E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 18 dicembre 2017

L'eroe austeniano più costante: il Capitano Wentworth



Il Capitano Wentworth è in assoluto l'eroe più romantico tra i protagonisti maschili di Jane Austen. Si tratta di un uomo che ama e viene deluso e abbandonato, ma continua ad amare nonostante tutto, sempre. È lui il vero simbolo della costanza in amore, il simbolo dell'avere speranza fino alla fine. Come Anne, lui è l'eroe austeniano più tormentato e quello che deve superare difficoltà e avversità prima di essere riunito alla sua amata. Ed è il protagonista maschile più maltrattato dalle circostanze... dal momento che non è l'orgoglio a separarlo da Anne, non è un rivale, non sono fraintendimenti o equivoci, ma è la sua stessa amata a farlo. Sì, Frederick sa che la colpa è da attribuirsi a cattivi consigli e a convenzioni che non perdonano... però rimane il fatto che è proprio la sua cara Anne a spezzargli il cuore e a condannarlo ad almeno otto anni di sofferenze, incertezze e delusione.
Nonostante una realtà tanto dura da digerire, Wentworth rimane fedele a se stesso, non si lascia mai sopraffare dal risentimento: continuando a credere nell'amore. Col cuore in frantumi, va nel vasto mondo e si costruisce una reputazione e una fortuna e sorretto dalla costanza del suo cuore riesce ad andare avanti. Forse a volte ha tentennato e in un momento di debolezza può essersi guardato indietro con amarezza, eppure non smette mai di credere nell'unica donna che abbia mai amato. Così quando dopo otto anni la incontra di nuovo è come se niente sia cambiato, anche se è cambiato tutto. Lei ora è povera o quasi e lui è facoltoso e ambito e ammirato ovunque vada. Lui non si sbilancia mai con lei, rimanendo una statua indecifrabile... forse un po' lo fa per punirla, ma mai con l'intenzione di recriminare per i torti subiti. La osserva da lontano, in silenzio, amandola in silenzio come il primo giorno senza, però, lasciar trapelare nulla dei suoi reali sentimenti; si accontenta di seguirla con lo sguardo e sapere che dopo tanti anni di separazione lei è di nuovo accanto a lui. Wentworth da eroe senza macchia e senza paura tormentato sa soffrire senza darlo a vedere, speranzoso che all'eroe sia infine concessa la gioia. E a renderlo l'eroe romantico della vicenda è proprio la sua costanza, il non aver mai tentennato nel corso degli anni, il non aver mai ceduto all'offesa e al risentimento. Il Capitano Wentworth, l'eroe la cui costanza in amore l'ha reso tale, legittima la sua vocazione quando sente Anne parlare proprio della costanza in amore e di quanto le donne siano più portate a rimuginare e a struggersi rispetto agli uomini: secondo lei più presi dall'azione della vita per fermarsi a struggersi per amore. Quel discorso non può che far accendere la lampadina a Frederick! Come, proprio lui che è il Capitano della costanza in amore! Proprio lui che è stato offeso... eppure non ha mai smesso di amare... come può ascoltare tali dichiarazioni da parte della sua amata senza fare nulla? Così Jane Austen legittima la vocazione di eroe costante in amore del Capitano Wentworth facendogli scrivere la più bella lettera d'amore della storia della letteratura! Lì finalmente lui ha la possibilità di svelare i suoi sentimenti ad Anne, riesce a confessarle di aver amato lei e solo lei e di aver fatto progetti solo per lei e di voler donare a lei e solo a lei il suo cuore, quel cuore che lei aveva spezzato otto anni prima e che - nonostante le sue opinioni sull'incostanza dei sentimenti maschili - non ha mai smesso di appartenere a lei e solo a lei. Questa lettera ha il potere di svelare come non mai i più profondi sentimenti e le più profonde speranze del Capitano Wentworth, rendendolo l'eroe austeniano più propenso ad aprire il suo cuore. Questa lettera dimostra che Wentworth è l'eroe austeniano più costante in assoluto, l'eroe che pur avendo subito una pesante offesa non smette mai di amare per questo... ma che nella sua sofferenza trova la forza di non arrendersi. Questa lettera dimostra che Anne si sbaglia: non è vero che gli uomini dimenticano più facilmente, ci sono uomini che non dimenticano mai di struggersi per la persona amata. Questa lettera rende Wentworth l'ideale eroe romantico austeniano, un uomo che non ha paura di apparire debole solo perché mostra i suoi sentimenti, un uomo che trae forza dai suoi sentimenti e che alla fine viene ripagato da ogni sofferenza, potendo finalmente ricongiungersi alla donna amata dopo mille avversità.



2 commenti:

Innassia ha detto...

Ciao, volevo informarti che ti ho nominata per il premio Blogger Recognition Award. Troverai tutte le informazioni in questo link: http://iltaccuinodellevoci.blogspot.it/2017/12/blogger-recognition-award.html
Buone Feste

Silvia ha detto...

Grazie!

;-)