E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

mercoledì 29 aprile 2015

Quel che resta del giorno



Inghilterra, fine anni '50. Stevens è un rigido e ormai anziano maggiordomo che ha sacrificato affetti e soddisfazioni personali al suo lavoro. Per la prima volta dopo decenni si prende qualche giorno libero e intraprende un lungo viaggio per incontrare una ex governante che non vede da anni. Quel viaggio, in cui cercherà di sfuggire ai fantasmi del passato, si trasformerà in un'amara riflessione carica di rimpianti...

Film capolavoro del 1993 di James Ivory, tratto dal romanzo omonimo di Ishiguro, Quel che resta del giorno è una storia che si concentra sulle amarezze e i rimpianti di una vita che è passata e che forse poteva essere vissuta più pienamente dal protagonista, Stevens il maggiordomo integerrimo, che tutto ha sacrificato con spirito di abnegazione al suo lavoro; al tramonto della vita e di quello che ne resta, il viaggio di Stevens diventa un viaggio in se stesso e nel suo passato e benché egli non possa rimproverarsi nulla del suo operato... noi sappiamo - così come lo sa anche lui - che i rimpianti sono inevitabili, perché guardandosi indietro cosa gli resta? Quasi nulla... e questa è la vera scoperta amara.
Amarezza e rimpianto - come temi centrali - che investono anche Miss Kenton, la governante che ha sbagliato a sposarsi e ora si ritrova intrappolata in un matrimonio deludente e infelice, ma che riesce a trovare una ragione per andare avanti grazie alla figlia e a un nipotino in arrivo. Mentre a Stevens resta solo il lavoro.
L'altro tema principale affrontato nella storia è quello dei tragici eventi della Seconda guerra mondiale: fa impressione attraverso i flashback ambientati negli anni '30 scoprire che il nobile al quale prestava servizio Stevens era filo-tedesco e impressiona la leggerezza con la quale all'epoca le potenze europee sottovalutarono ciò che stava accadendo in Germania. Complicità ed errori di valutazione che drammaticamente spianarono la strada al perpetrarsi di un conflitto mondiale terribile e alla più grande tragedia della storia dell'umanità. Nodo cruciale che viene raccontato con un senno di poi amarissimo: di chi sa bene ciò che è accaduto in quegli anni che hanno segnato per sempre l'umanità intera.

Quel che resta del giorno, come tutti i film di Ivory, è estremamente elegante, emozionante e pieno di spunti di riflessione. Meravigliosi i due protagonisti, Anthony Hopkins e Emma Thompson; da segnalare Hugh Grant nel ruolo di un giovane idealista, senza dimenticare lo sfortunato e indimenticabile Christopher Reeve.

Quel che resta del giorno è un film nato per essere un classico: con una storia, un regista e degli attori così non poteva essere altrimenti.

Voto: 8 

lunedì 27 aprile 2015

La dama velata: i momenti più belli

Alcuni dei momenti più emozionanti de La dama velata! Da notare quanto sono belli i costumi!









































































Quanto ho trovato affascinante Lino Guanciale...







venerdì 24 aprile 2015

La dama velata



Inizio Novecento. La giovane Clara pur essendo di nobili origini è cresciuta in campagna: allontanata alla nascita dal padre che la riteneva responsabile della morte dell'amata moglie; ormai diventata adulta, il padre decide di richiamarla a Trento per farla sposare. Così Clara, dopo un tentativo di fuga fallito, è costretta a sposare Guido, un affascinante scavezzacollo dall'oscuro passato; all'inizio i due non si sopportano, ma pian piano tra loro nasce l'amore, coronato dalla nascita della piccola Aurora. Ma nell'ombra, la perfida zia Adelaide e il cugino Cornelio tramano alle spalle di Clara decisi a tentare l'impossibile per eliminare la giovane e appropriarsi così del suo patrimonio. Gli intrighi dei suoi parenti e i tanti segreti di Guido porteranno Clara sull'orlo della follia e quasi alla morte: ma quando tutti la crederanno morta, lei tornerà sotto mentite spoglie per scoprire la verità...

Miniserie in 12 episodi della Rai in co-produzione con la Spagna, La dama velata conferma l'ottimo momento attraversato dallo sceneggiato in costume italiano: si tratta infatti di un prodotto veramente ben fatto, ben scritto e ben recitato. Ne sono a dir poco entusiasta! Come è noto, gli sceneggiati televisivi italiani faticano ad essere all'altezza di quelli internazionali, per questo è una bella sorpresa quando ne viene prodotto uno davvero convincente! La dama velata si è rivelato avvincente e appassionante, con nulla da invidiare alle grandi serie straniere. Già dalle prime scene si dimostra di grande valore, con la vicenda che si mette subito in moto con la notte della nascita della protagonista e i primi intrighi della zia Adelaide che determineranno in negativo il destino di Clara. Cresciuta in campagna in un ambiente semplice e autentico, la giovane vive felice gli anni dell'infanzia, anche se con il dolore per essere stata scacciata dal padre; lontana da Trento, Clara è all'oscuro sui tanti misteri che la circondando e al sicuro dalle trame della zia e del cugino: solo quando arriva in città e sposa Guido finisce per rimanere invischiata nei loro complotti e inganni e in un crescendo di tensione e suspense, impossibilitata a distinguere chi le vuole male da chi la ama, dovrà riuscire a salvare se stessa e la sua famiglia dalla distruzione. Dal canto suo, Guido, pur amandola sinceramente, nasconde tanti segreti scottanti che lo perseguitano dal suo passato e nuovi segreti che si andranno ad aggiungere, facendo sì che per Clara sia facile iniziare a nutrire sospetti su di lui, sospetti avallati dalle trame di Adelaide e Cornelio, che finiranno per minare il loro matrimonio al punto da convincere la giovane donna che il marito voglia liberarsi di lei. Rinchiusa in manicomio dai suoi aguzzini, Clara tenta la fuga e finisce nell'Adige, colpita da qualcuno a cui non sa dare un volto, così dopo essere stata salvata e aver appreso che tutti la davano per annegata nel fiume, decide di tornare a Trento con il viso celato da un velo per scoprire quanti di coloro che la circondavano facevano parte del complotto per toglierla di mezzo. A quel punto, in un crescendo di suspense e colpi di scena, tutti i nodi verranno al pettine...

La dama velata è uno sceneggiato bellissimo che coniuga perfettamente melodramma e trama mistery, con tutta l'atmosfera della vicenda piena di intrighi e di colpi di scena unita all'appassionante storia d'amore dei due protagonisti. Non si può fare a meno di tifare per Clara e per Guido, nella speranza che non vengano separati dagli intrighi di chi vuole loro male e che il loro amore possa trionfare, nonostante tutto. Ottimo tutto il cast, soprattutto i due protagonisti: Miriam Leone, oltre che bella ed elegante, si dimostra anche una brava attrice e Lino Guanciale è assolutamente perfetto nel ruolo dell'adorabile canaglia! Ho adorato le location del Trentino. Ho adorato anche i costumi: soprattutto un paio di vestiti da sera di Clara veramente eccezionali! Mi è piaciuta tanto anche la colonna sonora! Inoltre, mi è piaciuta l'idea della voce fuori campo di Clara all'inizio e alla fine di ogni episodio a raccontare la vicenda, creando così il giusto pathos!
Non c'è niente che non fosse perfetto in questa miniserie!

La dama velata è un prodotto veramente riuscito, una di quelle serie di cui si aspetta con trepidazione la nuova puntata, in grado di appassionare a ogni scena! Un prodotto che dimostra che anche la tv italiana, se vuole, può essere all'altezza: basta soltanto essere convinti di poter realizzare un prodotto di qualità e non accontentarsi di un risultato mediocre. Ripeto, sono proprio entusiasta di questo sceneggiato... e mi auguro di poterne vedere presto degli altri così sulle reti italiane!

Voto: 8,5

















mercoledì 22 aprile 2015

Cenerentola 2011



Roma, anni '50. La giovane Aurora è una moderna Cenerentola che rimasta orfana è costretta a lavorare come sguattera nell'albergo della perfida matrigna. Lì continua a coltivare di nascosto la sua passione per il pianoforte, sognando il conservatorio, e soprattutto continua a sognare di incontrare di nuovo il principe austriaco che l'aveva fatta innamorare anni prima. Tra balli in maschera, scarpette e fate improvvisate... chissà che non sia l'affascinante Sebastian il principe che tanto a lungo ha aspettato...

Sceneggiato Rai del 2011, Cenerentola è una versione riveduta e corretta della celebre fiaba, riveduta e corretta non senza una certa originalità! Il canovaccio della storia rimane invariato con tutti i momenti clou della vicenda pienamente rispettati: ci sono la matrigna e le sorellastre, la fata, il ballo, la scarpetta ecc.; ma è particolarmente originale il cambio di ambientazione e tutti gli accorgimenti per rimanere fedeli alla trama originaria pur senza che il racconto abbia elementi fantasy! Ad esempio, la "fata" in questione che aiuta Aurora in diverse occasioni, soprattutto per andare al ballo, è un'eccentrica miliardaria americana che si rivelerà essere la nonna della protagonista.
Riuscitissima è la scelta di ambientare la vicenda a Roma: una città assolutamente magica! Tra l'altro, la Roma della Dolce Vita era davvero una location da fiaba: tra stelle del cinema, vip e paparazzi in giro per le vie e le piazze del centro! Così tra un giro in Vespa, una passeggiata sul lungotevere e un salto veloce in una tipica trattoria è facile che i due protagonisti si innamorino sotto lo sguardo millenario di Castel Sant'Angelo!
Molto bella la scena del ballo in maschera! Un party degno della Dolce Vita! In cui non manca la perdita della scarpetta da parte di una misteriosa Aurora in maschera, con il principe che farà di tutto per ritrovarla, nonostante sia sul punto di sposarsi con un'insopportabile e viziata riccona...
Ottima la colonna sonora, meravigliosa l'ambientazione, non male il cast con Vanessa Hessler e Flavio Parenti nei panni dei protagonisti.

Cenerentola 2011 è uno sceneggiato emozionante e riuscito, che sfugge l'effetto soap opera, e sa essere appassionante proprio come deve essere ogni fiaba che si rispetti! Una versione moderna - ma non troppo - assolutamente da non perdere!

Voto: 7,5