E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

mercoledì 20 dicembre 2017

200 anni di L'abbazia di Northanger e Persuasione



Oggi cade il bicentenario della pubblicazione postuma di L'abbazia di Northanger e Persuasione. Duecento anni fa, come oggi, Jane Austen era morta da cinque mesi e il fratello Henry si era occupato della pubblicazione dei due ultimi romanzi compiuti della sorella. Solo dopo l'uscita di questi libri finalmente sarebbe stato svelato al mondo il nome della sua autrice.
Mentre vengono pubblicati Persuasione e L'abbazia di Northanger Jane Austen sta già entrando nel mito, sta già trasformandosi nella più grande scrittrice del mondo, le sue opere stanno entrando nell'élite dei classici.
Jane Austen è morta da cinque mesi e non ha lasciato altre opere, se non qualcosa di incompiuto e i lavori giovanili, quindi non rimangono che questi sei romanzi: questa è la parte più importante della sua eredità al mondo. Un'eredità di inestimabile valore che da lì in avanti non avrebbe mai smesso un istante di arricchire la vita delle generazioni successive.
In particolare, L'abbazia di Northanger e Persuasione sono i suoi ultimi grandi regali, da apprezzare dagli incipit alle ultime frasi. Sono due romanzi diversi e il destino ha deciso che fossero pubblicati insieme: i quali raccontano due punti opposti della carriera di Jane. Uno scritto agli albori e uno alla fine.
L'abbazia di Northanger è uno dei suoi primi romanzi (iniziato in quegli anni di fine Settecento in cui Jane stava scrivendo anche i due romanzi che anni dopo diventeranno Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio), iniziato con il titolo di Susan e diventato Northanger Abbey dopo anni di stand by. Revisionato più volte, viene pubblicato solo postumo... eppure, doveva essere pubblicato molti anni prima del 1817. Già intorno al 1803 era pronto per la pubblicazione ma, per ragioni sconosciute alla stessa Jane, dopo essere stato accettato dall'editore, non vide mai la luce. Così quando arrivò il momento, essendo stato terminato da parecchio tempo... la Zia si sentì in dovere di scrivere una nota per dare una spiegazione. Per farla breve (aprendo ancora oggi una qualsiasi edizione de L'abbazia di Northanger) c'è una nota scritta da Jane in cui spiega che il libro era stato completato nel 1803 e che solo dopo tredici anni e varie peripezie riusciva ad essere pubblicato, così Jane si "scusa" con i lettori per il fatto che possano ritenere gli usi e costumi, la moda, le persone e i luoghi diversi dal presente (il presente di allora) perché trattandosi di un testo composto anni prima... poteva risultare datato e non più attuale al lettore che si accingeva a leggerlo in quel momento. Ho sempre sorriso nel leggere questa nota (nota che forse nel 1817 faceva un altro effetto): perché se Jane Austen avesse immaginato che i suoi romanzi sarebbero stati letti duecento anni dopo che li aveva scritti... beh, non si sarebbe preoccupata per una pubblicazione ritardata di soli tredici anni!!!
Questa nota di Jane, anche se inconsapevolmente, sembra quasi mettere in risalto l'attualità della sua opera: in grado di essere letta, amata e apprezzata a distanza di due secoli! Forse le difficoltà riscontrate da Northanger Abbey per essere pubblicato denotavano già il destino di classico della letteratura che aveva questo libro e gli altri: era un test, una prova per vedere se effettivamente la sua autrice era all'altezza di entrare nell'élite dei classici. Questi ultimi due secoli hanno ampiamente dimostrato che Jane Austen era all'altezza di entrare nell'élite dei classici e che L'abbazia di Northanger con la sua moda vecchia di tredici anni... non avrebbe fatto accezione.
Quel 20 dicembre 1817 finalmente il "datato" Northanger Abbey veniva pubblicato e lo spirito ironico e corrosivo di questa parodia austeniana che sapeva abilmente prendersi gioco del romanzo gotico e dei suoi appassionati lettori... non poteva che conquistare all'istante i fan di Jane Austen, con quel modo tutto austeniano di raccontare un'epoca e una moda irresistibile!

Persuasione, invece, è l'ultimo romanzo completato da Jane Austen nel 1816.
È la sua vera e propria eredità come autrice e non a caso è il suo romanzo più maturo sia per tematiche, che per personaggi, che per intenti. Come i suoi libri precedenti, affronta una storia d'amore appassionante e avvincente, con due protagonisti per cui fare il tifo... però lo fa con meno ironia, ma con più voglia di raccontare una storia d'amore sofferta e di grande maturazione. Non ci sono più le scaramucce di Orgoglio e pregiudizio, non c'è la passionalità portata all'estremo di Marianne Dashwood, non c'è il carattere spregiudicato di Emma Woodhouse nel voler combinare matrimoni ai suoi amici, no. In Persuasione ci sono due innamorati che un terribile sbaglio separa, lo sbaglio di lei, e otto lunghi anni di incertezze e sofferenze prima che si possa giungere alla riconciliazione e al lieto fine. Jane con questo romanzo sembra suggerirci che la vita sia una salita faticosa e che spesso gli ostacoli da superare sono parecchi prima di arrivare in cima; ci suggerisce che bisogna dare tempo al tempo e che bisogna imparare dai propri sbagli e seguire un percorso di crescita per diventare persone migliori. Le lunghe tribolazioni di Anne Elliot e del Capitano Wentworth ci ricordano che la vita è una corsa a ostacoli in cui niente è scontato (neanche il lieto fine) e che per guadagnarsi la felicità bisogna saper imparare dai propri errori e saper perdonare, saper dimenticare il passato e non smettere mai di credere nell'amore. Tutto questo è il magnifico ultimo romanzo di Jane Austen: una grande lezione di crescita.
Così come i due protagonisti crescono pagina dopo pagina e alla fine del romanzo possono ritrovarsi come persone nuove, così il lettore ha imparato lezioni e valori importanti da tale romanzo; imparando a non farsi influenzare dagli altri, imparando ad avere pazienza, imparando ad assumersi le proprie responsabilità. E soprattutto imparando a credere che l'amore, nonostante tutto, sia più forte di ogni avversità.
Questo rende Persuasione il romanzo della maturità di Jane, il desiderio di raccontare l'amore e le relazioni in tutta la loro onestà... anche ammettendo che possa essere uno dei due innamorati a sbagliare, a patto che poi riesca a rimediare al suo errore. Il romanticismo di base, la bellezza dei due protagonisti e la meraviglia di un finale che fa battere il cuore... innalzano Persuasione alle stesse vette raggiunte da Orgoglio e pregiudizio: come racconto d'amore indimenticabile con due protagonisti indimenticabili!

Sono passati 200 anni dalla pubblicazione postuma di Persuasione e L'abbazia di Northanger (così come 200 anni dalla morte di Jane), però questi due romanzi - uniti agli altri - sono ancora qui a farci sognare, divertire, innamorare, riflettere. Fanno parte della vita di tutti. Dopo due secoli siamo ancora curiosi di scoprire i segreti che aleggiano attorno a misteriose magioni antiche e facciamo ancora il tifo per il lieto fine tra Anne e Wentworth... due secoli che hanno reso Jane Austen un'amica fidata, oltre che la più grande scrittrice del mondo. Due secoli fa lei era già morta e uscivano i suoi due ultimi regali, ma nel momento in cui venivano pubblicati i suoi ultimi romanzi e veniva, poi, svelata la sua vera identità... il mondo iniziava ad innamorarsi dell'opera di una zitella dell'Hampshire: un amore che non sarebbe mai finito, ma che avrebbe continuato ad arricchire il mondo per sempre!



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