Parigi, 1928. Anna, una giovane donna smarrita e tormentata, si aggira senza una meta per i vicoli della città, nel suo passato c'è il manicomio e una verità appena sussurrata: lei è la granduchessa Anastasia, l'unica figlia sopravvissuta dello zar Nicola II. Sulle sue tracce ci sono un ex generale russo e i suoi compari che intendono convincere la sfortunata creatura a fingersi davvero Anastasia e a presentarsi così alla nonna, in modo da poter intascare una ingente eredità. Il piano sembra funzionare, ma l'amore e gli strani ricordi di Anna di una vita ormai perduta rischieranno di cambiare ogni cosa...
Appassionante film del 1956 con Ingrid Bergman e Yul Brynner, Anastasia si basa su una leggenda che, dopo i tragici fatti di Ekaterinburg, si è diffusa negli anni seguenti al 1918: ossia che la più giovane delle granduchesse russe, di cui mai era stato rinvenuto il corpo, fosse miracolosamente sopravvissuta alla fucilazione e avesse cambiato identità per salvarsi; questa leggenda si è alimentata per decenni anche grazie ai racconti di alcune donne, tra le quali la più famosa è stata Anna Anderson, che hanno sostenuto di essere la vera Anastasia. Si trattava perlopiù di donne dal passato oscuro, che facilmente potevano trovare appiglio nel dramma dei Romanov per giustificare le proprie origini. Oggi sappiamo con certezza che nessuno dei Romanov scampò al suo tragico destino, ma il mito di Anastasia ha segnato il '900.
Il film è davvero commovente, la Bergman vinse il suo secondo Oscar grazie alla sua interpretazione della tormentata Anna, una donna che desidera solo affetto sincero e trovare il suo posto nel mondo; appassionante è la storia d'amore che nasce con il generale di Yul Brynner, sentimento che scaccia la brama di denaro che inizialmente l'aveva spinto ad agire. Ingrid è bellissima nei panni della principessa, confermandosi una delle incontrastate regine della Hollywood che fu.
La cosa che ho preferito del film è che lascia volutamente il dubbio se Anna sia davvero Anastasia, si mantiene in bilico fino alla fine e lascia alla discrezione dello spettatore decidere quale sia la verità. Forse non è la vera Anastasia... ma credere nell'impossibile è ciò che fa di noi esseri umani...
Voto: 9
3 commenti:
Splendido film!
Holly
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