E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

domenica 15 aprile 2012

100 anni fa il Titanic




100 anni fa iniziava e si concludeva la storia del Titanic, esattamente 100 anni fa il Titanic era già affondato, senza aver mai concluso quello che doveva essere il suo trionfale viaggio inaugurale. 100 anni fa si concludeva drammaticamente il sogno del Titanic, il sogno di un'epoca fatta di lusso e di nobiltà destinata a sparire per sempre solo pochi anni dopo con la Grande Guerra. Sì, in qualche modo la triste fine del transatlantico può essere letta quasi come un presagio del dramma che di lì a pochi anni avrebbe cambiato il mondo, come il presagio che l'epoca della nobiltà e del privilegio stava per concludersi gettando le basi per un rinnovamento sociale che sarebbe continuato nel corso di tutto il Novecento. Innegabilmente, il primo pensiero associato al Titanic è quello dei miliardari e dei nobili che viaggiavano in prima classe, l'élite dell'epoca che non perdeva l'occasione di ostentare il proprio status partecipando all'evento di quella primavera: il viaggio inaugurale del transatlantico più grande e lussuoso del mondo. Il bel mondo si era dato appuntamento quell'aprile per solcare l'oceano sul meglio che la navigazione poteva offrire. Ma non solo ricchi e famosi, il Titanic nei piani bassi ospitava anche i passeggeri di terza classe, persone alla ricerca di un futuro migliore in America che con fatica erano riuscite ad acquistare i biglietti per sé e per le proprie famiglie. Il Titanic era un po' la metafora della società dell'epoca: ai piani alti gli abbienti, ai piani bassi i poveri. Forse anche per questo aveva catalizzato tutte le attenzioni e aveva gli occhi puntati su di sé: perché il mondo si rivedeva nel Titanic, era il suo riflesso.

Il 10 aprile 1912 la nave dei sogni salpa verso New York e nessuna nuvola sembra minacciare il suo orizzonte: è la nave più moderna in circolazione, è considerata inaffondabile. Eppure, come si sul dire, non tutto è oro quello che luccica, ci sono tanti piccoli dettagli che sfuggono ai più ma che in qualche modo segneranno il destino del Titanic. Fin dalla sua costruzione nei cantieri di Belfast vengono compiuti degli errori in termini di materiali usati che saranno fatali in seguito. L'errore più evidente è quello delle scialuppe, di numero inferiore rispetto a quelle necessarie per ospitare tutti gli oltre 2000 passeggeri in caso di naufragio, un errore che a tutt'oggi lascia basiti, considerando che la White Star era una compagnia molto quotata e considerando che il buonsenso avrebbe dovuto mettere una pulce nell'orecchio di chi di dovere. Altro errore fu che probabilmente i membri dell'equipaggio non erano sufficientemente addestrati per affrontare un'emergenza, è risaputo che scoppiò il caos dopo lo scontro con l'iceberg, che gli ufficiali spesso non seppero come comportarsi, che permisero che le scialuppe fossero calate in mare mezze vuote. Questi errori furono pagati a caro prezzo. Oltre agli errori umani, il destino del Titanic fu anche segnato da una grande sfortuna, indubbiamente. Se fosse partito un mese prima - in marzo, come era stato stabilito - non sarebbe incappato nell'iceberg, inoltre quella tragica notte del 14 aprile non c'era la luna, determinando una notte buia, e il mare era insolitamente calmo, in caso di mare agitato le onde si sarebbero infrante sull'iceberg segnalando prima la sua tetra presenza. Sfortuna fu anche che le richieste di soccorso, dopo l'impatto, furono raccolte solo dalla Carpathia, una nave infinitamente più lenta del Titanic e distante troppe ore per arrivare sul luogo della tragedia in tempo per salvare le persone prima dell'inabissamento. Come sappiamo, il Titanic colò a picco in meno di tre ore, non lasciando scampo a quanti non erano riusciti a salire su una delle poche scialuppe. Il bilancio fu pesantissimo: poco più di 700 passeggeri si salvarono e furono oltre 1500 i morti. Una tragedia del mare senza precedenti. Si può solo cercare d'immaginare l'orrore che quelle persone vissero quella notte, un inferno.

Quando i sopravvissuti arrivarono a New York a bordo della Carpathia l'opinione pubblica mondiale era senza parole per quanto accaduto al Titanic; sembrava impossibile che proprio quella nave fosse affondata. Le inchieste che subito seguirono per fare luce sull'accaduto determinarono che la sciagura fu causata da errori umani e sfortuna. Ismay, il codardo amministratore delegato di White Star che si salvò saltando su una scialuppa, venne accusato di aver forzato il Capitano Smith ad aumentare la velocità per arrivare in anticipo a New York e lasciare tutti a bocca aperta. Allora come oggi, è quasi impossibile sperare di conoscere la verità, si può pensare che il Titanic che ostentava in qualche modo la superbia dell'uomo sulle leggi della Natura sia stato punito per aver osato sfidare forze più grandi e potenti di lui, si può pensare che una congiunzione astrale negativa o una maledizione abbiano segnato il suo destino, si può pensare che la mancanza di buonsenso - buonsenso che nella storia dell'umanità è mancato spesso - abbia decretato la triste fine del Titanic. L'unica cosa certa è che il Titanic è un evento che commuove e fa riflettere. Le toccanti testimonianze di chi sopravvisse ci raccontano di un sogno che si trasformò in incubo, gli oltre 1500 morti ci ricordano che queste tragedie si devono evitare, gli atti di coraggio ci ricordano per che cosa vale la pena vivere, l'orchestra che suonò fino all'ultimo ci ricorda che vale la pena morire così come si è vissuto, rimanendo se stessi fino alla fine.

Il Titanic è stato il sogno più meraviglioso della sua epoca ed è stato la fine di un' epoca. Ricordare il passato per costruire un futuro migliore è un dovere.

12 commenti:

Sara Pugliese ha detto...

Concordo sulla frase finale, il problema è che gli uomini non imparano mai.

Silvia ha detto...

Già, purtroppo è così... si continuano a ripetere sempre gli stessi errori...

Sabina Fragola ha detto...

Mi unisco a voi nel dire che gli uomini amano ripetere i loro stessi errori...:-(
Il Titanic fu un simbolo, prima di vittoria, prestigio e progresso, ma ora resta un avvertimento a non commettere errori sciocchi dettati dall'ambizione malata, dalla voglia di primeggiare, ma soprattutto dall'indifferenza e la mancanza di scrupoli che ha portato la morte di moltissime persone...una storia da tener bene a mente...

Anonimo ha detto...

Per quanto io ami il film,è sempre bene ricordare che oltre la storia d'amore (invenzione),tutto il resto è verità..tante persone hanno perso la vita e purtroppo,sembra,per un errore umano..spero che il ricordo e tutto quanto gira attorno al Titanic serva soprattutto a non dimenticare e ad imparare dagli errori passati..
Holly

Anonimo ha detto...

Ah e comunque mi hai commossa,hai un modo di trasmettere le emozioni molto coinvolgente..
Holly

Silvia ha detto...

@Strawberry: hai perfettamente ragione, è importante ricordare l'insegnamento della triste vicenda del Titanic, ossia che la vita umana è più importante del denaro, dei record e dell'ambizione.

@Holly: sì, sì, al di là della finzione di un film, alla base c'è un evento tra i più tragici della storia, un evento terribile che non deve essere dimenticato e che deve insegnare a non ripetere gli stessi errori.

Grazie delle tue belle parole! Non sai quanto mi hanno fatto piacere! Quando scrivo qualcosa per prima cosa desidero trasmettere le mie emozioni, che spesso sono molto forti! Grazie per apprezzare la mia scrittura!

Giulia S. ha detto...

Tutti gli errori che hai citato sono quelli commessi dall'equipaggio della nave recentemente naufragata che purtroppo tutti conoscono. Questo sta a dimostrare che gli uomini non imparano mai dai propri errori...
G.

Vele Ivy ha detto...

Anch'io sono d'accordissimo con la frase finale. E' vero che gli uomini ripetono sempre gli stessi sbagli, ma non bisogna mai perdere la speranza...

Silvia ha detto...

@Giulia: già, la tragedia del Titanic ci tocca ancora di più proprio perché un fatto analogo è accaduto solo 3 mesi fa, è sconcertante pensare che a distanza di 100 anni debbano ancora accadere fatti del genere. Purtroppo, l'uomo continua a non imparare mai dai suoi errori.

@Vele Ivy: no, hai ragione, bisogna sempre sperare che il buonsenso possa avere la meglio in futuro...

Anonimo ha detto...

Di nulla,è la verità!!
Holly

Anonimo ha detto...

:)
Holly

Silvia ha detto...

@Holly: ^_^