Siamo, come sempre, nella Francia di fine Settecento. Il principe Leon, un tempo buono e felice, da quando ha perso la moglie in un incendio si è tramutato in un individuo crudele e spietato, tanto malvagio da essere soprannominato "la bestia". Bella, figlia di un mercante sempre in viaggio per mare, a seguito di un debito contratto dal genitore proprio col principe, si vede costretta ad andare a servizio al castello per consentire al padre di estinguere il debito. Quando Hélène, la cugina che vuole sposarlo, lancia a Leon la sfida di far innamorare Bella entro tre settimane, il principe spinto dal gusto di vincere inizia a riempire di attenzioni Bella... ma quello che è nato come uno scherzo si trasformerà in amore... e come sempre la bella riuscirà a far tornare umana la bestia...
Sceneggiato tv in due puntate co-prodotto con la Spagna, questa versione Rai de La bella e la bestia mantiene il celebre canovaccio della fiaba originale, ma raccontando la storia senza l'elemento fantasy: infatti, stavolta non ci sono incantesimi e magie varie, il principe non è stato trasformato in un essere mostruoso, ma più metaforicamente è il suo animo a renderlo una bestia. Così Bella non deve innamorarsi di lui andando oltre l'aspetto, ma deve innamorarsi di lui andando oltre i suoi comportamenti crudeli che nascondono più che altro un cuore ferito e distrutto in cerca di una insperata redenzione. Sarà Bella col suo cuore nobile e idealista a sciogliere il cuore di pietra della bestia e a far riemergere il cuore dell'uomo.
L'idea della bestia "metaforica" è abbastanza riuscita e tutto sommato permette di raccontare la mostruosità del principe in maniera diversa, ma sempre significativa: perché la mostruosità del cuore è molto peggio della mostruosità dell'aspetto ed è assai più difficile da curare. E non è una redenzione così facile: perché tra slanci positivi e ricadute, Leon dovrà combattere a lungo con se stesso per diventare un uomo migliore. Così tra un intrigo e un inganno della perfida Hélène, i due protagonisti dopo un lungo tira e molla riusciranno a coronare il loro sogno d'amore, come sempre deve avvenire quando si parla di questa fiaba!
Lo sceneggiato non è male, anzi è più che dignitoso e per fortuna l'effetto soap opera anche stavolta è stato scongiurato. Certo, siamo distanti anni luce dalla credibilità e dedizione dei prodotti televisivi anglosassoni, quel genere di prodotto televisivo non è alla nostra portata, inutile negarlo; eppure, questa versione de La bella e la bestia riesce a non scadere nel ridicolo e nell'effetto soap opera che sembra impossibile evitare quando si parla di prodotti italiani (o giù di lì...), dialoghi e scene sono abbastanza credibili e anche la recitazione non è così terribile. In definitiva, è un prodotto dignitoso e tanto basta!
Le location sono davvero incantevoli! Mi è piaciuta l'ambientazione "provenzale" richiamata anche dai fiori e dai profumi che vengono prodotto lì con il patrocinio di Leon. Bellissimi i costumi dalle linee settecentesche, ma con quel qualcosa che li rende adatti per una ambientazione da fiaba! Bravi i due protagonisti: la spagnola Blanca Suarez e Alessandro Preziosi.
Sarà che io adoro La bella e la bestia in qualsiasi versione, persino quando si tratta di una fiction, eppure questo sceneggiato tv mi è piaciuto e dimostra che andare oltre la soap opera è possibile...
Voto: 7
2 commenti:
Carissima Silvia Buon Anno Nuovo! Che piacere ritrovarti e leggerti! Nonostante il mio amore per questa fiaba mi sono persa questo sceneggiato forse anche perché Preziosi non è fra i miei attori preferiti. Ma vista la tua recensione e i colori che ho potuto ammirare dalle foto che hai pubblicato spero di riuscire a breve a recuperarlo! Un caro saluto, Laura
Per una volta che la tv italiana propone qualcosa di carino, a quanto pare me lo sono perso. Spero di recuperarlo! La fotografia sembra incantevole.
Posta un commento