E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

martedì 14 giugno 2011

Ritratto di signora: Elisabeth Vigée-Le Brun





Elisabeth Vigée nacque a Parigi nel 1755, a sei anni venne mandata in collegio nel convento della Trinità; pare che non facesse altro che disegnare su qualsiasi superficie, dai quaderni alle pareti. Il padre, che era pastellista, riconobbe subito nella figlia quel grande talento che ne avrebbe fatto una delle ritrattiste più grandi del suo tempo. A undici anni lasciò il convento per tornare a vivere in famiglia. Dopo la morte del padre decise di buttarsi a capofitto nella sua grandissima passione per l'arte: praticamente a quindici anni era già una pittrice professionista. Gli ordini per lei non mancavano dal momento che aveva la stima di due importanti signore: Madame de Verdun e la duchessa di Chartres. Nel 1775 offrì due sue ritratti all'Académie Royale, ottenendo così l'ammissione alle sedute pubbliche; mentre nel 1783 fu ammessa All'Accademia Reale di pittura e scultura. Nell'agosto del 1775 sposò Jean-Baptiste-Pierre Le Brun, pittore senza arte né parte, non un marito raccomandabile e persino giocatore, che tuttavia ci sapeva fare come mercante di quadri e questo fu molto importante per sponsorizzare la carriera della moglie. Nel 1780 Elisabeth diede alla luce la sua unica figlia. Il suo successo come ritrattista, intanto, non fece che crescere al punto da attirare l'attenzione di Maria Antonietta che fece di lei la sua pittrice ufficiale, anche se tale amicizia portò l'artista al centro di maldicenze e pettegolezzi da parte dei nemici della regina. Sembra che ebbe per amanti il conte di Vaudreuil e il ministro delle finanze Calonne. Nel 1789 nel pieno della Rivoluzione francese decise di fuggire da Parigi con la figlia e continuò a dipingere in tutte le maggiori corti europee: Roma, Londra, Vienna, San Pietroburgo. Nel 1800 la figlia si sposò e tale matrimonio deluse molto la pittrice che si sentì abbandonata al punto che non si riconciliò mai completamente con lei. Nel 1809 Elisabeth prese a vivere tra Parigi, dovre aprì un salotto, e Louveciennes, in una casa in campagna. Tra il 1813 e il 1820 perse la sua famiglia: prima il marito, poi la figlia e infine il fratello. Nel 1835 pubblicò i Souvenirs. Si spense nel marzo del 1842.

Elisabeth Vigée-Le Brun è un raro esempio di donna del passato che è riuscita ad emergere e a lasciare un segno indelebile nel mondo, una donna sicuramente da ammirare per questo, per aver creduto nel proprio talento e non essersi arresa. I suoi ritratti eleganti e romantici ci raccontano di un'epoca di splendore destinata a finire per sempre con la Rivoluzione francese, volti di regine e nobildonne spesso travolte dalla storia a cui l'artista, nonostante tutto, ha saputo donare un'eternità di fascino e ricchezza.

6 commenti:

*Maristella* ha detto...

Finalmente sono riuscita a conoscere di chi è questo meraviglioso autoritratto.
Non so perchè, ma ho sempre invidiato (in senso buono, eh!) questa dote fantastica....un caro saluto, *Maristella*.

Silvia ha detto...

Sono contenta che questo post ti sia stato utile, allora!!! Il talento per il disegno è una cosa bellissima, un pochino disegno anch'io ed è una disciplina che mi è sempre piaciuta!

;-)

cecilia ha detto...

il suo ritratto di Maria Antonietta al Trianon è uno dei miei preferiti in assoluto!

Silvia ha detto...

@cecilia: sì, è anche il mio preferito!

;-)

illu_smilla ha detto...

A me piacciono i suoi autoritratti,su wikipedia mi e' piaciuto molto il primo e quello con la figlia!
Che donna e che talento!
Che bello che è il tuo blog,io amo molto Jane Austen ed è un piacere passare qui!
Buona domenica ,Silvia ^_^!!!

Silvia ha detto...

@fiabeSCa: grazie! Buona domenica anche a te!

;-)