E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 21 marzo 2011

Lezioni di piano: l'emozione non ha voce

"C'è un grande silenzio dove non c'è mai stato suono, c'è un grande silenzio dove suono non può esserci, nella fredda tomba, del profondo mare"
(Thomas Hood, dal poema Silence)




Metà Ottocento, Ada, giovane donna inglese muta dall'età di sei anni, si trasferisce in Nuova Zelanda con la figlioletta Flora per sposare un uomo, Alisdair Stewart, a cui è stata data in moglie dal padre. L'arrivo agli antipodi è abbastanza traumatico: si tratta di una terra umida, piovosa e selvaggia. L'incapacità di Stewart di entrare in empatia con la moglie non migliora le cose. Socio in affari di Stewart, George Baines è un inglese che da subito rimane affascinato da Ada, tramite un affare riesce ad ottenere il pianoforte della donna (abbandonato sulla spiaggia al loro arrivo) e a far sì che lei gli dia delle lezioni di musica nella sua povera capanna. Tali lezioni sfoceranno nello scabroso e nel proibito, infine nell'amore. Stewart, scoperto tutto, cercherà di separare i due amanti, ma alla fine dovrà arrendersi all'evidenza del loro amore e lasciarli liberi di partire per una nuova vita.
Film intensissimo ed emozionale è costruito, più che sulla trama, sulle emozioni dei due protagonisti, che con silenzi, gesti e sguardi esprimono le sensazioni dei loro cuori meglio di mille parole. Incredibile che Ada sia muta per tutto il film: perché ci parla molto più di qualsiasi altro personaggio, ha in sé molte più parole di quante potrebbero mai sperare di averne altri in una vita intera (proprio come la Marianna Ucrìa di Dacia Maraini). Holly Hunter è straordinaria, i suoi occhioni neri comunicano direttamente con lo spettatore e soprattutto la musica ci parla di lei... Ada si esprime attraverso il suono del suo pianoforte: in quelle note c'è la sua anima; tutto quello che c'è da sapere su di lei è in quelle note: gioia o dolore che sia. Straordinaria Anna Paquin: Oscar a 11 anni e una bravura che nemmeno un'attrice molto più esperta potrebbe vantare. Film capolavoro di Jane Campion, grande ritrattista di signore d'altri tempi alla ricerca di se stesse. Ci sono scene di rara bellezza: ad esempio, quando Ada suona il piano sulla spiaggia e Flora danza sulla riva del mare; ma tutto il film si presenta come un quadro in movimento di penombre e luci e suoni meravigliosi, pennellate che la Campion con i suoi colori ad olio di pellicola tratteggia con delicatezza e partecipe emozione. La colonna sonora (incredibile che non abbia vinto l'Oscar) di Michael Nyman è leggenda! Capace di accompagnare in maniera sublime gli stati d'animo di Ada, quando la senti intonare quelle note eterne percepisci sulla tua stessa pelle le medesime emozioni.
Straordinario!
Voto: 9
Link: trailer

8 commenti:

Pupottina ha detto...

darei anche 10!
è stupendo questo film! uno dei miei preferiti. non solo per la colonna sonora, ma per le emozioni che trasmette... è anche vero che è proprio la melodia a suscitarle.
buon inizio settimana ^_____^

Silvia ha detto...

La musica è sicuramente il valore aggiunto! Bellissimo il film, ma se non avesse avuto questa colonna sonora forse gli sarebbe mancato qualcosa!
Buona settimana anche a te!

;-)

Francesca D. ha detto...

Adoro questo film!!! E che musiche...Bellissimo!

La Comtesse ha detto...

Anch'io darei un bel 10 a questo film, che ho visto e rivisto...
...e mai mi stuferò di guardare!
La musica...beh, fino all'altro giorno era il sottofondo del mio blog.
Meravigliosa...
Ti seguo sempre con interesse!
Buona primavera!
Loredana

Silvia ha detto...

@Francesca: ^_^

@La Comtesse: grazie! Buona primavera anche a te!

;-)

Silvia O. ha detto...

Che grande film! Il DVD ormai è consumato... e la colonna sonora di Nyman è uno dei miei tormentoni (insieme a quelle di Dario Marianelli, soprattutto P&P, of course, o della bravissima Portman...). Jane Campion è una grande narratrice di storie di donne, come giustamente dici.
Mi è piaciuto moltissimo l'accostamento alla strepitosa Marianna Ucria di Dacia Maraini.

Vele Ivy ha detto...

Questo è proprio un film che si adatta all'atmosfera del tuo blog! Io l'ho visto mille anni fa, devo rivederlo...

Silvia ha detto...

@sylvia-66: beh, sì, mentre vedevo il film... ho subito notato la somiglianza tra Ada e Marianna Ucrìa, la stessa forza e la stessa profondità d'animo... due bellissimi personaggi femminili!

@Vele Ivy: ehehehe, grazie! Sì, credo anch'io che sia così: vorrei che il mio blog somigliasse all'anima più profonda dell'Ottocento che indubbiamente questo film incarna!!! Lo devi assolutamente rivedere: anch'io non lo rivedevo da anni e devo dire che l'ho trovato ancora più bello di quello che ricordavo!!