La storia di Adèle H. è vera
Adèle s'innamora senza speranza di un belloccio e poco raccomandabile tenente britannico, Pinson, e per inseguire il suo sogno d'amore attraverserà l'oceano, giungendo dapprima ad Halifax, poi anche a Barbados; ripetutamente respinta dall'uomo che l'aveva illusa, Adèle scivolerà nel baratro della follia.
Adèle è il simbolo dell'amore che diviene malattia, ossessione, pazzia; nonostante l'evidenza dell'indifferenza dell'uomo che brama, lei tenta in tutti i modi di averlo al suo fianco: affronta, da sola, un viaggio oceanico, spia Pinson, si traveste da uomo pur di seguirlo laddove da donna non potrebbe, cerca di screditarlo, di ricattarlo, le prova tutte pur di farsi amare... o più propriamente, di ottenere da lui quella che sarebbe una parvenza, una parodia di amore, assolutamente senza anima. Adèle è in fuga da un'identità dalla quale vuole fuggire, da un padre ingombrante, e desidera cambiare la sua identità abbracciando quella che potrebbe darle il matrimonio con Pinson, rinascere a nuova identità per non essere più quella che non vuole essere. Sì, perché Adèle si chiama Hugo di cognome, e il di lei padre è quel Victor tanto celebre in Francia e in tutto il mondo, lodato come uno dei più grandi geni della letteratura.
Il film è tratto dai diari autentici di Adèle Hugo ritrovati nel 1955. Ciò che viene narrato nella pellicola è tutto vero: Adèle inseguì invano un amore inesistente e impazzì, fu rinchiusa in una casa di salute mentale dove finì i suoi giorni; è stata la sola tra i figli di Hugo a sopravvivere al padre.
Come detto, questa pellicola indaga sulla parte malata dell'amore, quella parte che da illusione diventa ossessione sino alle più drammatiche conseguenze; certi amori esistono e danno spunto per riflettere sul senso di tale sentimento, sul suo valore e se sia giusto autodistruggersi per esso: non è forse meglio vivere senza, piuttosto che distruggersi pur di ottenerlo? L'amore che non ti dà gioia ma diventa solo buio tormento... va tenuto lontano, anche a costo di soffrire doppiamente, perché non è vero amore ma solo la tragica maschera di un sentimento che dovrebbe essere dolce e sublime, e non può e non deve recare dolore. La triste parabola di follia della povera Adèle insegna a non aver paura di cercare la felicità lontano da un sentimento sbagliato, perché il coraggio di dire addio e ricominciare è il più grande che ci sia.
Film intimista e "in bianco e nero a colori" secondo il desiderio di Truffaut, è sostenuto dall'incredibile bravura di una giovanissima Isabelle Adjani, capace di trasmettere tutto il tormento distruttivo che agita la sfortunata Adèle.
Film bellissimo e commovente, lo consiglio!
Voto: 8
Link: trailer
6 commenti:
l'amore è gioia, non dolore. concordo pienamente e corro a segnarmi il nome del film fra quelli da vedere assolutamente al più presto perché non lo conoscevo!
Sììì, lo devi assolutamente vedere!!! Ne vale la pena!! E' davvero bellisimo e molto toccante! Forse non è tra i più conosciuti di Truffaut... ma a mio avviso è il migliore!
;-)
eccomi a te,
non ricordo di averlo visto quindi cercherò di vederlo, l'amore ti rende felice ed è quello che si deve cercare .... così semplice eppure ancor c'è chi si fa del male .. mah!
^.^
biz
Aldina
Non conoscevo questo film, mi è venuta voglia di vederlo! Anche perché indaga sugli "abissi" della mente umana, sul punto in cui può arrivare un sentimento portato all'estremo. E' una tematica non banale e interessate.
@Aldina: già, nonostante sia ovvio che l'amore deve portare gioia, in troppi lo confondono con il dolore... purtroppo sembra che spesso l'amore abbia due facce: una gioiosa e una triste...
Lo devi vedere! E' un film stupendo!
@Vele Ivy: è una tematica davvero interessante e forse non studiata come si dovrebbe, il fatto che poi questa sia una storia vera fa ancora più effetto. Devi vederlo!
Grandissimo film, sono d'accordo! Lo vidi molti anni fa e fu straziante. Tanto più che, proprio come sottolinei, è una storia vera.
Grazie per averne parlato, è sempre importante ricordare grandi opere come questa, che uniscono all'ottima realizzazione anche la capacità di toccare le corde più intime e vulnerabili del nostro animo.
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