E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

sabato 19 novembre 2011

La fiera della vanità: sulla fauna della società inglese di inizio Ottocento




La storia racconta di Becky Sharp, figlia di una cantante francese e di un pittore, che vuole elevarsi socialmente costi quel che costi: è bella, intelligente e disposta a tutto; una vera arrampicatrice sociale senza scrupoli. In parallelo si segue anche la vicenda della migliore amica di Becky, Amelia Sedley, figlia di un ricco mercante, il cui unico obiettivo nella vita è quello di amare ciecamente il promesso sposo, George Osborne, titubante e alquanto annoiato alla prospettiva di sposarla. Quando la famiglia di Amelia cade in rovina sarà il fidato amico di George, Dobbin, segretamente innamorato di lei, a spingere il ragazzo a non tirarsi indietro dinanzi al suo dovere e a fargli sposare Amelia; dopo la morte di George a Waterloo lei vivrà per anni nell'ossessivo mito del marito fino a scoprire soltanto dopo molto tempo che il maritino non era uno stinco di santo e che il buon Dobbin è un uomo migliore. Storie che s'intrecciano nel contesto delle guerre napoleoniche e che ha appunto nella sconfitta definitiva del generale in Belgio il suo apice. Tra intrighi, maldicenze, povertà, situazioni favorevoli e sfavorevoli, Becky saprà trovare il modo di tenersi a galla con un colpo di fortuna nel finale e Amelia troverà l'amore vero.

Variopinto film di Mira Nair tratto dal famoso, corposo e bellissimo romanzo di Thackeray, La fiera della vanità è il ritratto preciso della società inglese di inizio Ottocento: un'enorme Fiera, per l'appunto, dove le apparenze contano più della verità, dove gli intrighi e le ipocrisie sono le migliori qualità per andare avanti, dove il denaro è l'unico mezzo per esistere e contare qualcosa. I personaggi in questa storia sono tutti negativi, chi più e chi meno, tutti hanno dei difetti che rendono perfettamente le infinite meschinità che compongono il genere umano: dall'arrampicatrice sociale senza scrupoli alla ragazza ossessionata da un amore non sincero per espressione del cuore ma solo automatico sentimento imparato a memoria per anni, dal nobile che pensa di poter comprare tutto all'anziana riccona che parla bene e razzola male, agli ipocriti che tentano di scucire eredità grazie a quattro moine... Ognuno di loro è da biasimare in questa fiera, ognuno di loro recita un ruolo negativo, loro sono la fauna che anima questa fiera selvaggia di signori e nobildonne ben vestite! L'unico faro, l'unico personaggio positivo è Dobbin: colui che ama in silenzio, che mai tradisce, che sa aspettare, che non perde mai la dignità, che rimane coerente e fedele a se stesso, lui solo lui... perché anche nel buio più oscuro c'è sempre un barlume di luce.

Non è facile trarre un film da un romanzo tanto complesso, pieno di sfumature, eventi e personaggi, ma la Nair fa un buon lavoro regalandoci un film piacevole grazie alla bravura degli attori, prima fra tutti una Witherspoon affascinante e ammaliante. Bellissimi e coloratissimi i costumi e belle le location. Un film che consiglio!

Voto: 7,5

Link: trailer

7 commenti:

Vele Ivy ha detto...

Eccomi qui per un "saltino" veloce, visto che sono riuscita a trovare una chiavetta per navigare!
A me il film era piaciuto, ma quando l'ho visto non avevo ancora letto il libro... dopo che l'ho letto mi sono resa conto che descriveva tutto un mondo che neanche si intravedeva nel film! Come dici tu, è difficile rendere in pellicola un libro di questo calibro.

Silvia ha detto...

Io ho letto il romanzo prima di vedere il film e già mentre leggevo mi rendevo conto che trarne un film era un'impresa proibitiva vista la ricchezza della storia! Il film credo che si debba valutare come opera a sé aldilà del libro, perché comunque eguagliare la bellezza del libro è quasi impossibile, mentre valutare il film in quanto tale fa apprezzare un prodotto buono che offre un grande cast, belle location e il piacere di vedere un bel period drama!

;-)

**RaMa** ha detto...

Mi ha incuriosito questo film.. Magari il libro lo leggerò più in là, quando non sarò più incasinata con lo studio -.-'
Buona domenica ^^

larobi ha detto...

Lo sto leggendo proprio ora, dopo aver visto il film della Nair e nn mi dispiace perchè almeno riesco a tenere separati i personaggi (mi sono incasinata con i vari Mr Pitt e Sir Pitt ecc), adoro il pdv dello scrittore che canzona i vari personaggi, senza mai essere troppo buono o cattivo. Non ci sono solo gli eroi o le eroine (queste sante!), ci sono persone in carne e ossa con i loro difetti, vizi, vanità. Adoro che nn ci sia un solo personaggio principale, ma altri che lo integrano...Non riesco a essere mai completamente severa con Becky per i suoi comportamenti (anzi mi annoiano quelli che hanno avuto tutto sin dalla nascita, vedi un Osborne, Miss Crawley).

Silvia ha detto...

@RaMa: consigliatissimo sia il film sia il libro, appena hai un po' di tempo lo devi leggere!!!

@larobi: in effetti, la bellezza del libro sta proprio nel fatto che racconta con franchezza pregi e difetti di una società per sottolineare che nella vita non ci sono i buoni e i cattivi ma che il bene e il male stanno dappertutto. Infatti, anche secondo me Becky non è un personaggio completamente negativo: se agisce come agisce lo fa perché ha conosciuto la povertà; il personaggio che sopporto di meno è invece Amelia!

cecilia ha detto...

D'altra parte, neanche Dobbin è del tutto positivo come personaggio: non fa nulla non solo per assicurarsi l'affetto della donna amata, ma anche per metterla in guardia dai tradimenti del marito... come dice l'autore, un vero romanza senza eroe!!

cecilia ha detto...

D'altra parte, neanche Dobbin è del tutto positivo come personaggio: non fa nulla non solo per assicurarsi l'affetto della donna amata, ma anche per metterla in guardia dai tradimenti del marito... come dice l'autore, un vero romanza senza eroe!!