Copenaghen, 1926. Einar Wegener è un acclamato pittore paesaggista danese che con la moglie Gerda, pittrice a sua volta, forma una coppia affiatata e felice ammirata da tutti. Un giorno Gerda convince Einar a farle da modello con indosso abiti femminili per aiutarla a terminare un suo quadro; in seguito, è sempre la moglie che lo convince a travestirsi da donna per prendere parte a uno di quegli eventi mondani che Einar detesta. Ciò che è nato per gioco scatena, però, un grande conflitto interiore in Einar: infatti solo allora comprende in maniera potente di non sentirsi - di non essersi mai sentito - un uomo... ma di aver saputo da sempre dentro di sé di essere una donna. Così Einar inizia a indossare abiti femminili e a presentarsi in pubblico come Lili Elbe, una sua presunta cugina. Il rapporto tra Einar e Gerda andrà via via disgregandosi a causa della reale natura di lui, per la moglie sarà dura accettare la verità del marito... però questo non impedirà al pittore di prendere la sofferta ma necessaria decisione di inseguire il sogno di essere se stesso...
Diretto da Tom Hooper, The Danish Girl racconta la storia vera di Einar Wegener l'artista danese che negli anni '20 si sottopose ai primi pionieristici interventi chirurgici per diventare donna. In conflitto con se stesso e con la sua vera identità, Einar iniziò a vestirsi da donna e a farsi chiamare Lili Elbe finché non decise di essere il primo uomo a farsi operare per diventare ciò che sentiva di essere davvero. Durante il periodo delle operazioni tenne un diario in cui raccontava la sua esperienza e le sue sensazioni e dopo la sua scomparsa nel 1933 venne pubblicato il libro basato sui suoi scritti. La storia del coraggio di Einar, deciso ad andare contro un sistema che non poteva comprendere le sue ragioni, è ancora oggi fonte di ispirazione per quanti vivono il suo stesso desiderio di essere nient'altro che se stessi. Einar non si era mai riconosciuto nella sua identità maschile, tuttavia aveva sempre represso il suo vero io pur di conformarsi alla società; questo era stato sufficiente per anni, almeno finché con prepotenza non si era ritrovato a fare i conti con la sua vera natura. Quando la moglie Gerda gli chiede di vestirsi da donna per scherzo in lui non può non emergere la verità tanto a lungo taciuta, una verità che non può non condurlo a cercare di fare il possibile per rivendicare il suo diritto ad essere ciò che sente di essere. Tale coraggio causò un vero cataclisma nella vita di Einar: ovviamente la moglie si ritrovò disorientata e proiettata in una situazione che mai avrebbe potuto ipotizzare; inoltre, l'impossibilità della società e della medicina a comprenderlo gli causarono discriminazione e sofferenze. Ma qui emerge la forza di Einar che contro tutti e tutto, contro un mondo che non poteva capirlo... ebbe comunque il coraggio di andare fino in fondo per esaudire il suo più grande sogno. Riuscì a diventare donna (per quanto la medicina dell'epoca potesse consentire) e a sentirsi se stesso per la prima volta in tutta la sua vita. Questo è l'elemento più significativo della vicenda di Einar Wegener: il fatto che non ha permesso agli altri o al destino di decidere per lui... ma lui senza vergogna o paura ha deciso di tracciare il suo destino e a testa alta ha deciso di essere quello che desiderava essere.
Questa è una storia quanto mai significativa se si considera che oggi la società piena di pregiudizi e pronta ad emarginare chi è diverso è pressoché la stessa di allora. Tante persone ancora oggi ogni giorno devono soffrire per avere il diritto di essere se stesse, tante persone sono prese di mira da mentalità grette e pregiudizi, tante persone vengono emarginate dal sistema che non sa e non vuole capire. Quindi raccontare la storia di Lili Elbe oggi significa riconoscere il coraggio di una persona che non ha avuto paura di andare controcorrente, una persona che con la sua storia deve dare coraggio a quanti come lui non chiedono altro che essere accettati, inoltre è una storia che deve insegnare a tutti ad essere più tolleranti e a non giudicare gli altri, solo così si può sperare di costruire una società più giusta per ogni individuo.
The Danish Girl è un film commovente e significativo. Tom Hooper fa un ottimo lavoro raccontando con sensibilità e senza retorica questa storia vera dal tema tanto delicato. Ci riesce, confezionando una pellicola onesta e lucida che sa emozionare e far riflettere. Le location sono splendide, nel film si respira perfettamente l'atmosfera suggestiva del Nord Europa. Bellissimi i costumi e ottima la colonna sonora. I due protagonisti sono da Oscar! Eddie Redmayne ci offre un'altra interpretazione indimenticabile, riuscendo con la sua eleganza e le sue espressioni timide e disperate a riportare sullo schermo tutta la forza e il conflitto interiore di Einar: ancora una volta si conferma uno degli attori più bravi della sua generazione. Anche Alicia Vikander è più brava che mai nel delicato ruolo di Gerda: la donna che si ritrova a vivere una situazione più grande di lei ma che fino all'ultimo non abbandona il marito; la sua interpretazione misurata e piena di dignità è una delle performance femminili più significative di questa awards season. Non capita spesso di vedere tanta bravura e tanta ispirazione sul grande schermo!
The Danish Girl è un film biografico dalle forti tematiche, è la rivendicazione del diritto di tutti di essere se stessi. Soprattutto è un film sulla tolleranza, un film che dovrebbe e deve insegnare che nessuno ha il diritto di distruggere i sogni degli altri...
Voto: 8,5
2 commenti:
Da quanto scrivi deve essere un film molto bello, mi ha colpito già dal trailer!❤ Bella recensione Silvia! Buona serata!
Grazie! Te lo consiglio: è un film davvero emozionante e significativo!
;-)
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