Nella Francia di fine Ottocento nasce il sodalizio artistico tra un famoso clown bianco ormai in declino e l'ex schiavo cubano soprannominato Chocolat: i due, partiti da un circo di provincia, diventeranno gli artisti circensi più amati di Parigi, mietendo un successo dopo l'altro per anni. Ma l'intolleranza nei confronti di Chocolat e la sua impossibilità di sentirsi veramente integrato nella società dei bianchi dapprima metteranno la parola fine al celebre duo e poi lo condurranno ad una inevitabile morte in povertà.
Successo al botteghino francese, Mister Chocolat racconta la storia vera del primo artista nero che riuscì a diventare una vera e propria star in Francia. Nato schiavo a Cuba, dopo mille peripezie Chocolat finì per guadagnarsi da vivere in un circo da quattro soldi prima di essere scoperto da un celebre clown bianco che lo volle nel suo numero: giocando sui contrasti e sulle differenze i due clown riuscirono a formare la coppia circense più famosa dell'epoca e in qualche modo a rivoluzionare il mondo del circo. Amatissimi dal pubblico parigino, protagonisti di pubblicità e immortalati nelle opere di famosi pittori, i due monopolizzarono la scena artistica fino al 1910. Al termine del fortunato sodalizio entrambi andarono incontro ad un inevitabile declino e in particolar modo Chocolat, nero accettato dalla società solo quando faceva il pagliaccio, visse i suoi ultimi anni povero e dimenticato da tutti fino alla sua morte avvenuta nel 1917.
Le tematiche principali che il film affronta sono l'intolleranza, il razzismo, l'impossibilità del nero Chocolat di sentirsi integrato in una società di bianchi che lo "accetta" solo in quanto pagliaccio da circo; infatti, benché sia un artista famosissimo e ricco non smette mai veramente di essere il diverso agli occhi della società dell'epoca e proprio quando prova a scrollarsi di dosso il ruolo del pagliaccio e tenta di diventare un attore di teatro come i bianchi è messo di fronte alla triste realtà di un mondo che non riesce ad accettarlo. Il desiderio di Chocolat di sentirsi uguale agli altri e di essere accettato è legittimo, ma la sua sfortuna è quella di scontrarsi con una mentalità ipocrita e totalmente impreparata a provarci; il mondo del circo, del resto, ha sempre costruito la sua fortuna sui fenomeni da baraccone e quindi il pubblico era abituato a considerare gli artisti circensi come personaggi anomali da applaudire durante le esibizioni... ma ben lontani dall'essere considerati come persone normali: perciò quando Chocolat il pagliaccio prova a rivendicare il diritto di essere una persona come tutti finisce nel dimenticatoio. indubbiamente la società di inizio Novecento era razzista, intollerante e ignorante e mai avrebbe potuto capire Chocolat e le sue ragioni... però tale vicenda fa riflettere molto anche sulla società di oggi. Perché si tratta di tematiche più che mai attuali. Come sempre il passato dà importanti spunti di riflessione per capire il presente.
Il film, dall'altra parte, non manca di suggerire che Chocolat sia finito povero e dimenticato anche per colpa sua: alla fine ammette di aver sbagliato ad interrompere il sodalizio con il suo amico, consapevole che tutti lo avevano dissuaso dal rinunciare al successo che aveva per un capriccio; se avesse saputo accontentarsi di ciò che aveva conquistato e della ricchezza ottenuta, se avesse saputo apprezzare la fortuna che per anni gli aveva sorriso... forse la sua carriera e la sua vita non sarebbero andate a rotoli. Il film suggerisce che è bene accontentarsi di ciò che si ha.
Mister Chocolat è davvero un bel film su un personaggio che merita di essere conosciuto. Ottimo il cast. Omar Sy è ormai una star e una vera garanzia; bravissimo anche James Thierrée e perfetto per il ruolo: non per niente è davvero un acrobata e artista circense, nonché nipote di Charlie Chaplin.
Alla fine del film si vede anche un breve filmato con i veri protagonisti realizzato dai fratelli Lumière a inizio Novecento!
Mister Chocolat è un film che consiglio! Per gli amanti del cinema d'oltralpe e per chi vuole capire il presente attraverso il passato.
Voto: 7,5
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