Norma Jeane Baker nacque nel 1926 a Los Angeles, la sua fu un'infanzia tormentata e difficile: non incontrò mai il padre naturale, un uomo sposato che aveva avuto una relazione con la madre e la stessa madre era affetta da disturbi mentali che non le consentivano di occuparsi di lei, così la piccola Norma per anni passò da una famiglia affidataria all'altra e da un istituto all'altro. Il desiderio di avere un punto di riferimento la spinse a sposare a soli 16 anni James Dougherty, ma il matrimonio durò pochi anni, complice la decisione di lui di arruolarsi in marina, cosa che lo tenne a lungo lontano da Norma. Intanto, la futura Marilyn in quel periodo aveva trovato lavoro presso un'industria aeronautica che produceva paracaduti e il suo destino da diva stava per compiersi: un fotografo impegnato a documentare il lavoro femminile nel periodo bellico la notò e la convinse ad intraprendere il lavoro di modella, questo è il primo passo di Norma verso il mito. Dapprima arrivarono le copertine delle riviste e poi il cinema: nasce così Marilyn Monroe. Iniziò con piccole parti ma ben presto si trasformò in una star di prima grandezza grazie a film cult come Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, La magnifica preda, Quando la moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo e Gli spostati. In pochi anni divenne una diva, un'icona glamour e un sex symbol, anche se sul grande schermo interpretava quasi sempre il ruolo della ragazza svampita, Marilyn era in realtà una donna intelligentissima e un'attrice sensibile. Famosi i matrimoni con due delle personalità più importanti dell'epoca: prima il campione di baseball Joe Di Maggio e poi il commediografo Arthur Miller, purtroppo entrambe le unioni naufragarono dopo poco tempo. Nel 1960 ebbe un flirt con Yves Montand ma soprattutto celebre è stato il legame con i due Kennedy, JFK e Bobby. Eppure, Marilyn era sempre più sola e infelice, forse a causa delle sue storie sentimentali poco fortunate o della mancanza di figli, e questo la portò a rifugiarsi nell'alcool e nelle droghe. Negli ultimi tempi era vittima di continue crisi isteriche, sul set si dimostrava inaffidabile e ritardataria, nemmeno l'analisi riuscì ad aiutarla a stare meglio. La fine è ormai vicina: muore il 5 agosto 1962 a soli 36 anni. Una morte ancora misteriosa: suicidio, incidente o complotto?
Marilyn, assieme ad Audrey Hepburn, è l'icona più citata del cinema mondiale, un mito e un fascino senza tempo. La sua vita, fin dalla nascita, fu segnata da un alone tragico che non l'ha mai abbandonata, fu una donna amata e idolatrata da milioni di ammiratori ma probabilmente non fu mai veramente amata da nessuno degli uomini che le furono accanto, forse abbagliati più dal mito della diva che dalla ragazza desiderosa di affetto sincero. Mi piace ricordarla come la svampita Zucchero Kandinsky di A qualcuno piace caldo, come la ragazza che canta Diamonds Are a Girl's Best Friend di Gli uomini preferiscono le bionde o nella famosa scena dell'abito bianco in Quando la moglie è in vacanza, una donna allegra e in fin dei conti ottimista che poteva sperare davvero nel lieto fine. Almeno nei suoi film, visto che la vita non le ha concesso nessun happy ending.
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9 commenti:
penso che il più bel ricordo di Marilyn sia stato scritto da Truman Capote in "musica per camaleonti", alla voce: una bellissima bambina...
Non ho letto quel libro, dovrò rimediare!
Beh alla fine, qualsiasi sia la verità sulla sua morte, possiamo dire che è stato il suo mito ad averla uccisa!
@Lunga: è vero, hai proprio ragione...
ieri davanti alla mole ho visto alcuni scatti tratti da dei film suoi e della hepburn mentre ballavano: bellissime anche se così diverse!
Quanto mi piace Marilyn, dolce e molto triste.
Era anche molto intelligente ed ironica, in merito alla sua morte ho la mia personale opinione... .
A presto
Federica
@Federica: sì, entrambe bellissime, dive così oggi non ce ne sono più!
@Federica: la sua morte è uno dei grandi misteri del secolo scorso...
Grazie della visita!
Mi si stringe sempre il cuore, di fronte a Marilyn... vittima di se stessa, della sua vita difficile, di molte persone intorno a lei. Non riesco a guardare Fermata d'autobus senza tristezza pensando a quanti riferimenti possano esserci con la sua vita. E la trovo strepitosa in A qualcuno piace caldo o Gli uomini preferiscono le bionde o Come sposare un milionario(dove è esilarante nella sua miopia ed indossa con molta grazia birichina un paio di occhiali da vista vezzosissimi!). Quante attrici oggi saprebbero sostenere questi ruoli brillanti senza scadere nella banalità ed apparendo sempre fascinosissime?
@Sylvia-66: difficilmente un'attrice di oggi saprebbe eguagliare le dive del passato.... un po' perché forse simili dive non ci sono più e un po' perché il cinema è cambiato...
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