E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 7 febbraio 2011

Un week end anni Sessanta: A single man e An education

Nel week end ho visto due film ambientati negli anni Sessanta: A single man e An education.




Dopo un anno dall'uscita finalmente ho visto A single man, film che ha fruttato a Colin Firth la Coppa Volpi a Venezia e la nomination all'Oscar. La storia, ambientata nel 1962, racconta della disperazione di un professore universitario dopo la morte del compagno: incapace di sopportare oltre la perdita George medita di farla finita; ma il destino che lo attende al termine di quella sua ultima giornata sarà più beffardo del previsto. Questo film... a dirla tutta, più che un film mi è sembrato una pubblicità di Dolce & Gabbana o di Armani della durata di un'ora e mezza! Troppo patinato! Metà del cast, secondo me, proveniva direttamente dalla Settimana della Moda di Milano e molte inquadrature sembravano tratte dal Calendario Pirelli! Sì, lo so che alla regia c'è uno stilista, Tom Ford, ma qui si stava su un set e non su una passerella! La Moda è la Moda, il Cinema è il Cinema! Mi sembra che questa pellicola abbia strizzato troppo l'occhio al linguaggio della Moda... tanto da renderla troppo artefatta; il Cinema per sua natura, diversamente dal mondo della Moda che è effimero e artefatto, è più accessibile come linguaggio e dovrebbe saper parlare al nostro cuore... A single man è confezionato in maniera sublime, ma è senz'anima. Persino la performance di Colin non mi è sembrata così straordinaria: si aggira per tutto il film con un certo smarrimento... ma non riesce davvero a trasmetterlo allo spettatore, che si perde per strada tra inquadrature artistiche degli occhi azzurri di questo o del vestito fashion di quella! Quando invece, a mio avviso, doveva essere affrontato con un approccio molto più profondo, trattando il tema della perdita di un amore e dell'impossibilità di andare avanti... ma tutto ciò è quasi assente nel film! Cioè lo sguardo disperato che ho visto in Colin ne Il discorso del re me lo sarei aspettato in A single man, data la disperazione che prova il suo personaggio... Purtroppo, questo film non mi ha convinta totalmente, aldilà della patina patinata... non ho visto la vera anima di questo uomo solo smarrito nel suo dolore. Ho trovato alcuni momenti quasi ridicoli e scene veramente troppo finte (il flashback in bianco e nero in cui si vedono Jim e George... mi sembrava la scena adattissima per lo spot di un profumo di qualche stilista!), l'unica cosa positiva è stato Colin che si dimostra un cinquantenne...WOW!!!! Ma questo lo sapevo anche prima di vedere A single man! In fin dei conti, credo che ognuno dovrebbe fare il suo mestiere: Tom Ford è un grandissimo stilista e non dovrebbe spostarsi da tale attività e lasciare che il Cinema sia fatto da chi sa fare Cinema.
Voto: 6-
Link: trailer







Twickenham 1961, Jenny è una studentessa modello che sogna di volare via dal grigiore della sua vita quotidiana: tra lezioni di violoncello, la speranza di andare a Oxford e i dischi di Juliette Gréco, aspira ad una vita fatta di incontri interessanti, locali alla moda, concerti e viaggi. Jenny sogna di diventare adulta alla svelta. La possibilità di elevarsi ad una vita diversa si materializza assieme a David, trentenne uomo di mondo, che la introduce nel suo universo modaiolo fatto di serate, incontri e grandi avvenimenti. Jenny è dapprima affascinata dalle nuove opportunità che le si prospettano (addirittura Parigi), finché non ne rimane travolta... imparando, alla fine, la lezione più importante: che per la vita che vuole "non esistono scorciatoie". Film abientato appena prima che si scatenasse la rivoluzione sessuale, ricostruisce un'Inghilterra post dopoguerra grigia, popolata da personaggi conservatori e bigotti, un'Inghilterra prima dei Beatles (sì, incredibilmente è esistito un mondo prima dei Fab Four...), un contesto in cui ancora ci si poneva il dubbio se per una ragazza fosse più opportuno studiare e crearsi una carriera o sistemarsi con un buon partito. E in questo contesto ancora legato alle tradizioni più logore ma in cui iniziava a farsi largo, faticosamente, un nuovo corso che Jenny vivrà la sua crisi esistenziale che la porterà a mollare tutto per inseguire il nulla che le offre David, finché non aprirà gli occhi e riuscirà a imparare dai suoi sbagli e a ricostruirsi un futuro.
Questa Jenny, per certi versi, mi ricorda incredibilmente Marianne Dashwood: entrambe adolescenti annoiate che aspirano a qualcosa di più grande, che rimangono travolte da un uomo ingannatore, ma che alla fine sapranno rialzarsi in piedi e indubbiamente trarre motivo di maturazione dalla propria esperienza.
Insomma, An education si più ben definire un romanzo di formazione, non esente da difetti qua e là: genitori conservatori che accettano senza batter ciglio che la figlia sedicenne frequenti un trentenne dagli oscuri trascorsi, la stessa Jenny che scoprendo gli intrallazzi di David non fa una piega e un finale buonista e accomodante che in 5 minuti rimette tutto a posto... Non mi è sembrato un film così efficace come sarebbe potuto apparire nelle premesse (benché il tema educazione sentimentale con crescita finale sia iper-sfruttato).
Piacevole la protagonista Carey Mulligan, capace da 24enne di dare la giusta freschezza adolescenziale alla sua Jenny, e tutto il cast, ottima ricostruzione storica (la regista è danese), ma pecca di qualche ingenuità di troppo per renderlo un film veramente riuscito. Voglio dire, la cosa che mi ha più entusiasmata in An education... è stato vedere la più alta concentrazione di interpreti austeniani che si sia mai vista riunita in una sola pellicola (Carey Mulligan in Orgoglio e pregiudizio 2005 e Northanger Abbey, Rosamund Pike in Orgoglio e pregiudizio 2005, Emma Thompson in Ragione e sentimento 1995, Olivia Williams in Emma 1996 ITV e Miss Austen Regrets, Dominic Cooper in Ragione e sentimento 2008 e Sally Hawkins in Persuasion 2007): e non vi sembra che sia preoccupante quando in un film è questa l'unica cosa che esalta la spettratrice??!! (beh, oddio, dal punto di vista di una Janeite non è affatto preoccupante... anzi...).
Voto: 6-

14 commenti:

✿Lilly❀ ha detto...

pensare che io ero stata attratta invece da questi titoli all'inizio del post...io non ho visto nessuno dei due ma forse potrei vedere più il primo che il secondo...adoro sia colin firth che julianne moore ma il trailer è quello di un film muto, sebra tu abbia proprio ragione...

Silvia ha detto...

Sai, non pretendo di essere la depositaria della verità assoluta, ma nessuno dei due film mantiene le sue promesse (e premesse). Specialmente A single man è tutto immagine e poco sostanza (come giustamente hai notato tu il trailer è muto... e pubblicizza la pellicola solo con l'ausilio delle sue belle immagini patinate... questo la dice lunga...), mentre il problema di An education è nella trama non completamente riuscita. Comunque, io ti consiglierei di dare un'occhiata a A single man... solo perché ci troverai un Colin in forma come non mai...

XD

Francesca D. ha detto...

Non ho visto 'A single man', ma concordo con te per quanto riguarda 'An education'. Sinceramente mi aspettavo molto di più, considerando che dietro alla sceneggiatura c'è quel genio di Nick Horbny, uno scrittore che apprezzo molto...ma tu hai centrato esattamente tutti i punti: genitori iper-comprensivi (ma quando mai negli anni 60?!) ragazzina che si crede migliore di quel che è, salvo poi scivolare nel baratro, da cui peraltro esce senza nessuna contusione...insomma, assolutamente poco realistico e intriso di buonismo! L'unica cosa che si, salva, cast austeniano a parte, sono gli splendidi abiti anni 60!

Silvia ha detto...

@Francesca: ehehehehe, hai ragione, gli abiti sono fantastici!!! La cosa migliore del film!!!!

;-)

La Comtesse ha detto...

Anch'io ho visto recentemente "An education" e non mi ha scossa più di tanto.
Aspettavo cose migliori...
Devo ancora vedere "A single man", poi ti dirò!
Ciao, ciao...
Loredana

Cannibal Kid ha detto...

a single man a me invece è piaciuto molto, direi che è l'unico film in cui colin firth mi ha convinto in pieno.
l'occhio di tom ford per la bellezza è unico e quindi almeno io spero prosegua ancora a fare il regista

an education mi stupisce che non ti sia piaciuto, pensavo fosse il tuo genere..
a me ha convinto abbastanza, ma potrei essere stato abbagliato dalla grande carey mulligan :D

Silvia ha detto...

@La Comtesse: anch'io me lo aspettavo migliore...

@Marco: sicuramente Tom Ford ne sa eccome di bellezza... solo che è un genere di bellezza che si adatta alla Moda e non al Cinema, almeno secondo la mia idea di Cinema! Comunque, se dovesse girare un altro film... spero che ci siano meno inquadrature da Calendario Pirelli!!! Per An education... beh, tutto sommato gli ho assegnato un 6-... la sufficienza anche se un po' striminzita!!!! In generale è il mio genere di film... ma in questo caso particolare non mi ha fatto impazzire! Però Carey Mulligan è stata davvero bravissima, effettivamente!

Vele Ivy ha detto...

Forse Colin sembrava un pesce fuor d'acqua proprio perché la pellicola non gli permetteva di dimostrare dei sentimenti intensi...

Silvia ha detto...

@Vele Ivy: sì sì, infatti il problema è proprio il film!

Silvia O. ha detto...

Non ho visto nessuno dei due film ed ho letto il post ed i commenti con avidità. Mi avete incuriosito! Soprattutto, Silvia cara, l'accostamento della protagonista di An Education a Marianne, nonché l'elenco di attori/attrici austeniani che vi hanno partecipato, mi hanno fatto venire davvero voglia di rintracciare quanto prima il film e gustarmelo!
Ti saprò dire.

Petra ha detto...

Manco di vedere "A single man", ma ci metterò presto una pezza! ;)
Riguardo a "An education", l'ho visto e mi ha lasciata sospesa...non so, forse dovrei rivederlo e capire meglio cosa manca per renderlo buono come speravo...forse anch'io, come @Francesca D., ero piena di aspettative, abbagliata dalla luce dell'ottimo Nick Hornby...
Un baciotto,
Claire

P.S. come va la lettura a luci rosse?! XD

Silvia ha detto...

@sylvia-66: ehehehehehe, vedere tutti quegli attori austeniani non ha prezzo!!!! Vale tutto il film, praticamente!!! Nelle scene in cui c'erano la Mulligan e la Pike non potevo fare a meno di pensare: "Guarda, Jane e Kitty Bennet!". Come ben sai, sono quasi un'esperta di Marianne... e la protagonista di An education me l'ha ricordata molto!

@Claire: io non ho letto ancora nulla di Nick Hornby... però, vista la sua fama, mi aspettavo qualcosina di più...

PS: la lettura... ehm... non sono arrivata alle luci... perché praticamente non ci ho capito quasi niente! Ho riletto l'inizio dieci volte... ma è un inglese che non comprendo bene... domani ci riprovo...

;-)

Pupottina ha detto...

anche io ho visto il secondo dei due film la scorsa settimana... hai ragione non è niente di particolare... vale appena la sufficienza
;-)

Petra ha detto...

@Silvia: non ti preoccupare, anch'io vado a rilento con la lettura (anche per poco tempo a disposizione), @Georgiana è un vero fulmine! :)
Leggi solo se ti fa piacere e non fai fatica, è un gioco, niente di più! :*
Buon week end cara!
Claire