La duchessa è un film bellissimo che mi scuote sempre ad ogni visione, tratta tematiche che non possono lasciarmi indifferente. La vicenda racconta di Lady Georgiana Spencer (antenata di Lady Diana), Duchessa del Devonshire: sposata all'omonimo Duca, ebbe una vita perlopiù infelice, fu costretta a sopportare la relazione del marito con la sua migliore amica, fu separata dall'uomo che amava e dalla figlia avuta da lui e morì a soli 49 anni. Personaggio anticonformista e dalla grande personalità, Georgiana è passata alla Storia per il suo impegno politico e per il suo abbigliamento originale e trasgressivo (tanto da meritare il titolo di Imperatrice della moda). Questo è un film "sincero" perché illustra e racconta senza troppi giri di parole quale fosse la (difficile) condizione della donna nel Settecento, soprattutto quale fosse il suo "ruolo" nella società, cosa ci si aspettasse da lei, insomma. Concepire figli maschi che potessero ereditare le fortune di famiglia ed essere sottomessa alla volontà del marito. Colpisce il fatto che il film non abbia cercato di dissimulare quelli che sono i dettagli più scomodi: mostrando invece chiaramente che all'epoca la cosa peggiore che potesse capitarti era nascere donna (specie di nobili natali). Di solito nei film la "questione femminile" viene sempre semmai menzionata brevemente... è qualcosa che serpeggia, qualcosa di cui siamo consapevoli e, per questo, non viene sottolineata se non in piccoli dettagli funzionali alla storia raccontata; mentre ne La duchessa viene raccontato tutto con estrema franchezza.
Fa riflettere quale fosse la mentalità del tempo quando in alcuni momenti chiave si affrontano tematiche "scottanti": come quando Georgiana parla di politica e della questione dell'estensione del diritto di voto a "parte della popolazione maschile" e l'interlocutore si sconvolge all'idea che tale estensione possa riguardare tutta la popolazione maschile; con tali premesse il suffragio universale, con le donne comprese, era lontano e fantascientifico. Georgiana attira su di sé il biasimo del Duca perché non riesce a mettere al mondo il sospirato erede maschio, ma una bambina che arriva a definire un "incidente" e che degnerà appena di uno sguardo.
Quando Georgiana s'innamora di un giovane rampante politico, Charles Grey, viene obbligata dal marito a rompere la relazione, pena l'allontanamento dai figli, e ad abbandonare la figlia avuta da Grey; laddove l'amante del Duca, Lady Foster, viveva in casa loro e "sua grazia" non sentiva il minimo bisogno di nascondere la cosa, questo è un interno borghese abbastanza tipico dell'epoca: agli uomini erano concessi vizi e amanti, alle donne solo l'onta e il biasimo.
Credo che il senso del film (e di un'epoca) sia sintetizzato perfettamente nelle parole che Georgiana pronuncia la notte di nozze, quando il Duca si lamenta che gli abiti femminili sono complicati: "E' solo il modo che abbiamo di esprimerci, voi avete innumerevoli modi di esprimervi, invece noi dobbiamo limitarci ai nostri cappelli e vestiti". E' la verità. Le donne non erano che pedine inermi nello scacchiere degli interessi maschili. Perciò cosa rimaneva alle donne se non di rifugiarsi nei pizzi, nelle parrucche e nei merletti per sfuggire ad una vita senza sostanza?
Voto: 8,5
Link: trailer
10 commenti:
Bellissimo! Tempo fa l'ho recensito anch'io. E' molto diretto, non si dilunga, la scenografia è magnifica e Keira è magistrale.
Questi sono i ruoli di Keira, non c'è niente da fare!
;-)
Mia cara Silvia, ogni volta che vedo questo film mi sento travolta dalle emozioni, dalle tante riflessioni sulla condizione femminile, ieri ed oggi... penso agli abusi che le donne hanno sempre subito, e all'oggligo di non lamentarsene e dover sempre esibire il sorriso più smagliante, per accondiscendere agli uomini di cui erano proprietà... Grande film! Grande figura femminile!
@sylvia-66: a chi lo dici... vedendo questi film, mi rendo conto ancora di più di quanto siano state eroiche le donne del passato: perché vivere in quelle condizioni non era certo "umano"... trattate come oggetti, come persone di serie b... C'è di che riflettere...
Il film è meraviglioso,sopratutto per gli scenari, i costumi e la musica.
Ma la storia è moooooooolto triste,
purtroppo, allora, la donna serviva solo a far figli, e maschi, altrimeti.....Ma qualcuno ha notato
che Ralph Fiennes fa sempre le parti del bastardo!?
Un abbraccio
°SUSY°
@Susy: sì, è vero: negli ultimi anni Ralph Fiennes fa sempre lo stesso tipo di ruolo! Mi piacerebbe vederlo in vesti più rassicuranti di tanto in tanto!
Che amarezza ogni volta che vedo questo film, è incredibile come una donna che aveva tutto (soldi, un marito influente, un discreto successo pubblico) poi, in realtà, non avesse nulla...Molto bella e ben scritta la tua analisi su questo film!
@Francesca: perché aveva tutto, ma in fondo le mancavano le cose veramente importanti.
Grazie del complimento!
Bonjour,
film che ho visto da pochissimo, bello, bellissime ambientazioni .. costumi certo lascia l'amaro in bocca e tanta tristezza per la condizione femminile di ieri .... ed ancora oggi purtroppo esistono realtà altrettanto frustranti.
Ho fatto una piccola ricerchina sulla cara Giorgiana ed è stata una piacevole scoperta.
bisou
Aldina
Concordo...su tutto!
Il film è davvero bello, l'avrò visto almeno 6-7 volte...
film asciutto, non retorico e sopratutto schietto!
Loredana
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