E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

venerdì 29 aprile 2016

Un pittore francese



Ritratto di Anna Obolenskaja, 1887

Carolus-Duran, 1837-1917

mercoledì 27 aprile 2016

Shakespeare in Love



Londra, 1593. Will Shakespeare è in preda al classico blocco dello scrittore e non riesce a venire a capo della sua ultima fatica: Romeo e Ethel, la figlia del pirata. Ma grazie al tormentato e contrastato amore per la bella Viola - amante della poesia e aspirante attore - Shakespeare troverà l'ispirazione per scrivere una delle sue opere più celebri, Romeo e Giulietta.

Film del 1998 vincitore di 7 premi Oscar, Shakespeare in Love è il racconto super romanzato della nascita del capolavoro shakespeariano Romeo e Giulietta; infatti, il film immagina che lo stesso Bardo abbia vissuto una storia d'amore clandestina e osteggiata per una donna destinata a sposare un altro uomo e che sia stata tale vicenda a ispirare scena dopo scena la sua opera. Ovviamente non è andata così, ma l'amore contrastato di Will e Viola ha il pregio di omaggiare la storia di Romeo e Giulietta.
Shakespeare in Love è una pellicola romantica e appassionante con due ottimi protagonisti come Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes, però indubbiamente si tratta di un film un tantino troppo sopravvalutato in quanto a premi vinti: in fondo la trama non è così originale e innovativa e in generale pur essendo un bel film... non è il capolavoro che il numero di statuette vinte fa credere.
E' un film perfetto per chi ama le storie romantiche e per chi ama l'opera shakespeariana.

Voto: 7,5



domenica 24 aprile 2016

Grace e Ranieri, i 60 anni del matrimonio del secolo

Questa settimana si è celebrato il 60esimo anniversario del matrimonio del principe Ranieri con Grace Kelly. Era infatti il 19 aprile 1956 quando la bellissima attrice sposò il principe di Monaco abbandonando definitivamente la sua carriera hollywoodiana per diventare principessa. L'evento - uno dei primi eventi mediatici trasmessi in tv - fu soprannominato "il matrimonio del secolo" e tutto il mondo sognò nel vedere le immagini delle nozze. L'abito da sposa di Grace era stato disegnato dalla famosa costumista americana Helen Rose e Ranieri era affascinante nella sua divisa.
Dopo sessanta anni le immagini in bianco e nero del matrimonio di Grace e Ranieri fanno ancora sognare...























Le immagini del matrimonio civile del 18 aprile...









Vari eventi nei giorni precedenti al matrimonio...















L'arrivo di Grace a Monaco...



sabato 23 aprile 2016

William Shakespeare, 400 anni dopo



Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli;
Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore
è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto,
benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo,
pur se rosee labbra e gote dovran cadere
sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore
e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

William Shakespeare, Sonetto 116




Oggi ricorre il 400esimo anniversario della morte di William Shakespeare (1564-1616) il più grande poeta e drammaturgo di tutti i tempi. Shakespeare ha segnato la sua epoca, ma tale è la forza e la bellezza delle sue tragedie, delle sue commedie e dei suoi sonetti da rendere le sue opere attuali in ogni epoca: infatti ancora oggi i suoi lavori sono fonte inesauribile di ispirazione e di ammirazione! I personaggi creati da Shakespeare dopo oltre 400 anni hanno ancora il potere di svelare con grande lucidità il mondo, le persone, la vita... il Bardo è riuscito come pochi a inquadrare i segreti della natura umana e a raccontarli alla perfezione, per questo continuiamo ad amare le sue opere e a rispecchiarci nei suoi personaggi!
Con ammirazione e gratitudine festeggiamo questo importante anniversario con la consapevolezza che l'opera shakespeariana non smetterà mai di parlare al mondo!

venerdì 22 aprile 2016

I 90 anni della regina Elisabetta

Ieri Elisabetta II, la regina dei record, ha compiuto 90 anni. Un compleanno importante per una sovrana che detiene già il record di longevità sul trono britannico e dimostra di avere tutta l'intenzione di regnare ancora a lungo! Corona o non corona, compiere 90 anni è un traguardo importante per chiunque! Ma nessun sovrano ha mai festeggiato un simile compleanno e quindi tale avvenimento assume un significato ancora più storico! A questo punto, chissà quale sarà il prossimo record della regina Elisabetta: perché senz'altro ne raggiungerà molti altri!
Happy Birthday, Your Majesty!











giovedì 21 aprile 2016

Charlotte Brontë, 1816-2016: 200 anni e non sentirli



Charlotte Brontë nasce il 21 aprile 1816: una data destinata a rimanere nella storia della letteratura inglese. Charlotte nasce in un contesto familiare vivace, formato da personalità amanti della scrittura e dell'arte, ma è anche un contesto funestato da svariate tragedie che influenzeranno la poetica della futura autrice. Charlotte nasce anche e soprattutto nello Yorkshire: un luogo pieno di suggestioni e leggende in cui è facile trovare l'ispirazione giusta per quella letteratura romantica piena di brughiere tormentate, di misteriose tenute e di personaggi indecifrabili. Cresciuta tra le storie di fantasmi della governante e tra i racconti scritti insieme al fratello e alle sorelle, Charlotte è destinata a fare grandi cose, indubbiamente. Ma è soprattutto la sua vita ad essere un romanzo: troppo presto perde la madre e le due sorelle più grandi, la sua salute viene minata irrimediabilmente, vive un amore infelice e non corrisposto a Bruxelles per quel Constantin Héger che sarà modello dei suoi eroi maschili; non solo, è lei stessa governante e infine scrittrice... o meglio, scrittore: perché il mondo amerà la sua opera e la crederà scritta da un uomo di nome Currer Bell. Conosce un clamoroso successo con Jane Eyre (dopo l'iniziale rifiuto di farsi pubblicare Il professore, uscito postumo nel 1857), poi darà alle stampe Shirley e Villette. Nel frattempo ha visto morire Branwell, Emily ed Anne: menti piene di talento come la sua. Infine, non più giovanissima sposa il reverendo Arthur Bell Nicholls e sembra che il romanzo della sua vita possa avere il lieto fine... ma muore prima di compiere 39 anni il 31 marzo 1855 incinta di sette mesi.
La vita di Charlotte Brontë è indubbiamente un romanzo, con tutto quello che rende appassionante un romanzo: le origini umili, il talento, l'amore non corrisposto, il successo, le tragedie e il lieto fine che si dimostra però un'illusione. La sua è stata una vita che in meno di quarant'anni ha lasciato un segno indelebile, una vita che ha saputo proiettarsi al futuro perché la sua eredità letteraria e umana è sopravvissuta a lei, fino ad oggi.
L'opera di Charlotte Brontë, piena di spunti di riflessione, di atmosfere sfuggenti, di temi sociali e soprattutto di eroine coraggiose e coerenti e di eroi indimenticabili, è un dono di cui fare tesoro per il futuro: perché si tratta di una ricchezza che svelerà ancora domani tutto il suo inestimabile valore!
Oggi che ricorre il bicentenario della nascita di Charlotte Brontë non possiamo che guardare con ammirazione alla sua opera e ringraziarla per i doni che ci ha lasciato attraverso i suoi romanzi e attraverso la coerenza della sua vita, quella sua vita che è forse il romanzo più mirabile di tutti.
Tanti auguri Currer Bell, tanti auguri Charlotte!

mercoledì 20 aprile 2016

Jane Eyre al cinema e in tv



Jane Eyre 1943

Versione in bianco e nero con Orson Welles e Joan Fontaine. Qui il leggendario regista e attore si confronta con uno degli eroi più importanti della letteratura romantica.




Jane Eyre 1996

Versione diretta da Franco Zeffirelli con Charlotte Gainsbourg e William Hurt. E' un film che a distanza di tanti anni non perde il suo fascino e sa emozionare con un cast assolutamente perfetto.




Jane Eyre 2006

Miniserie BBC in 4 episodi con Ruth Wilson e Toby Stephens è, nella piena tradizione della tv inglese, un prodotto di altissima qualità, fedele all'anima del romanzo.




Jane Eyre 2011

Con Michael Fassbender e Mia Wasikowska, è una versione che rinnova ancora una volta il mito grazie a due attori tra i più amati di questi anni e grazie ad un film che sa essere suggestivo e moderno.

lunedì 18 aprile 2016

Villette



L'infanzia di Lucy scorre tranquilla e senza troppi scossoni; diventata adulta, ritrovandosi senza famiglia e senza un soldo, deve lavorare per sopravvivere e a seguito di una serie di decisioni improvvise finisce per trasferirsi nella città straniera di Villette in cerca di un impiego. Lì diventa insegnante di inglese presso l'istituto di Madame Beck e conosce Monsieur Emanuel, l'irascibile e tormentato insegnante di letteratura. Quando Lucy ritrova nel dottor John il brillante e gentile amico della sua infanzia in Inghilterra sembra quasi innamorarsi di lui, ma il tempo le dimostrerà che è Monsieur Emanuel l'animo nobile per cui provare vero affetto... anche se il destino non riserverà loro alcun lieto fine.

Pubblicato nel 1853, Villette è il quarto e ultimo romanzo di Charlotte Brontë, da più parti considerato il vero capolavoro dell'autrice. La vicenda in gran parte si ispira alla vita di Charlotte e sembra quasi segnare la sua definitiva maturazione sia di donna che di scrittrice. Infatti, l'immaginaria città di Villette è plasmata su Bruxelles e il Paese straniero dove si trasferisce la protagonista del romanzo non è altri che il Belgio. Come è noto agli appassionati di Charlotte Brontë, lei si trasferì in Belgio per studiare francese e si innamorò (amore infelice e non corrisposto) del suo professore, Constantin Héger. Tale esperienza personale influenza gran parte dell'opera di Charlotte, ma è in Villette che l'autrice affronta in maniera più diretta quel periodo cruciale della sua vita. Così Lucy Snowe, la protagonista di Villette, abbandona l'Inghilterra in cerca di lavoro e giunge nel Paese francofono dal nome immaginario dove troverà una occupazione e stabilità. Lì Lucy ha modo di stare a contatto con una grande varietà di caratteri umani e di imparare a conoscere l'umanità in tutte le sue sfaccettature, attraverso i personaggi con i quali si relaziona quotidianamente. Ce ne sono di tutti i tipi: il dottore affascinante e gentile ma in fondo evanescente, la ragazza allegra e gaia eppure inconsistente o la ragazza sciocca e superficiale, senza dimenticare la donna non più giovanissima invadente e gelosa, fino all'insegnante all'apparenza instabile e irascibile che però si dimostra, infine, umile e pronto a sacrificarsi per tutti, persino per chi gli ha fatto del male. Lucy osserva questa umanità falsa e ipocrita e attraverso la penna e lo sguardo impietoso di Charlotte Brontë, leggendo il romanzo, troviamo un mirabile approfondimento psicologico dei personaggi, come raramente si è visto in un libro. La Brontë, senza appigliarsi a storie d'amore da batticuore e a personaggi che conquistano fin dalla prima apparizione, con Villette è più attenta a smascherare e a svelare la psicologia dei personaggi, lo scavo psicologico di caratteri pieni di contraddizioni e incoerenze. Per questo Villette è soprattutto un grande affresco dell'umanità e della società dell'epoca. La cura dei personaggi è principalmente interessata a studiarne il carattere e non a intessere una trama particolarmente avvincente e appassionante. Infatti, all'inizio seguiamo con interesse il sentimento che Lucy sembra provare per il dottor John, ma via via che le pagine scorrono il personaggio di lui finisce per evaporare... troppo impegnato com'è a innamorarsi di ragazze belle e poco altro per accorgersi delle qualità morali della sua amica di lunga data. Così come i difetti di Madame Beck e degli altri personaggi servono solo a gettare luce sulle piccolezze del genere umano. Il vero punto di svolta di Villette è la "crescita" del personaggio di Monsieur Emanuel: infatti se nella prima parte del romanzo - con la protagonista troppo infatuata di John - il professore di letteratura appare di tanto in tanto sempre nel ruolo dell'irascibile e del moralista... solo nella seconda parte acquisisce il ruolo di protagonista maschile e ne diventa l'eroe... svelando finalmente le ragioni del suo carattere tormentato e svelando soprattutto la sua commovente nobiltà d'animo. E' a questo punto che all'approfondimento psicologico si affianca un ritrovato interesse per la trama che sa offrire fino alla fine una storia d'amore delicata e osteggiata. Purtroppo Charlotte Brontë inizia Villette all'indomani della prematura morte del fratello e delle sorelle e l'aura luttuosa che aleggia su di lei non le permette di scrivere un romanzo a lieto fine: questo è l'unico libro che non si conclude con il matrimonio della protagonista con l'uomo che ama, perché un tragico finale attende Monsieur Emanuel. La storia vede, sì, una Lucy indipendente e padrona del suo destino (questo grazie all'intervento di Emanuel), la quale a differenza di Jane Eyre non trova riscatto perché sposa l'amore della sua vita ma si riscatta grazie al suo lavoro (segno questo della nuova maturità dell'autrice), però consegna ai posteri un finale drammatico che non può non lasciare un profondo senso di amarezza e rimpianto.

Non so se Villette sia il miglior romanzo di Charlotte Brontë, è senza dubbio il più complesso, il più profondo, quello con più implicazioni personali. Si tratta di una lettura complessa e ragionata che dà diversi spunti di riflessione, ma che fatica ad appassionare (chi ama le storie più attente alla trama) se non nelle ultime 150-200 pagine quando il cambio di prospettiva nei confronti di Monsieur Emanuel rende la vicenda più avvincente ed emozionante. Qualche ingenuità di trama complica la situazione: a tratti le troppe coincidenze del libro finiscono per apparire un tantino forzate (pare che tutti i personaggi che conosce Lucy finiscano per trasferirsi a Villette e sono quasi tutti legati tra loro).
Forse è semplicemente il romanzo meno immediato della Brontë, quello la cui complessità non arriva al cuore del lettore se non alla fine: non è travolgente come Jane Eyre... però riesce comunque, anche se più lentamente, a ritagliarsi il suo spazio. 
Di Villette rimane maggiormente il preciso e attento studio della psicologia dei personaggi, un affresco davvero interessante dell'epoca; rimane l'esperienza e la maturità artistica e umana di Charlotte Brontë; rimane l'integrità della protagonista; rimane soprattutto un personaggio maschile tra i più belli della letteratura dell'Ottocento e un finale tanto drammatico quanto ingiusto che ci ricorda che la vita è fatta proprio così: laddove certi personaggi ignobili o superficiali prosperano fino alla fine, mentre i nobili di cuore si sacrificano e soccombono alle beffe del destino...

Voto: 7,5

sabato 16 aprile 2016

Shirley



Nell'Inghilterra di inizio Ottocento tra guerre napoleoniche e proteste degli operai, seguiamo la vicenda di Robert Moore giovane proprietario di una fabbrica tessile desideroso di far prosperare la sua attività, ma schiacciato dai debiti e minacciato dai continui sabotaggi degli operai ridotti allo stremo. Per risolvere tutti i suoi problemi Robert dovrebbe sposare Shirley, la ricca e brillante ereditiera appena giunta al villaggio, però in realtà lui prova qualcosa per un'altra ragazza. Infatti la bella e dolce Caroline è innamorata di Robert ma non ha denaro e quindi il giovane industriale è consapevole di non poterla sposare, benché anche lui sia innamorato di lei. Intanto, Shirley - oltre a rifiutare la proposta di matrimonio di Robert - rifiuta diversi pretendenti perché nel suo cuore c'è spazio solo per un insegnante povero e di animo nobile, orgoglioso e leale: si tratta di Louis, il fratello di Robert. Dopo una serie di fraintendimenti, malattie, scontri, sofferenze e dubbi... ognuno dei protagonisti troverà la felicità!

Pubblicato nel 1849, Shirley è il romanzo di Charlotte Brontë che più di tutti affronta i temi sociali dell'epoca. Collocato più o meno nello Yorkshire del 1811, il libro intreccia i temi storici legati alle guerre napoleoniche (e le conseguenze sul continente europeo) alle questioni sociali sorte all'indomani della Rivoluzione industriale, che aveva cambiato nel corso di pochi decenni il sistema economico del Paese. Infatti, Robert Moore, di origine belga, si trasferisce in Inghilterra per far tornare all'antico splendore l'attività appartenuta alla sua famiglia, disposto a tutto pur di riuscirci. Purtroppo, però, Robert deve fare i conti con un contesto storico più che mai problematico dovuto alla guerra contro Napoleone che aveva portato il Regno Unito a dare vita ad un controblocco che impediva alle merci prodotte nelle fabbriche inglesi di essere vendute all'estero, così il giovane si ritrova nell'impossibilità di guadagnare per portare avanti la sua attività e sbarazzarsi dei debiti. Tale situazione è aggravata dal malcontento degli operai: stremati dalla povertà e dalla mancanza di lavoro. Così mentre Robert acquista macchinari sempre più avanzati per mandare avanti i lavori nella sua fabbrica, si diffonde il fenomeno del luddismo: movimento di protesta che porta gli operai a sabotare e distruggere i macchinari nelle fabbriche ritenuti la causa della imperante disoccupazione e povertà. Non disposto a farsi piegare e intimidire dalle minacce degli operai, Robert respinge diversi attacchi contro la sua fabbrica e finisce persino per essere ferito gravemente. In un frangente così drammatico tutti, tra industriali al limite del fallimento e operai poveri e disperati, cercano di combattere come possono per non arrendersi. Ed è in tale complicato contesto che si sviluppano le vicende dei personaggi, tutti animati da sentimenti e amori che il destino sembra non voler concretizzare. Caroline e Robert si amano, ma entrambi sono schiacciati dalle circostanze e consapevoli di questo, pur soffrendo (soprattutto la dolce Caroline che finirà per ammalarsi d'amore), sembrano quasi rassegnarsi all'inevitabile idea di non poter stare insieme; Caroline sa che lui sposerà Shirley e Robert sa che Shirley è la sua unica ancora di salvezza per evitare il fallimento. Ma Shirley, pur disposta a fare il necessario per aiutare il giovane, sa che lui non la ama e così lo rifiuta, consapevole che non è lui il suo lieto fine. La ricca e vivace ereditiera ama da tempo qualcun altro, non meno povero di Robert, ma che con le sue nobili qualità e il suo buonsenso si dimostra l'uomo ideale per Shirley: non è altri che Louis Moore, fratello di Robert. Louis è un giovane precettore povero e senza prospettive, però lungi dall'essere un cacciatore di dote ama sinceramente e con tutto il cuore Shirley e dopo anni di incomprensioni e fraintendimenti alla fine sarà lui a sposare l'ereditiera. Per fortuna la penna di Charlotte Brontë regala a ognuno il lieto fine: con il termine del controblocco Robert riesce finalmente a vendere le sue merci e a prosperare e inoltre, dopo le mille vicissitudini passate, comprende le ragioni degli operai e impara ad essere un imprenditore più giusto. Non solo: può finalmente coronare il suo sogno d'amore con Caroline (non senza vergognarsi di aver cercato di sposare Shirley, però!) e formare con lei quella coppia perfetta che fin dall'inizio del libro sapevamo essere. Mentre Shirley, dopo aver fatto prevalere la sua indipendenza e la sua libertà di scelta, può coronare il suo sogno d'amore con il serio e paziente Louis, coppia pronta a mettere a frutto la ricchezza per fare del bene alla comunità.
L'amore ai tempi della Rivoluzione industriale si trova spesso nella letteratura inglese dell'Ottocento, nei tanti mirabili capolavori dell'epoca (non a caso il tema della storia d'amore tormentata e della contrapposizione degli imprenditori e degli operai rimanda a Nord e Sud di Elizabeth Gaskell, amica e biografa di Charlotte), e in questo romanzo trova una efficace fusione con il contesto storico, politico, sociale e le vicende private dei personaggi della storia. Senz'altro Shirley è il romanzo di Charlotte Brontë più significativo per comprendere lo spaccato di un'epoca con le sue contraddizioni e problematiche; del resto, oltre all'affrontare le sopracitate tematiche, Shirley è anche interessante come riflessione sulla condizione della donna nell'Inghilterra di quegli anni: sia l'ereditiera sia Caroline riflettono a più riprese sul ruolo delle donne, sul non poter lavorare e sentirsi utili, sul non poter aspirare ad una vita indipendente e libera come quella degli uomini. Tali lucide riflessioni sono particolarmente significative se si considera che la Brontë era una donna della sua epoca e ancora non poteva prevedere quanto il ruolo della donna nella società sarebbe cambiato nel corso di oltre un secolo e mezzo.

Shirley si dimostra un bel romanzo perché coniuga perfettamente l'interessante spaccato storico alle tribolate ed emozionanti storie dei protagonisti: si comprende meglio un'epoca piena di problemi sociali (non così diversa da oggi) e ci si appassiona a due storie d'amore che sembrano non dover andare a buon fine se non dopo tante sofferenze.
Leggendolo si scopre anche una curiosità: in origine Shirley era un nome maschile! Proprio la scelta di Charlotte Brontë di chiamare così la protagonista del suo libro... ha fatto diventare da allora in poi Shirley un nome tipicamente femminile!

Voto: 7,5

giovedì 14 aprile 2016

Jane Eyre



Jane Eyre, eroina tra le più meravigliose della letteratura mondiale, ne deve passare di tutti i colori prima di ottenere il meritato lieto fine. Orfana, passa l'infanzia prima nella casa della perfida zia Mrs Reed e poi nella famigerata Lowood, in seguito da adulta trova lavoro presso la misteriosa Thornfield Hall e benché sia la scialba (secondo l'altrui opinione) istitutrice riesce a conquistare l'amore del tormentato Mr Rochester: ma prima di poter essere felice con il suo amato dovrà vedersela con gli spettri del passato di lui, con la moglie pazza rinchiusa in soffitta e con una serie ulteriori vicissitudini...

Pubblicato nel 1847, Jane Eyre è il romanzo più famoso di Charlotte Brontë. Una vera e propria pietra miliare della letteratura inglese e della letteratura mondiale tutta. Un romanzo di una forza, di una lucidità, di una potenza che a distanza di quasi centosettanta anni non smette di affascinare e appassionare. Jane Eyre è la povera, brutta e oscura protagonista della vicenda che non ammette di essere sminuita o derisa per le sue origini, ma rivendica il diritto alla dignità che le spetta in quanto essere umano. Nonostante le sofferenze e le umiliazioni, Jane non si lascia mai cambiare e riesce a rimanere fedele a se stessa e al suo cuore, senza mai avere la tentazione di cedere alla cattiveria. Così Jane è la degna eroina di questo romanzo fatto di luci e ombre (entrambe importanti) e riesce ad alternarsi, in quanto a chiaroscuri, con il protagonista maschile: quel Mr Rochester ricco e affascinante ma tormentato da dolorosi segreti che come fantasmi infestano la sua vita, il suo passato e la sua casa. Rochester, segnato da un matrimonio infelice con una sposa pazza, fugge da se stesso nella speranza di dimenticare... ma l'incontro con quell'oscura creatura indecifrabile che è Jane cambia per sempre la sua vita. Egli capisce di poter amare e di poter essere felice, anche se questo significa fingere che gli spettri non siano comunque presenti. E' tutto un gioco di ombre, di chiaroscuro, di luce e oscurità: Jane arriva da povera e oscura alla corte del ricco Rochester e lui è la luce in grado di salvarla dalle sue sofferenze... ma in seguito tutto si capovolge... perché poi è Rochester che si trasforma in oscurità - dopo l'abbandono di Jane e l'incendio che distrugge Thornfield Hall e lo ferisce gravemente - e a quel punto è il ritorno di Jane che riporta il sole nella grigia e disperata esistenza di lui. Dopo tormenti e vicissitudini, il coronamento dell'amore tra Jane e Rochester è l'unione della luce e dell'ombra: perché ognuno dei due arricchisce la vita dell'altro con quel bagaglio di gioie e dolori che in coppia di sopporta più facilmente.
Jane Eyre è luce e ombra, sofferenza e riscatto, pazzia e amore vero, lucidità e speranza. Una delle storie d'amore più belle di sempre, con personaggi tra i più belli di sempre, con emozioni e paesaggi meravigliosi e con tutto un immaginario (quello proprio delle sorelle Brontë) unico e indimenticabile.
Jane Eyre è un capolavoro, in poche parole!

martedì 12 aprile 2016

Il cacciatore e la regina di ghiaccio



Diversi anni prima di aiutare Biancaneve a neutralizzare la regina Ravenna, Eric era stato addestrato a diventare cacciatore alla corte della regina Freya, dotata della magia di creare il ghiaccio nonché sorella della sopracitata strega cattiva. Infatti, a seguito di un terribile dolore, Freya si era ritirata su una montagna innevata e aveva deciso di creare un suo esercito di cacciatori affinché conquistasse per lei tutti i regni. Durante quegli anni di addestramenti e battaglie, Eric si era innamorato della bella guerriera Sara e i due avevano deciso di fuggire: dal momento che l'unica regola della corte della regina di ghiaccio era che nessuno doveva mai innamorarsi. Così quando Freya aveva scoperto il loro amore, li aveva separati senza pietà. Dopo sette anni (e dopo la battaglia che ha visto vincere Biancaneve) ritroviamo Eric ancora fedele al ricordo dell'amata Sara - che lui crede morta -, però la sua vita tranquilla viene interrotta quando il sovrano gli chiede di recuperare il malefico specchio dove è stata imprigionata Ravenna e di portarlo in un luogo sicuro dove non possa fare danni. Eric, aiutato dai nani, deve trovare lo specchio prima che ci riesca la regina di ghiaccio... e nel corso della sua ricerca scoprirà che l'amata Sara è viva... ma lei per tutti quegli anni ha creduto di essere stata abbandonata da lui...

Il cacciatore e la regina di ghiaccio è sia il prequel che il sequel di Biancaneve e il cacciatore, film del 2012 che reinventava la celebre fiaba. E' il prequel perché ci permette di conoscere la storia di Eric e di scoprire come è diventato il cacciatore; infatti, troviamo una giovane regina Ravenna già impegnata a sbarazzarsi di mariti a destra e a manca pur di ottenere troni e potere e conosciamo anche Freya, la di lei sorella, giovane dolce e innamorata che desidera solo vivere con l'uomo che ama e la loro figlia. Ma quando la figlioletta le viene portata via, Freya precipita in un baratro di disperazione che la trasforma nella gelida regina dal cuore di ghiaccio. Così, dopo aver scacciato qualsiasi sentimento dal suo animo, la regina di ghiaccio si ritira su una montagna per dare vita al suo esercito e assoggettare interi regni al suo potere. Nonostante il contesto a dir poco gelido, tuttavia l'amore tra Eric e Sara sboccia ugualmente e insegna loro che tale sentimento è più forte di qualsiasi cosa. Questo è ciò che racconta la prima parte. Nella seconda parte del film, che è il sequel, ambientata sette anni dopo, troviamo il cacciatore che ha appena aiutato Biancaneve a sconfiggere Ravenna e a riprendersi il suo regno, ma evidentemente le minacce non sono ancora finite. Perché Eric deve rimettersi in viaggio per ritrovare lo specchio che imprigiona la regina cattiva prima che cada nelle mani sbagliate: infatti anche la regina di ghiaccio lo sta cercando. E' a quel punto che Eric ritrova Sara e scopre che quegli anni di dolore sono stati un crudele inganno da parte di Freya: perché ha fatto credere a lui di aver dato l'ordine di uccidere Sara, mentre a lei ha fatto credere che Eric l'aveva abbandonata. Così quando i due innamorati si ritrovano, la rabbia di lei sembra dividerli convinta com'è di essere stata tradita dall'uomo che amava, eppure ancora una volta i fatti dimostreranno loro che l'amore è più forte persino del male e degli inganni. Dunque, tra colpi di scena e regine redivive, Freya riuscirà a ritrovare un briciolo di umanità e a capire chi l'aveva tradita davvero, mentre Ravenna è destinata a soccombere a causa della sua crudeltà senza fine.
Il tema centrale del film è che nonostante la malvagità e crudeltà del mondo, l'amore è la forza più grande a disposizione delle persone ed è vero che l'amore vince sempre.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio è un film molto appassionante! Molto più bello del primo film! La storia si presta a spunti di riflessione più significativi. Specialmente il personaggio di Freya (che si ispira alla regina delle nevi di Andersen) è un acquisto importante per il film perché, alla luce della sua tragedia, permette un interessante approfondimento psicologico su quanto spesso siano i torti subiti a rendere oscuro un cuore inizialmente innocente. Altro punto di forza del film è quello di amalgamare personaggi di diverse fiabe per creare una storia, sì, nuova... ma che innegabilmente rimanda a tante storie che sono più che familiari allo spettatore.
Le location sono bellissime. Gli effetti speciali sono mozzafiato. Per non parlare dei costumi di Colleen Atwood che sono assolutamente meravigliosi: soprattutto gli outfit della regina di ghiaccio! Perfetto il cast di star: da Chris Hemsworth a Charlize Theron, da Emily Blunt a Jessica Chastain sono tutti bravissimi!

Il cacciatore e la regina di ghiaccio è un appassionante film fantasy pieno di magia e battaglie, amore ed emozioni. Un film che ci rammenta quanto la forza dell'amore possa vincere qualsiasi battaglia!

Voto: 8

venerdì 8 aprile 2016

mercoledì 6 aprile 2016

Un pittore peruviano



Ritratto di giovane donna con cappello che tiene un bouquet di fiori

Albert Lynch, 1851-1912

lunedì 4 aprile 2016

Un valzer sul ghiaccio

Poche ore fa si sono conclusi i Mondiali di pattinaggio di figura di Boston. La kermesse sportiva come sempre si è rivelata appassionante e affascinante! L'Ice Dance, la mia specialità preferita del pattinaggio sul ghiaccio, è stata una gara di altissimo livello con le migliori coppie del mondo che hanno presentato programmi davvero spettacolari.
Quest'anno il tema della Short Dance era il valzer e tra tutti i programmi il mio preferito della stagione è stato quello presentato dalla coppia canadese Kaitlyn Weaver e Andrew Poje: i due hanno pattinato il valzer sulle note del Danubio blu! Vederli danzare sul ghiaccio era come vedere un gran ballo a Vienna! Con questo programma i canadesi sono riusciti a cogliere pienamente la magia del tema di quest'anno! Inoltre, ho assolutamente adorato il costume di Kaitlyn! Anche se questa coppia si è classificata solo quinta ai Mondiali, rimane comunque una delle coppie più belle di Danza sul ghiaccio!


Ecco la Short Dance...





Qualche immagine della gara...













sabato 2 aprile 2016

Heidi



Dal momento che la zia non può più occuparsi di lei, la piccola Heidi viene condotta sulle Alpi svizzere dove vive il nonno, un vecchio burbero e solitario. Anche se inizialmente il nonno non ne vuole sapere di occuparsi della nipote, ben presto non potrà fare a meno di affezionarsi alla vivace e allegra Heidi, la quale nel frattempo ha fatto amicizia con Peter. Tempo dopo, però, la zia si ripresenta sulla montagna sostenendo di aver trovato una sistemazione più che vantaggiosa per Heidi a Francoforte. Così la bambina si ritrova in città per fare compagnia a Klara, una ragazzina ricca ma sola e malata. Le due diventeranno subito amiche, ma la nostalgia del nonno e delle montagne finirà per rendere Heidi sempre più triste...

Film tratto dal romanzo scritto alla fine dell'Ottocento da Johanna Spyri, reso celebre in tutto il mondo soprattutto grazie alla leggendaria serie d'animazione giapponese degli anni '70, Heidi arriva al cinema con questa versione tedesca di grande successo. La storia di Heidi ha segnato l'infanzia di tutti noi, è uno di quei miti che resiste nel tempo e a cui si guarda sempre con emozione e nostalgia! La storia dell'orfanella che con il suo entusiasmo e la sua energia porta una ventata di aria fresca nella vita di chiunque la incontri è una grande storia di speranza e ottimismo, una di quelle storie che ha sempre qualcosa di positivo da insegnare in ogni epoca. Heidi riesce a riportare il sorriso nella vita del nonno e riesce persino a far guarire Klara dalla sua malattia: questa è la prova che conoscere persone positive è il miglior modo per imparare ad essere felici! Heidi è anche una grande storia di amicizia e di amore per la Natura e la libertà, dal momento che nonostante le comodità che trova a Francoforte, la bambina non smette mai di cercare e di sognare le sue amate montagne: perché è lì la sua vera casa. Una delle scene più commoventi del film è quella del ritorno di Heidi sulle Alpi, dove ritrova tutte le persone alle quali è affezionata. Commovente è anche la scena della guarigione di Klara, la quale proprio sulle montagne, ispirata da una natura benevola e rassicurante, ricomincia a camminare dopo tanto tempo. Quelle incantevoli montagne - che sembrano quasi essere vive - sono il simbolo della Libertà e, in contrasto con la vita di città, suggeriscono anche un messaggio ecologista.

Heidi è un bel film! Girato in Svizzera - ovviamente - offre dei paesaggi assolutamente incredibili, caratterizzati da colori unici che rendono quelle montagne quasi dei dipinti! Ho apprezzato molto anche la scenografia, gli interni e l'atmosfera ottocentesca della parte ambientata a Francoforte. Bella la colonna sonora e belli anche i costumi. Ottimo il cast.
Heidi è un mito intramontabile, che non smette di affascinare generazioni di spettatori! E nel vedere il film è più che naturale commuoversi e ritrovarsi a canticchiare una canzone molto familiare: Heidi, Heidi, ti sorridono i monti...

Voto: 8