile valore per ogni appassionato e grande fonte di ricerche per qualsiasi studioso; la fortuna mi aveva particolarmente assistito perché in quel periodo la sala in cui solitamente erano visibili i quaderni era in ristrutturazione e quindi il fatto che non fossero esposti dava la possibilità agli studiosi autorizzati di analizzarli. Mentre tastavo con i polpastrelli la lettera scritta dal mio professore che tenevo in tasca che mi autorizzava ad avvicinarmi a quei preziosi quaderni mi sentivo fortunata, onorata e investita da grandi responsabilità! Dopo aver esibito la preziosa missiva ed essere stata condotta nella stanza in cui erano momentaneamente sistemati i quaderni, quasi in apnea e con un nodo in gola per l'emozione afferrai con la massima cautela il quaderno un tempo maneggiato da Waterhouse e lo aprii. Lo shock fu istantaneo e mi colpì improvvisamente lasciandomi senza parole: nella prima copertina interna c'era uno schizzo che ritraeva una donna identica a Niamh, semigirata e rivolta a qualcosa dietro di lei; una scritta in italiano recava la dicitura "Guarda dentro". La cosa strana non era tanto la lingua in cui era scritta la frase (il movimento preraffaellita nacque dal pittore di origini italiane Dante Gabriel Rossetti - appassionato di Dante Alighieri - che spesso inseriva frasi italiane nelle sue opere), quanto il senso stesso delle parole.






Bocca baciata, Dante Gabriel Rossetti





Che cosa mai doveva guardare dentro? Non individuai nel disegno niente in cui guardare dentro, eppure qualcosa mi diceva che un senso quella dicitura doveva averlo senz'altro. Più passavano i minuti più non riuscivo a credere a quello che i miei occhi stavano guardando, com'era possibile che la stessa donna ritratta da Thomas Crawley si trovasse tra gli schizzi di Waterhouse? Addirittura ritratta in una postura quasi identica a quella del quadro! Poteva trattarsi di una coincidenza? Se lo era, doveva essere una coincidenza straordinaria. Ancora basita e confusa, non mi resi conto che qualcun altro si trovava nella stanza finché lo sconosciuto in questione, sicuramente uno studioso inglese, non mi si avvicinò e con un sorriso bonario stampato sulla faccia, indicando il ritratto di Niamh, prese a spiegarmi l'arcano: Waterhouse aveva commesso un banale errore di trascrizione nel senso che avrebbe dovuto scrivere "Guarda dietro" per indicare il disegno, visto che la donna stava guardando dietro di sé, e non dentro; prima di tornarsene alle sue ricerche l'inglese si complimentò con me per aver notato l'errore al primo sguardo, anche se non c'era da stupirsi visto che essendo io italiana non potevo non fare caso al lapsus di Waterhouse. Quella delucidazione invece di chiarire in parte il mistero non aveva fatto altro che aumentare le mie perplessità dal momento che faticavo a dare credito alla storia dell'errore di Waterhouse! Non poteva trattarsi di una spiegazione tanto banale, anche perché un errore di italiano comunque non spiegava affatto com'era possibile che un ritratto di Niamh si trovasse tra gli schizzi di Waterhouse. Quella sera in albergo non riuscii a smettere di pensare a quanto accaduto quel giorno, il ritratto di Niamh riempiva i miei pensieri e quel "Guarda dentro" mi sembrava quasi una sciarada da risolvere, perché ero convinta che un qualche enigma si celasse dietro a tutta quella storia. Ormai mi sentivo così coinvolta nella faccenda che durante la notte sognai Niamh, la bella fanciulla dai capelli rossi e il sorriso ridente, un'immagine eterea come un sogno che pareva volesse dirmi qualcosa, indicarmi un percorso da seguire... L'indomani i contorni del sogno si erano fatti indefinibili ma non abbastanza per impedirmi di portare a termine ciò che mi ero prefissata. Uscii di buon'ora e tornai al museo, la fortuna era dalla mia parte perché non c'era ancora nessuno e approfittando dell'assenza di occhi indiscreti presi un taglierino e con cautela iniziai a scollare il disegno di Niamh dal quaderno... fino a scoprire che lì sotto erano nascosti quattro sottili fogli riempiti dalla calligrafia di Waterhouse! Non potei trattenermi da un istante di autocelebrazione per aver colto in pieno il suggerimento a guardare dentro, dopodiché infilai velocemente i preziosi fogli in borsa e con la colla che mi ero opportunamente portata per la mia spedizione di quella mattina, rincollai il disegno riponendo il tutto con la massima nonchalance. A quel punto, emozionata, senza parole e con la testa piena di domande tornai in fretta e furia in albergo e con mani tremanti iniziai a leggere il contenuto dei fogli: una lettera scritta da Waterhouse nel 1893.

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

sabato 11 febbraio 2012

Diego Matheuz, un uomo da sposare!




Mai come quest'anno il Concerto di Capodanno di Venezia si è rivelato entusiasmante! Come sempre meravigliosa location e musiche stupende, ma la vera sorpresa è stata un'altra: quando ha fatto la sua apparizione il direttore d'orchestra!!! Appena l'ho visto ho subito pensato che si trattava del direttore d'orchestra più giovane che avessi mai visto, indubbiamente un enfant prodige di grande talento! Insomma, dopo 30 secondi dalla sua apparizione i miei occhi erano già a forma di cuore perché non solo si trattava del direttore d'orchestra più giovane mai visto... ma soprattutto del direttore d'orchestra più bello del mondo!!! Uno spettacolo nello spettacolo, sono davvero rimasta incantata e affascinata da lui e dalla sua bravura! Al termine del concerto ho fatto alcune ricerche per saperne di più su questo splendore e così ho scoperto che si chiama Diego Matheuz, è nato nel 1984 in Venezuela, suona il violino ed è considerato da pubblico e critica uno dei più giovani e talentuosi direttori d'orchestra del mondo; inoltre, dal 2011 è il direttore principale del Teatro La Fenice. Così giovane e ha già un curriculum di tutto rispetto! Farei un abbonamento a La Fenice solo per vedere questo splendore all'opera! Talentuoso, giovane e bellissimo... è proprio un uomo da sposare!!!

Ecco alcuni video dei momenti migliori del Concerto di Capodanno!





Non trovate che sia bravissimo? E ora vediamo alcune sue foto!























Bravo e bello!!!

lunedì 6 febbraio 2012

Niamh delle fate, una musa preraffaellita - Ep. 1: Il ritratto

Episodio 1. Il ritratto

La fanciulla era lì, sorridente, voltata verso qualcosa di inafferrabile; sembrava quasi in ascolto di una melodia che poteva sentire solo lei. Tutto era luminoso attorno a lei, ma la cosa che risplendeva di più era la sua chioma rossa, circondata da una coroncina di fiori azzurri e oro.




Disegno di Silvia con elaborazione grafica di Vele Ivy




In pieno stile preraffaellita, aveva la carnagione chiarissima, capelli lunghi e folti, e i tratti del viso delicati. Ma c'era di più: la fanciulla ritratta assomigliava in modo impressionante alla dama di un dipinto del mio pittore preferito, John William Waterhouse. Per la precisione, si tratta de "La belle dame sans merci", ispirata ad una ballata di Keats. L'atmosfera, però, in Waterhouse è completamente diversa. La dama è vestita di viola scuro, e usa i suoi lunghi capelli per avvinghiare il cavaliere che sta soggiogando nella morsa del suo amore stregato. Tutt'intorno a loro c'è una foresta buia e intricata. Vi immaginerete, perciò, quanto fossi emozionata alla vista di quel ritratto: era come vedere la protagonista di Waterhouse vivere una nuova vita, innocente e luminosa. La mano dell'artista che l'aveva dipinta, inoltre, ai miei occhi dimostrava un palese amore nei confronti della sua modella. E tutto ciò in un'anonima mostra di artisti minori, che si svolgeva nella dimora londinese di un collezionista privato, eccezionalmente aperta al pubblico. Ero approdata lì per gli studi della tesi, che verteva sul rapporto tra la pittura preraffaellita e il contesto storico-sociale dell'Inghilterra ottocentesca. Ero partita da Roma due giorni prima e già l'atmosfera londinese - adatta alla mia indole malinconica e sognatrice - mi aveva rapita.





Strada di Londra, foto di Silvia




E ora che avevo scoperto quel ritratto, mi sentivo al settimo cielo: mi sembrava quasi di poter allungare una mano per prendere quella della fanciulla, tanto sembrava piena di vita. Mi sarei presentata: "Io sono Ginevra, e tu chi sei, e verso cosa stai rivolgendo il tuo sguardo?" Ma ovviamente il modo migliore per conoscere il suo nome era guardare la targhetta che catalogava il dipinto. Come per molti ritratti, aveva un doppio titolo: "Ritratto di Niamh O'Brien - Niamh delle fate". Niamh, un nome irlandese! Ero ancora di più al settimo cielo, considerato che l'Irlanda, insieme alla pittura preraffaellita e l'Ottocento inglese, è una delle mie più grandi passioni. Niamh significa lucentezza, e guardando il dipinto mi sembrava che non ci potesse essere nome più appropriato. Il pittore invece era un certo Thomas Crawley. Scossi la testa, incredula. Com'era possibile che non avessi mai sentito parlare di questo artista? La qualità del ritratto era eccelsa, e il legame con "La belle dame sans merci" innegabile. Guardai la data del dipinto: 1865! Dunque prima del quadro di Waterhouse, del 1893. Cosa c'era dietro tutto questo? Possibile che l'anonimo Thomas Crawley potesse essere stato l'ispiratore del quadro di Waterhouse? Promisi a me stessa di indagare e fare luce su questa storia.

Racconto a puntate ideato e scritto da Silvia e Vele Ivy

Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!

giovedì 2 febbraio 2012

Niamh delle fate, un racconto preraffaellita

Uno degli aspetti più belli del gestire un blog è che possono nascere bellissime collaborazioni con altri blogger, è il caso del progetto a cui sto lavorando da un paio di mesi con Vele Ivy del blog Colorare la vita!




Logo elaborato da Vele Ivy con immagine di Waterhouse



Insieme abbiamo ideato e scritto un racconto, un romanzo a puntate da pubblicare nei nostri blog in otto settimane, un episodio ogni lunedì sera. Il racconto, un'intensa e struggente storia d'amore, trae ispirazione da alcune delle nostre più grandi passioni: l'arte preraffaellita, la letteratura, l'Ottocento, l'Inghilterra, l'Irlanda ecc. Passioni alle quali abbiamo cercato di dare un'armonia, amalgamando tanti elementi fino ad ottenere qualcosa di emozionante, parole, sensazioni, colori... in grado di far staccare dalla pagina i personaggi e farli diventare quasi reali, creature fatte di carne e sangue capaci di arrivare al cuore del lettore.

Ci siamo impegnate al massimo per dare vita e anima a questi nostri personaggi, nati come sussurri di un mondo lontano ma percettibile, e questi personaggi alla fine hanno preso vita davvero diventando esseri a noi familiari che con le loro gioie e dolori ci hanno accompagnato ogni giorno e ci hanno lasciato un segno indelebile nel cuore. Ora i nostri personaggi sono pronti a mostrarsi a tutti e ad emozionare chiunque sia disposto a farlo!

Pertanto, da lunedì inizierà la pubblicazione del nostro romanzo a puntate dal titolo "Niamh delle fate, una musa Preraffaellita", v'invito tutti a seguire la vicenda di Niamh e di Thomas!

Calendario degli episodi:

Lunedì 6 febbraio: Il ritratto

Lunedì 13 febbraio: Guarda dentro

Lunedì 20 febbraio: Follia

Lunedì 27 febbraio: L'incarico

Lunedì 5 marzo: L'incontro

Lunedì 12 marzo: L'incanto

Lunedì 19 marzo: La separazione

Lunedì 26 marzo: Insieme

Vi aspettiamo numerosi... i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che raccoglierà tutta la storia!