E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

venerdì 6 maggio 2016

Mercy Street



1862, Mary Phinney, da poco vedova, arriva ad Alexandria, nello Stato della Virginia, per lavorare come infermiera volontaria al Mansion House Hospital, ospedale dell'Unione. Il viavai di soldati feriti dei due schieramenti - Nordisti e Sudisti - è ininterrotto e in quel caos di ideali e illusori sogni di vittoria, che è stata la Guerra civile americana, si intrecciano tante storie diverse: dagli schiavi appena liberati che provano ad abituarsi alla nuova condizione di libertà, ai Sudisti che ancora sono convinti di poter vincere e riprendere la loro vita di un tempo, dal medico progressista ma profondamente tormentato, all'aspirante infermiera Sudista Emma Green in attesa di avere notizie del suo fidanzato...

Miniserie in 6 episodi targata PBS, Mercy Street si basa sugli scritti dei medici e delle infermiere che lavorarono in quel di Alexandria durante gli anni della Guerra civile americana. La storia segue il punto di vista delle due infermiere protagoniste: Mary Phinney abolizionista e Emma Green fedele alla causa della Confederazione. La serie racconta quel frangente drammatico in cui Nordisti e Sudisti erano in guerra per mettere fine alla schiavitù i primi e per dividersi dal Nord e continuare a portare avanti la vita di sempre i secondi. La Storia avrebbe visto prevalere i Nordisti, ma nel 1862 la guerra era appena all'inizio e ancora avrebbe insanguinato per anni il Paese. Così nella Sudista Virginia di inizio guerra vediamo le persone del luogo continuare ad essere convinte di poter vincere la guerra e detestare con tutto il cuore gli Yankee, con la loro prepotenza e propensione a comportarsi già come vincitori. Mary, con le sue convinzioni abolizioniste, arrivando ad Alexandria si rende subito conto dell'insensatezza della guerra, dell'inutilità di quello scontro che comunque avrebbe portato all'inevitabile fine dello schiavismo negli Stati Uniti. Nel suo tentativo di curare le ferite e le anime tormentate dei reduci dal fronte, verrà a contatto sempre più con una generazione allo sbando a cui la guerra stava togliendo dignità e speranze per il futuro. Non a caso il tormento del soldato ferito sul campo di battaglia o del disertore non è tanto diverso dal tormento del dottor Foster, medico di grande abilità e dalla mente aperta, ma perseguitato da fantasmi che non gli danno tregua e che solo con l'aiuto di Mary riuscirà a superare. Mary con la sua sensibile razionalità è il simbolo degli Stati Uniti che guardavano ad un domani più giusto per il suo Paese e la sua gente. D'altro canto, la gente del Sud guardava il conflitto con ben altri occhi e altre speranze, convinta com'era di essere nel giusto nello sperare di restaurare il vecchio modo di vivere. Dunque, l'ospedale di Alexandria diventa il punto di incrocio degli ideali dei Sudisti che sperano di riuscire a mettere a segno la mossa decisiva per far ottenere al Sud la vittoria della guerra. Così Emma si ritrova a fare da infermiera nel tentativo di confortare i soldati Confederati e tenta strenuamente di resistere e di rimanere fedele, insieme alla sua famiglia, alle usanze e agli ideali del Sud nonostante la prepotenza degli Yankee. Ma Emma, dopo aver riabbracciato il fidanzato, suo malgrado si ritroverà coinvolta in qualcosa che è molto più grande di lei: complotti, intrighi e una rete di bugie che rischierebbero di far precipitare gli Stati Uniti in un baratro ancora più oscuro di quello in corso.
In questo caos di differenti convinzioni e interessi, si muove una umanità alle prese con il grande tema morale che aveva scatenato il conflitto: la fine della schiavitù dei neri e il difficile adattamento alla nuova condizione di chi aveva sempre conosciuto solo le catene. Si intrecciano così anche le vicende dei nuovi liberi, aperti ad un futuro nuovo per loro... ma in fondo ancora timorosi e cauti nell'accettare le possibilità della loro nuova situazione.
In questa umanità ferita e allo sbando in bilico tra questioni morali, interessi, intrighi e falsi ideali si dipana una delle pagine più controverse e difficili della storia degli Stati Uniti.

Mercy Street è una miniserie di ottima qualità. La ricostruzione storica è impeccabile, si vede l'autenticità del come viene raccontato il tema, indubbiamente ancora molto a cuore agli americani. Location e costumi sono perfetti. Ottimo il cast. Mercy Street è una pagina di storia dolorosa, ma necessaria da raccontare: perché è un passato non così lontano, un passato in cui valori che oggi ci sembrano così ovvi e scontati... all'epoca non lo erano affatto.

Voto: 8



























2 commenti:

Sara Pugliese ha detto...

A me è piaciuto molto. Stanno girando la seconda stagione.

Silvia ha detto...

Sì, davvero una bellissima serie! Non vedo l'ora di vedere la seconda stagione!

;-)