Catherine Morland non è certo nata per essere un'eroina: né il suo carattere, né le sue attitudini, né la sua famiglia, né le circostanze rendono probabile che lo diventi; eppure, Catherine Morland viene scelta da Jane Austen per esserlo! Si tratta di una ragazza come tante, sicuramente di buon cuore, sincera e senza malizia... ma anche una ragazza un po' troppo impressionabile e che si lascia facilmente suggestionare dalle persone e dalle apparenze. Quando arriva a Bath è in cerca di evasione da una vita di campagna monotona, sempre uguale e senza scossoni e tra una lettura e l'altra è pronta a vivere la sua grande avventura. Il batticuore di aver conosciuto Henry Tilney non le impedisce di sperare di essere coinvolta in qualche incredibile avventura, così - non essendo una persona di grandi pretese - si accontenta di visitare un antico castello in rovina, certa com'è che luoghi del genere non possano che nascondere chissà quali spaventosi segreti! L'ingenuità e la buonafede la portano a prendere abbagli colossali sia sulle amicizie (credendo che Isabella Thorpe sia un'amica sincera e affezionata e la fedele innamorata del fratello James) sia su improbabili segreti nascosti nelle stanze di Northanger. Catherine è fatta così, ha un'immaginazione impossibile da arginare e sognando ardentemente di essere una vera eroina (in contrasto con la sua vita ordinaria) si caccia in situazioni assurde e si mette in ridicolo pur di provare verità che sono reali solo nella sua mente. Però agisce senza malizia o calcolo, ma solo spinta dall'amore per la trasparenza che muove ogni eroina che si rispetti! Catherine è più una pasticciona, è più un'eroina sgangherata che altro! Essendo un'avida lettrice di romanzi gotici... ne diventa talmente dipendente... al punto da confondere la finzione letteraria con la realtà e di convincersi di essere coinvolta davvero in una mirabolante impresa! Con Catherine Morland Jane Austen descrive un po' ogni lettore: perché chiunque si perda con passione in un libro sogna in fondo di essere il protagonista di situazioni al limite e magiche avventure! L'unico problema di Catherine è che a lei la situazione sfugge di mano! Però grazie all'aiuto disinteressato e sincero di Henry - il quale la rimette subito in riga dalle sue inquietanti teorie - la ragazza imparerà a tornare con i piedi per terra e a riconoscere le meschinità e le piccolezze del suo mondo (come il pessimo comportamento dei Thorpe e del Generale Tilney), invece di inseguire le atmosfere gotiche di antichi manieri.
Catherine Morland alla fine diventa davvero un'eroina, ma non il tipo di eroina che avrebbe voluto: piuttosto diventa l'eroina in grado di crescere e imparare dalle sue esperienze e dai suoi sbagli; riconoscendo la malizia e il calcolo per ciò che sono e l'onestà di cuore dove si trova realmente, saprà trarre grandi insegnamenti dalle circostanze e imparerà che la vita è ricca di sorprese e di valori più di quanti se ne possano trovare nei libri. Rimanendo estranea agli intrighi e ai calcoli della società e meritando l'amore di Henry, dimostrerà che nella vita l'autenticità e avere un animo puro sono le qualità che distinguono davvero gli eroi! Così Catherine Morland, con il suo entusiasmo e il suo buon cuore, diventa veramente un'eroina: la più sgangherata e pasticciona delle eroine austeniane. E questo non è da sottovalutare!
Nessun commento:
Posta un commento