E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

martedì 1 febbraio 2011

Il discorso del re

Vi parlo di un film appena uscito in sala, un film bello e commovente: Il discorso del re.





Il film si concentra sulla figura di Bertie, futuro re Giorgio VI (padre della regina Elisabetta II), Duca di York, che soffre di balbuzie e sulla sua battaglia per superare tale difficoltà; lo aiuterà un logopedista australiano alquanto svampito, istrionico e con idee assulutamente fuori dal comune, Lionel Logue. Quando Bertie, timido e riservato, è chiamato a salire al trono d'Inghilterra dopo l'abdicazione del fratello Edoardo VIII, che fa il gran rifiuto per amore della pluridivorziata Wallis Simpson, sarà lui chiamato a diventare la guida e soprattutto la voce della sua Nazione appena scesa in guerra contro la Germania nazista. Tra cadute, momenti di sconforto e ritrovata fiducia in se stesso il re balbuziente riuscirà a tirare fuori la voce e a mettere da parte la paura, sempre aiutato dalla moglie Elizabeth.
Il discorso del re è un film molto british: rigoroso e ben costruito come vuole la tradizione (cinematografica) inglese. Ottimi costumi, scenografie e ricostruzione storica. La vicenda raccontata è quella di Giorgio VI e del suo problema, il momento storico fa quasi da sfondo alla storia, perché interesse della pellicola è quello di indagare sul dramma personale di un uomo: si punta l'attenzione su un personaggio che ha una difficoltà che cerca di combattere; principalmente, si tratta della battaglia di un uomo con se stesso. Bertie è chiamato a ricoprire un ruolo per cui si sente totalmente inadeguato, un ruolo dal quale vorrebbe fuggire perché terrorizzato dall'idea di apparire ridicolo... ha paura di se stesso, della sua stessa ombra, degli altri... Ma in verità, ha più forza e coraggio di quanto sia disposto a scommettere e solo messe da parte le sue paure potrà comprenderlo. Questo film insegna a chiunque abbia difficoltà simili al protagonista a non abbattersi, ad avere fiducia in se stessi e a non tirarsi indietro... perché magari ci si perde dietro certe paure per anni e poi all'improvviso la vita ti chiama a prove ben più grandi. Il discorso finale che pronuncia è la grande vittoria del pauroso Bertie che riesce a superare le sue difficoltà e a comprendere quanto fossero piccolezze rispetto a ciò che prospettava il futuro.
Il messaggio del film è certamente significativo e insegna a non aver paura di essere inadeguati: giacché spesso chi pensa di esserlo... si rivela alla fine migliore di chiunque altro! In effetti, Giorgio VI fu un bravo re che non si tirò indietro: rifiutò di fuggire anche con Londra sotto bombardamento e non mancò di essere vicino al suo popolo nel difficilissimo frangente della guerra, andando di persona tra la gente a vedere le macerie.
Il film è costruito sul rapporto, a volte difficile e conflittuale, tra Bertie e Lionel Logue: il logopedista è convinto da subito delle immense capacità di sua altezza reale e non manca di spronarlo ad aver fiducia in se stesso, cosa che lo porta spesso in conflitto con il futuro re; la loro sarà un'amicizia che si cementerà dopo un lungo percorso fatto di incomprensioni e riappacificamenti. Ma alla fine Bertie si piegherà all'evidenza e ammetterà che Lionel è stato un amico prezioso.
Ci sono diversi momenti divertenti, come gli esercizi bizzarri a cui lo sottopone il logopedista, e momenti veramente toccanti (che strappano una lacrimuccia), come quando Bertie si confida con Lionel raccontandogli la sua infanzia "difficile" e i traumi che probabilmente l'hanno portato a balbettare o quando, dopo l'abdicazione del fratello, si ritrova nello sconforto e assolutamente impreparato ad assumere un ruolo tanto importante; e naturalmente il discorso finale commuove e ti spinge a fare il tifo per lui... ti ritrovi a sperare che riesca a leggere senza mai incespicare.
La bravura di Colin Firth è impressionante, mi ha colpito il suo sguardo spaventato e atterrito e il senso di angoscia che riesce a trasmettere: dà l'impressione allo spettatore di "sentire" quelle inquietudini e paure che agitano il suo personaggio; quando la macchina da presa indugia sulla sua bocca piegata da una smorfia che tenta di diventare parola... ti sembra di immedesimarti con lui e di provare la sua stessa sofferenza per l'incapacità di parlare come vorrebbe. Eccezionale. Merita l'Oscar e farò il tifo per lui il 27 febbraio! Bravissimi anche Geoffrey Rush nel ruolo del logopedista e Helena Bonham Carter nel ruolo della regina Elizabeth, moglie che non smetterà mai di avere fiducia nelle capacità del marito e che sarà la prima ad adoperarsi per aiutarlo.
Il discorso del re fa ridere, fa piangere e fa pensare. Non so se vincerà l'Oscar come miglior film... ma è certamente una pellicola emozionante, capace di arrivare al cuore! Lo consiglio caldamente!
Voto: 8, 5
Link: trailer
Beethoven Symphony 7 (colonna sonora della scena finale)

15 commenti:

Francesca D. ha detto...

Vado domani a vederlo! Anche io spero davvero che Colin possa vincere l'Oscar, a parte il mio amore nei suoi confronti, è veramente un attore eccellente!

Silvia ha detto...

L'Oscar non glielo toglie nessuno! Anch'io lo adoro e mi sembra che film dopo film diventa sempre più bravo!

Silvia O. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvia O. ha detto...

Brava Silvia, sapevo che saresti stata una preziosa critica cinematografica anche per questo film!
Forse riusciremo a vederlo questa settimana (francamente, non vedo l'ora!). Il cast dà ottime garanzie che, a quanto pare, vengono confermate.
Che dire? Dietro un grande uomo c'è sempre una grandissima donna (la quale spesso, come diceva Carla Sigmoris, alza gli occhi al cielo!)... Grazie per la tua recensione.
(SCUSA se ho cancellato il precedente commento, ho pasticciato!)

*Susycottage* ha detto...

Ohhhh! Finalmente qualcuno che l'ha
visto , a quanto vedo ti è piaciuto
e voglio andare a vederlo anch'io,
e poi c'è il caro Colin, che mi piace
un sacco!!! Spero tanto vinca l'Oscar
intanto ha vinto il Golden Globe!
Grazie per la dritta.
Susy

Aldina ha detto...

visto venerdì in compagnia di due amiche firthesse, davvero poetico .. brassimi Firth e Rush, da non perdere ^.^
bisou
Aldina

✿Lilly❀ ha detto...

ho visto questo film proprio sabato e mi è piaciuto molto...colin firth è stato bravvissimo, fra l'altro devo dire di averne visto un po' anche in lingua originale ed è veramente impagabile!

Cannibal Kid ha detto...

io come già sai sono di parere totalmente differente. il problema nel mio caso è proprio che non è riuscito ad arrivarmi al cuore, non mi ha emozionato proprio. sarà per l'eccessiva perfezione e cura formale con cui è realizzato che mi ha dato un gran senso di freddezza. e poi perché l'ho trovato molto prevedibile, come film.
fin dalla prima sequenza era facile capire tutto lo svolgimento fino al finale..

Vele Ivy ha detto...

Ne ho appena parlato col mio moroso, visto che in questi giorni volevamo andare a vedere un film al cinema... la tua recensione mi ha davvero invogliata!

bright star ha detto...

Wonderful film with great actors!

Andromaca ha detto...

Meglio di come hai scritto tu io non potrei mai farlo!
Ho visto il film ieri sera con mia madre e ci è piaciuto tantissimo! Colin Firth superbo (ma qui lo sapevamo, poi il film è da recuperare assolutamente in lingua originale) e di sicuro anche gli altri (come non citare Rush e Bonham-Carter). Poi è divertente, commovente, coinvolgente. Finalmente un gran bel film.

Silvia ha detto...

@sylvia-66: grazie! Troppo gentile!!! Il cast ha lavorato in maniera sublime... te ne accorgerai!!! Ehehehehehe, io lo dico sempre che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna!!!

@Susy: Vai a vederlo, è bellissimo! Il caro Colin piace a tutte noi, devo dire!!!! Ora non ci resta che attendere l'Oscar!!

@Aldina: hai usato la parola più adatta: è proprio poetico!

@Lilly: infatti, appena esce il dvd intendo vederlo in inglese! Ho visto i trailer originali e già quei pochi minuti mi bastano per vedere quanto Colin sia stato eccezionale!

@Marco: è una questione di gusti!!!! Beh, non è fino in fondo prevedibile, però: Bertie alla fine rimane un balbuziente, se avesse sconfitto il problema in un finale tutto buonista sarebbe stato prevedibile (e hollywoodiano, a dire il vero), ma lui riesce sì a superare la prova del discorso e a leggere quasi alla perfezione, ma il problema rimane e i futuri messaggi da leggere incombono... questo è quanto di più reale ci possa essere: il saper convivere con le proprie imperfezioni...

@Vele Ivy: sono contenta di averti incuriosita, allora! Spero che vi piaccia!

@Angela Bell: yes, it's absolutely true!

@Andromaca: ehehehehe, grazie!!! Se mi fai i complimenti tu per una recensione... allora deve essere davvero ben scritta!!!

;-)

robbie ha detto...

Robbie: ho visto il film ed assicuro che è splendido. Non capisco però per quale motivo non esista in Italia l'omonimo libro, già uscito invece in lingua inglese. Vorrei tanto leggerlo, ma in italiano non si trova. Qualcuno sa spiegarmi perchè?

Silvia ha detto...

@Robbie: vorrei leggere anch'io il libro... e non so come mai nessuno l'abbia pubblicato in Italia. Speriamo che qualche editore decida di pubblicarlo prima o poi!

Sabina Fragola ha detto...

Bella recensione!!
Questo film non sono ancora riuscita a vederlo...e tutti mi dicono sia bellissimo!! Io lo sapevo già ma tanti impegni e poco tempo libero mi hanno ridotto a questa situazione...questo mercoledì però ci vado: è deciso!! :-)