E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 7 gennaio 2016

Impressionisti. Tête à tête



Fino al 7 febbraio a Roma al Complesso del Vittoriano è aperta un'interessante mostra dedicata agli impressionisti che consiglio di non perdere.
Le opere esposte nell'exhibition Impressionisti. Tête à tête provengono dal Musée d'Orsay e raccontano la società parigina della seconda metà dell'Ottocento: epoca di grandi cambiamenti artistici, culturali e sociali di cui gli impressionisti si fecero esponenti e testimoni. Rinunciando alla tradizione accademica, gli impressionisti erano interessati a rappresentare la realtà contemporanea.
Questa "nuova pittura" doveva descrivere "la particolarità dell'individuo moderno nell'abbigliamento, nelle abitudini sociali, a casa o per strada"; così i protagonisti delle opere degli impressionisti sono raffigurati in contesti quotidiani: ecco allora famiglie borghesi, donne eleganti, aristocratici, artisti e sconosciuti ritratti in città e in campagna, al caffè o a teatro. Attraverso i volti, gli abiti e gli accessori dei personaggi ritratti, attraverso i luoghi e le ambientazioni in cui sono inseriti è possibile ricostruire il contesto sociale e artistico degli impressionisti; ed è possibile cogliere la rivoluzione e il rinnovamento di tale movimento.

L'esposizione si apre con un filmato che racconta il movimento impressionista. Sono poi presentati - attraverso brevi biografie - i personaggi principali che animarono il movimento. A quel punto, si inizia il percorso alla scoperta delle opere esposte con lavori di pittori come Edouard Manet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Cézanne, Berthe Morisot e alcune statue di bronzo di Auguste Rodin.

La mostra, ottimamente allestita, diventa un percorso davvero interessante per avvicinarsi all'arte e alla poetica dell'Impressionismo; inoltre, permette di ammirare da vicino alcuni dei più grandi tesori del Musée d'Orsay e di immergersi in un mondo affascinante come quello della Parigi di fine Ottocento.

Nessun commento: