E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

domenica 4 dicembre 2011

Turandot




Oggi vi parlo di una delle mie opere liriche preferite: la Turandot!

La storia si svolge a Pechino. Un mandarino annuncia alla folla che il principe di Persia, non avendo risolto i tre enigmi proposti da Turandot, verrà giustiziato. Durante l'annuncio, tra la folla, sono presenti un anziano e una donna che chiede aiuto: accorre un giovane che riconosce nel vecchio suo padre, Timur, re tartaro spodestato; i due si abbracciano e il giovane Calaf prega il padre e la schiava Liù di non pronunciare il suo nome: teme infatti i regnanti cinesi usurpatori del trono del padre. Intanto il boia si prepara per l'esecuzione che avrà luogo al sorgere della luna. Al momento dell'esecuzione entra il corteo che accompagna la vittima e la folla commossa chiede la grazia, ma Turandot zittisce la folla e ordina di procedere con la condanna. Calaf rimane affascinato dalla bellezza di Turandot e decide di tentare di risolvere i tre enigmi, il padre e Liù cercano di fermarlo, ma lui è irremovibile: si avvicina al gong del palazzo imperiale; a quel punto, tre ministri del regno, Ping, Pong e Pang, cercano di far desistere Calaf dal suo intento denunciando la follia di quell'obiettivo ma lui si libera dei tre e suona il gong invocando Turandot. E' notte e Ping, Pong e Pang si lamentano del fatto che in qualità di ministri sono costretti ad assistere alle esecuzioni delle vittime di Turandot invece di vivere tranquilli nei loro possedimenti in campagna. Intanto, nel piazzale della reggia è tutto pronto per il rito dei tre enigmi, l'imperatore Altoum tenta di convincere Calaf a cambiare idea ma il giovane rifiuta ancora e così il mandarino dà il via alla prova. Turandot spiega le ragioni delle sue azioni: anni prima il suo regno era caduto nelle mani dei tartari e una sua antenata era finita nelle mani di uno straniero; in ricordo della sua morte, Turandot aveva deciso che non sarebbe mai appartenuta ad uno straniero e quindi aveva ideato i tre enigmi sicura che nessuno avrebbe mai potuto svelarli. Calaf, però, riesce a risolvere gli enigmi e Turandot si getta ai piedi del padre supplicandolo disperatamente di non consegnarla allo straniero, ma inutilmente: per l'imperatore la parola data è sacra. Allora Turandot si rivolge a Calaf dicendogli che in lei avrà solo una donna riluttante e piena d'odio; allora Calaf decide di scioglierla dal giuramente e le propone una nuova sfida: se prima dell'alba riuscirà a scoprire il suo nome lui si lascerà giustiziare. Il patto viene accettato. Gli araldi portano l'ordine della principessa: quella notte nessuno deve dormire ma si deve fare di tutto per scoprire il nome di Calaf, questo intanto è sveglio e sogna le labbra di Turandot finalmente libere dall'odio che la imprigiona. Intanto, Ping, Pong e Pang vanno da Calaf e gli offrono qualsiasi cosa in cambio del nome svelato ma egli rifiuta. Timur e Liù vengono portati dinanzi ai tre ministri e poi giunge Turandot che ordina loro di parlare: Liù per difendere Timur sostiene di essere la sola a conoscere quel nome ma non lo svelerà mai; viene torturata ma non svela il nome e allora una Turandot stupita le chiede cosa le dia tanta forza e Liù risponde che è l'amore a rafforzarla. Turandot è turbata da quelle parole ma subito riassume il suo glaciale contegno e ordina ai ministri di scoprire il nome a tutti i costi, Liù consapevole di non poter tacere ancora a lungo prende un pugnale e si uccide crollando ai piedi di Calaf. Il suo corpo viene portato via dalla folla che prega. Turandot e Calaf rimangono soli e lui la bacia, lei dapprima lo respinge, poi gli confessa di aver avuto paura di lui la prima volta che l'ha visto, ma adesso si dichiara travolta dalla passione. Essendo orgogliosa supplica Calaf di non umiliarla, lui le fa il dono della vita e le rivela la sua identità: Calaf, figlio di Timur. Il giorno dopo la folla si trova davanti al palazzo imperiale, squillano le trombe e Turandot afferma di conoscere il nome dello straniero: "Amore!", tra la gioia della folla, si abbandona tra le braccia di Calaf.

4 commenti:

Unknown ha detto...

ma che meraviglia, non conoscevo la storia in maniera così completa e sei stata bravissima a riassumerla, mantenendo il pathos!!! P.S. sarei curiosa di conoscere i tre enigmi!

Silvia ha detto...

Grazie! E' una storia bellissima e le musiche sono indimenticabili: quando ascolto Nessun dorma mi commuovo sempre!! I tre enigmi sono facili da scoprire, basta leggere il libretto! Si trovano nel secondo atto, eccoli qui:

Primo Enigma:

Turandot: Straniero, ascolta: "Nella cupa notte vola un fantasma iridescente.
Sale e spiega l'ale sulla nera infinita umanità.
Tutto il mondo l'invoca e tutto il mondo l'implora.
Ma il fantasma sparisce coll'aurora per rinascere nel cuore.
Ed ogni notte nasce ed ogni giorno muore!"

Calaf: Sì! Rinasce! Rinasce e in esultanza mi porta via con sé, Turandot: La Speranza!

Secondo Enigma:

Turandot: Guizza al pari di fiamma, e non è fiamma. È talvolta delirio.
È febbre d'impeto e ardore! L'inerzia lo tramuta in un languore.
Se ti perdi o trapassi, si rafredda. Se sogni la conquista, avvampa, avvampa!
Ha una voce che trepido tu ascolti, e del tramonto il vivido baglior!"

Calaf: Sì, Principessa! Avvampa e insieme langue, se tu mi guardi, nelle vene: Il Sangue.

Terzo Enigma:

Turandot: "Gelo che ti dà foco e dal tuo foco più gelo prende! Candida ed oscura!
Se libero ti vuol ti fa più servo. Se per servo t'accetta, ti fa Re!"
Su, straniero, ti sbianca la paura! E ti senti perduto!
Su, straniero, il gelo che dà foco, che cos'è?"

Calaf: La mia vittoria ormai t'ha data a me! Il mio fuoco ti sgela: Turandot!

Ecco svelati i tre enigmi di Turandot!

;-)

Federica ha detto...

Luciano Pavarotti e "Nessun Dorma", indimenticabili.
Baci Federica

Silvia ha detto...

@Federica: è vero!!!

;-)