E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 16 giugno 2011

Australia








1939, Lady Sarah Ashley è un'aristocratica inglese che si reca in Australia per recuperare il marito, lì si scopre vedova ed ereditiera del ranch di Lord Ashley con annessi guai: un proprietario terriero senza scrupoli ambisce a portarle via la proprietà e a Sarah non resta che affrontare un lungo viaggio nell'entroterra australiano per portare il bestiame a Darwin e venderlo, in tale impresa sarà aiutata da un rude mandriano di cui s'innamorerà e da Nullah un piccolo meticcio figlio di un'aborigena e un inglese. Portata a termine l'impresa e ottenuto il denaro per risollevare il ranch, Sarah e il mandriano torneranno alla fattoria e vivranno un periodo felice prima di una separazione: lui, anima libera, decide di partire per un viaggio di 6 mesi, lei torna a Darwin nella speranza di ritrovare il piccolo Nullah, costretto in una missione religiosa per il "recupero" dei bambini meticci, e si stabilisce lì. I tragici eventi del bombardamento giapponese della città riuniranno alla fine i tre e dopo varie peripezie ci sarà spazio per il lieto fine.


Film di Baz Luhrmann dopo Moulin Rouge, Australia si può considerare un omaggio alla terra d'origine del regista, un kolossal che è stato definito il Via col vento australiano; un'epopea di amore e guerra nel segno della tradizione hollywoodiana. Rispetto ai film precedenti di Luhrmann questo non è caratterizzato dall'anima pop, visionaria e kitsch tipica del suo cinema, ma si tratta di una pellicola più rigorosa e interessata più che altro all'aspetto storico/paesaggistico. Visivamente è comunque straordinario, cartolina perfetta della bella e selvaggia Australia. Il film pone l'attenzione su una piaga del passato di questo Paese, le cosiddette generazioni rubate: fino al 1973 i bambini nati da coppie miste venivano strappati alle madri ed educati come bambini bianchi e solo nel 2008 il governo australiano ha formalmente chiesto perdono per questo. Il film dimostra quanto fosse radicato un profondo sentimento razzista dei bianchi nei confronti degli aborigeni e fa riflettere su quanti misfatti siano stati commessi in nome di tale follia. Uno dei personaggi più intensi della pellicola è King George, mago e nonno del piccolo Nullah: un'ombra benevola che veglia sempre su di lui e che alla fine porterà il nipote in viaggio con sé alla scoperta della sua cultura e della magia ad essa legata, simbolica e concreta emancipazione dalla pretesa dei bianchi di strappare questi bambini alle proprie origini. In Australia la musica ricopre un ruolo estremamente importante, gli aborigeni usavano creare canzoni per qualsiasi cosa, alberi, fiumi ecc., e l'elemento canzone è il filo conduttore del film: attraverso la musica i nostri eroi sapranno sempre ritrovarsi "Io ti canto a me, Mrs Boss" dice Nullah e Sarah risponde "E io ti sentirò". La canzone ricorrente è Somewhere Over The Rainbow del Mago di Oz, canzone dell'arcobaleno che incanta il piccolo meticcio. Un kolossal straordinario, commovente e intenso, bravissimi i protagonisti dalla Kidman a Jackman, dal bambino al misterioso King George, simbolo di un mondo magico (da guardare con curiosità e rispetto) che appartiene un po' a tutti noi. Grazie a questo film Luhrmann torna a lavorare con Nicole (peccato manchi Ewan McGregor, come vorrei che il team di Moulin Rouge si riunisse prima o poi...), mi dispiace solo che Baz ci metta anni e anni a realizzare un nuovo film: lo considero uno dei registi più originali e visionari del panorama internazionale e vorrei che tra una sua perla e l'altra non passasse così tanto tempo! Consigliato!


Voto: 8,5


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