E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

venerdì 12 settembre 2014

La ragazza del dipinto



Inghilterra, seconda metà del Settecento. La piccola Dido, figlia di un ammiraglio inglese e di una schiava africana, alla morte della madre viene affidata dal padre - che l'ha riconosciuta - alle cure della famiglia dello zio, Lord Mansfield. Cresciuta, assieme alla cugina Elizabeth, come una vera gentildonna in un ambiente privilegiato, Dido da adulta dovrà scontrarsi con il pregiudizio e la diffidenza della buona società a causa della sua pelle nera, società che tenderà ad emarginarla nonostante il suo rango. Sarà l'amore per un giovane avvocato idealista e la battaglia per fare giustizia sulla tragedia di alcuni schiavi africani annegati a dare senso al destino di Dido...

La ragazza del dipinto si basa sulla storia vera di Dido Elizabeth Belle la prima nobile di colore d'Inghilterra. Figlia dell'ammiraglio Lindsay e di una schiava africana liberata dal padre, Dido si ritrovò a vivere in un'Inghilterra settecentesca in cui il commercio degli schiavi stava alle basi stesse dell'economia della nazione; indubbiamente una delle pagine più tristi e vergognose di quella che per molti aspetti è stata una nazione moderna con secoli di anticipo rispetto alle altre. Questo scenario non poteva che mettere in difficoltà Dido nel suo essere una nobile mulatta, per metà figlia di una schiava africana. Situazione che le impedì di vivere appieno tutti i privilegi dovuti alla sua posizione sociale, come ad esempio il divieto di essere ammessa a tavola quando c'erano ospiti o la quasi impossibilità a trovare marito nelle fila dei gentiluomini inglesi, dal momento che quasi nessuna famiglia avrebbe accettato di accogliere una nuora dalla pelle nera. Eppure, contro tutto e contro tutti, Dido lottò per affermare se stessa e il suo diritto ad esistere in quel mondo, lottò per ciò che era giusto per se stessa e per quelli meno fortunati di lei. Infatti, lo zio - in quanto Giudice Supremo d'Inghilterra - si ritrovò a decidere su un caso spinoso relativo ad alcuni schiavi africani annegati dal capitano di una nave per ottenere un risarcimento, decisione che pose Lord Mansfield tra due fuochi: da una parte quello che l'economia del Paese si aspettava da lui e dall'altra il fare la cosa giusta per rendere giustizia a quei morti. Il coraggio di Dido nel portare avanti la sua battaglia per la giustizia e la lotta del giovane avvocato John Davinier non solo riuscirono ad avere la meglio, ma questo tragico caso segnò l'inizio della battaglia per la fine dello schiavismo in Inghilterra, che si sarebbe poi concretizzata anni dopo.

Il film è davvero ben fatto, curatissimo nei minimi particolari (come lo sono particolarmente, trovo, i film ambientati nel 1700), emozionante e commovente. Ottima la ricostruzione storica, stupendi i costumi (soprattutto quello rosa di Dido!) e sempre splendide location, nonché bellissima colonna sonora. Ottimo il cast composto da tanti bravi e celebri attori inglesi - da Tom Wilkinson a Emily Watson e Penelope Wilton -; da segnalare l'emergente Sarah Gadon e l'affascinante Matthew Goode, al quale basta un cameo di pochi minuti per lasciare il segno! Ma ovviamente a rendere il film così ben riuscito è la protagonista Gugu Mbatha-Raw: assolutamente regale e perfetta nel rendere la determinazione e la forza interiore della sua Dido!

La ragazza del dipinto (il titolo richiama un quadro che ritrae Dido ed Elizabeth, oggi conservato in Scozia, al quale si ispira la pellicola) è un film bellissimo, come solo un film in costume inglese sa essere, in grado di rievocare un mondo lontanissimo e la vita di una donna unica e indimenticabile! Uno dei migliori film del 2014!

Voto: 8







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