Alto Adige, 1905. Il Grand Hotel Imperial è un lussuoso e rinomato albergo incastonato tra le montagne, frequentato da nobili e personalità varie. Ma è anche un luogo che nasconde misteri e inquietanti segreti. A seguito della scomparsa della sorella Caterina, una cameriera, al Grand Hotel arriva il giovane Pietro deciso a farsi assumere lì per poter scoprire cosa è accaduto alla sorella. Nel corso delle sue indagini Pietro sarà aiutato dalla bella Adele, figlia della proprietaria dell'hotel, e tra i due ben presto nascerà l'amore, un amore contrastato dalla differenza di classe sociale e soprattutto dai tanti, troppi misteri che circondano la famiglia di lei e l'albergo. Come se la situazione non fosse già complicata, un serial killer inizia a seminare il panico nella zona e l'arrivo del metodico ispettore incaricato delle indagini forse riuscirà a chiarire i tanti, troppi misteri che aleggiano intorno al Grand Hotel...
Sceneggiato Rai in 6 puntate, Grand Hotel è una miniserie in costume che coniuga giallo e melò per raccontare una vicenda piena di misteri, segreti, intrighi e amori impossibili. Aiutata dalla splendida cornice dell'Alto Adige, tra montagne infinite e incantevoli laghi, questa serie tv ci porta all'interno di un contesto frenetico come quello di un grande albergo di lusso in cui si muovono tanti personaggi, tra i lavoranti che si affaccendano nelle cucine e i signori che trascorrono piacevoli vacanze; ma dietro l'apparente normalità di un tipico luogo di villeggiatura si nascondono inconfessabili segreti in grado di minare per sempre il futuro stesso del Grand Hotel. Infatti, appare chiaro fin da subito che Caterina ha scoperto un segreto scottante riguardante Donna Vittoria, la proprietaria, e tenta di ricattarla e sarà proprio questo che condurrà la cameriera a fuggire e a scomparire misteriosamente: scomparsa che metterà in moto gli eventi. Ma quale che sia il segreto di Donna Vittoria, appare altrettanto chiaro che lì tutti hanno dei segreti che vogliono tenere ben nascosti. Così Adele, di ritorno da Vienna, si ritrova invischiata in quegli intrighi dal momento che la madre ha deciso di darla in sposa a Marco, il direttore dell'albergo, il quale oltre ad aver risanato l'hotel sembra avere un ruolo centrale anche e soprattutto nei sopracitati misteri che aleggiano intorno alla padrona; inoltre ben presto Pietro si convincerà del fatto che il direttore sia coinvolto nella scomparsa della sorella. A quel punto Adele, dapprima coinvolta da Pietro nella sua indagine su Caterina, quando inizierà a comprendere che lì sta succedendo qualcosa si adopererà per scoprire la verità.
Ma in questa vicenda sono molti i misteri da svelare: tra false gravidanze, figli illegittimi da tenere nascosti e soprattutto un assassino seriale che inizia a mietere vittime, serial killer che ancora una volta sembra stranamente legato al Grand Hotel. Così l'ispettore Venezia è chiamato ad indagare sulla morte di alcune ragazze e non ci metterà molto a comprendere che il colpevole colpisce in maniera sistematica seguendo quasi un rituale. Le indagini dell'ispettore finiranno per scontrarsi con le indagini di Pietro e Adele ed entrambe le parti dovranno unire le forze per venire a capo dell'intera faccenda.
Comunque, i misteri svelati si riveleranno ancora più sorprendenti di quanto si poteva immaginare all'inizio e tutto ciò dimostrerà che il Grand Hotel lussuoso ed esclusivo è un luogo molto più ambiguo del previsto.
Pur con un contesto e dinamiche molto differenti, Grand Hotel ricorda un po' Downton Abbey. Un po' per l'ambientazione di inizio secolo fatta di cambiamenti epocali (la serie si apre con l'inaugurazione della luce elettrica nell'albergo) e un po' perché la vicenda corale, con tanti personaggi protagonisti, segue il punto di vista sia degli abitanti upstairs dell'hotel sia degli abitanti downstairs, per raccontare - proprio come fa la serie inglese - che sia i domestici che i signori hanno luci e ombre, grandezze e miserie e che tutti loro devono fronteggiare scottanti problemi da risolvere. Così il direttore dell'albergo è un figuro ambiguo e poco raccomandabile, ma anche l'ultima delle cameriere è disposta a tutto per ottenere ciò che desidera. Un doppio punto di vista utile per comprendere un'epoca e le sue dinamiche, ma anche per comprendere quanto le differenze di classe sociale non facciano rima con le differenze della natura umana.
In questo contesto così particolare con il mondo che stava per cambiare (come sappiamo la Grande guerra avrebbe spazzato via il vecchio mondo e le sue regole, rendendo inutili le differenze di classe sociale), è quanto mai significativa la storia d'amore che nasce tra il proletario Pietro e la ricca Adele, un amore impossibile che sembra preannunciare i grandi stravolgimenti del secolo appena iniziato. In questo senso, è significativo che il marito della sorella di Adele - un nobile austriaco - sia considerato un buono a nulla, mentre Marco - partito dal basso - con il suo ingegno e indubbiamente i suoi intrighi è riuscito a raggiungere la sua posizione di prestigio; tutto ciò sembra suggerire che il mondo dei privilegiati inetti stava per tramontare in favore di un mondo in cui chi si dava da fare poteva prosperare: in altre parole questo era il Novecento.
Grand Hotel è una miniserie davvero bella! Ancora una volta la Rai mi stupisce confezionando un prodotto di ottima qualità! Sembra che la Rai abbia deciso di seguire la falsariga dei period drama inglesi, tirando fuori uno dopo l'altro degli ottimi prodotti in costume! Grand Hotel è una serie tv con una sceneggiatura solida e credibile, che coniuga in maniera equilibrata mystery, intrighi e storie d'amore; così le vicende raccontate sono avvincenti, appassionanti e non annoiano mai e soprattutto si tengono lontane dall'effetto ridicolo che spesso hanno le fiction italiane.
Perfetto il cast animato quasi interamente da giovani attori praticamente esordienti, soprattutto Eugenio Franceschini nel ruolo di Pietro e Valentina Bellè nel ruolo di Adele, giovani attori dai volti freschi e quanto mai calati nei loro ruoli; ottimo anche Andrea Bosca nel ruolo di Marco e Ugo Dighero nei panni dell'ispettore Venezia.
Manco a dirlo, scenografie e location sono assolutamente magiche: ho apprezzato certi meravigliosi scorci tra prati fioriti e montagne uniche. Stupendi i costumi, soprattutto i vestiti da sera di Adele! E poi splendida la colonna sonora: forse ciò che ho amato di più in questa miniserie! Infine, bellissima anche la sequenza dei titoli di testa!
Grand Hotel è uno sceneggiato di ottimo livello, uno sceneggiato che mi fa quasi pensare che la Rai abbia una crisi di identità e sia convinta di essere diventata un canale tv inglese! Tutto ciò conferma che confezionare prodotti ben girati è più che fattibile, anche in Italia...
Grand Hotel appassiona grazie ad una trama piena di colpi di scena e a una storia d'amore che tiene con il fiato sospeso fino alla fine!
Peccato solo che la serie si concluda con un finale aperto che lascia lo spettatore con nuovi dubbi, questo rende necessaria una seconda stagione che spero verrà realizzata perché una miniserie così bella merita un vero finale...
Voto: 8
6 commenti:
L'ho adorata, veramente una bella sorpresa da parte della Rai!
Complimenti alla costumista.
Ho apprezzato la recitazione di Andrea Bosca, dall’espressione degli occhi, dalla mimica del viso o del corpo e dall’intonazione della voce non trapelava la vera intenzione di Marco fino all’ultimo: totalmente perfido o uno mascherato da cattivo? Vediamo nella seconda stagione…se ci sarà!!!
@Fiore: anch'io l'ho adorata!!!!
@innassia z: sì, Andrea Bosca è veramente eccezionale! Anche ne La dama velata è stato bravissimo!
Speriamo che ci sarà la seconda stagione!
Anch'io ho adorato questa serie! Mi ha sorpreso un po' il finale, ma ho letto che quasi sicuramente ci sarà la seconda stagione!
@vanessa: la seconda serie a questo punto è d'obbligo per vedere come va a finire la storia! Comunque, anch'io ho letto che quasi sicuramente ci sarà la seconda stagione e non vedo l'ora!
;-)
Premesso che odio fare la parte della persona rompiscatole, snob o puntigliosa...ma di cosa stiamo parlando?
Uno sceneggiato recitato male sceneggiatura-dialoghi-regia imbarazzanti e psicologia dei personaggi profonda come una pozzanghera...
Che poi la scenografia sia bellissima così come i costumi è impossibile da negare...
Scusate se ribadisco, ma magari vi siete lasciate rilassare da una trama che scorre via facilmente e da un'ambientazione storica affascinante..perché come prodotto questo è l'ennesimo schifo che la rai propone...meglio di don Matteo soltanto per l'ambientazione e per i bellissimi costumi dei protagonisti.
Se poi mi volete venire a raccontare che in realtà mi sbaglio, che gli attori sono eccelsi, la trama pure ed è di poco-poco-poco inferiore a Downton Abbey...ok fate pure. De gustibus...
Più che altro inquieta il mescolare film/sceneggiati di altissima qualità con oggettive schifezze disarmanti...
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