E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

martedì 25 ottobre 2011

Sense and sensibility 2008




Nuovo appuntamento con i post per celebrare il bicentenario di Ragione e sentimento: ecco la mia recensione dello sceneggiato BBC del 2008.

Miniserie in tre puntate del 2008 targata BBC, ritroviamo le due sorelle Dashwood alle prese con inganni e sofferenze, delusioni e un cammino disseminato di prove da superare prima di poter giungere ad un più che meritato lieto fine per entrambe; tanto la razionale Elinor quanto l'appassionata Marianne dovranno confrontarsi con svariati momenti di dolore prima di poter tornare alla gioia. Come nella miglior tradizione BBC (e tv britannica in generale) ci troviamo davanti ad un ottimo prodotto: ben recitato, curato nei minimi dettagli, impreziosito da splendide location, bei costumi e ricostruzione storica ineccepibile. Lo sceneggiato è emozionante, appassionato e coinvolgente (ma questo è ovvio quando l'origine è l'abile penna austeniana), non puoi che seguire con ansia e gioia le vicende delle due sorelle Dashwood, non puoi fare a meno di tifare per il goffo Edward e il nobile Colonnello Brandon, non puoi fare a meno di partecipare alla sofferenza di Marianne dopo l'abbandono di Willoughby o al pianto liberatorio di Elinor sul finale. Mi è piaciuta molto l'idea di collocare il Barton Cottage vicino al mare, collocazione certamente suggestiva e in grado di sottolineare simbolicamente i tormenti che proveranno le protagoniste laggiù (benché sia una scelta forse più vicina a Cime tempestose che non al mondo austeniano). Il cast mi ha convinta (talvolta, pur offrendo interpretazioni di altissimo livello, trovo qualche attore impegnato in queste miniserie fuori ruolo), ottimi Hattie Morahan nel ruolo di Elinor e Dan Stevens (stupendo Matthew Crawley in Downton Abbey) nel ruolo di Edward, discreto David Morrissey nel ruolo di Brandon perché ritengo comunque Alan Rickman l'unico e inimitabile Colonnello, anche per Dominic Cooper era difficile eguagliare il fascino di Greg Wise, ma ha saputo caratterizzare nel giusto modo subdolo il suo Willoughby. Forse l'unica che non mi è piaciuta è stata l'interprete di Marianne: l'attrice ha un viso troppo spigoloso e questo comporta che abbia un'aria dolente per tutto il tempo anche quando dovrebbe essere gioiosa e questo fa sì che non riesca a infondere alla sua Marianne quella genuina, folle, sconsiderata esaltazione che contraddistingue il personaggio... ma ne fa una Marianne imbronciata e spesso antipatica e non la sciocca ragazza con la testa piena di romanticherie che dovrebbe essere: peccato perché nelle parti di dolore è stata brava, ma non del tutto convincente nel complesso, quindi in definitiva credo che fosse lei fuori ruolo in questa miniserie. E ancora una volta devo dire che Kate Winslet è l'unica Marianne possibile! La sceneggiatura è stata scritta dal veterano dei period drama BBC Andrew Davies... e qui c'è l'altro elemento che non mi ha convinta del tutto. Davies nelle sue sceneggiature austeniane ha sempre la tendenza ad aggiungere scene un po' troppo pepate... e qui lo fa nella scena iniziale che ho trovato sinceramente fuori luogo, siccome simili rimandi si trovano anche in Orgoglio e pregiudizio 1995, mi chiedo come mai Davies abbia sempre questa esigenza di ammantare di sensualità una storia austeniana... Mi dà l'impressione che lui pensi che le storie di Jane Austen debbano essere vivacizzate con scene pepate perché altrimenti non avrebbero appeal per il pubblico moderno e allora secondo lui ricorrere a simili espedienti sarebbe utile per assicurare quell'attrattiva in più che la storia in sé non è in grado di garantire. Niente di più sbagliato! Milioni di persone in tutto il mondo continuano a leggere i romanzi di Zia Jane e ad appassionarsi ad essi... benché non ci sia nemmeno un solo bacio nei suoi libri! Perciò non approvo il fatto che Davies ricorra sempre a qualche rimando scabroso nei suoi adattamenti austeniani.

Comunque, lo sceneggiato, a parte questi difetti, è un prodotto ben fatto e piacevole (anche se io continuo a preferire il linguaggio cinematografico a quello televisivo, quindi preferisco sempre le versioni per il grande schermo), con una colonna sonora bellissima.

Voto: 7,5

Link: trailer





2 commenti:

Claire ha detto...

Grazie per avermi fatto scoprire questa miniserie, la vedrò al più presto! Già mi sento di concordare sulle scene pepate, però. Non servono proprio, non nelle storie di zia Jane..

Silvia ha detto...

Sono contenta che il mio post ti abbia fatto scoprire questa miniserie!

;-)