Episodi precedenti:
Episodio 4. L'incarico
Waterhouse dopo aver ascoltato le parole di Thomas non poteva che essere sconvolto: evidente com'era che l'uomo aveva totalmente perso il contatto con la realtà, ma si era smarrito in un mondo dai contorni inafferrabili in cui fate e cavalieri erano in balìa di un destino beffardo. Non poté evitare di provare una sincera pena nel constatare il triste stato in cui egli era ridotto senza possibilità di guarigione, il destino si era accanito nel modo più crudele con lui, condannandolo ad un eterno, terribile oblio dell'anima.
Mentre Waterhouse rifletteva amaramente, Thomas si era acquietato improvvisamente e in silenzio si era fermato a guardare con nostalgia nel vuoto, non un punto preciso, forse senza nemmeno esserne consapevole, come se fosse una foglia trascinata dal vento che compie i suoi giri in aria e poi cade a terra contro la sua volontà ma unicamente perché non può evitarlo. Thomas Crawley era ormai una foglia al vento rassegnato ad essere trascinato via contro la sua volontà, perché volontà non ne aveva più. Waterhouse rimase per un po' a fargli compagnia senza osare disturbare la sua contemplazione del nulla con domande inopportune, domande a cui l'altro non avrebbe mai potuto rispondere. Dopo un tempo difficile da calcolare, Waterhouse se ne andò lasciandolo alla sua solitaria follia, più si allontanava da Thomas più il suo cuore era stretto da una morsa malinconica che non gli dava tregua. Mentre abbandonava il luogo, si accorse che c'era una donna dinanzi a lui, la quale aveva certamente assistito alla scena e pareva lo stesse aspettando. La donna accennò un lieve sorriso quando lui si fermò facendole un inchino e lo ringraziò per aver tenuto compagnia al fratello, che in un angolo oscuro e smarrito del suo essere aveva certamente apprezzato il gesto. Notando lo stupore di Waterhouse a quelle affermazioni, la donna si presentò come Jane la sorella maggiore di Thomas, colei che aveva accolto in casa lo sfortunato pittore dopo la malattia e se ne prendeva cura insieme al marito; spiegò che permetteva al fratello di vagare da solo per la campagna perché credeva che quell'esercizio in qualche modo fosse un bene per lui, ma che lei non mancava di andare a controllarlo di tanto in tanto e quando aveva visto un accompagnatore al suo fianco, cosa assai insolita visto che dopo la malattia tutti gli amici di Thomas si erano dileguati, aveva pensato di restare in attesa per scoprire l'identità del forestiero. Mentre i due si dirigevano verso la casa della donna, Jane aveva iniziato a raccontare a Waterhouse tutta la storia dal principio.
Jane si era trasferita a Watton-at-Stone dopo il matrimonio, prima di sposarsi infatti aveva lavorato qualche tempo in casa degli O'Brien, una famiglia di origine irlandese, e quando casualmente aveva saputo che il padrone cercava un pittore per ritrarre la figlia lei si era permessa di fare il nome del fratello, un giovane pittore non ancora investito da incarichi ufficiali ma di grande talento, Jane sperava che la sua raccomandazione presso Mr O'Brien potesse favorire la nascente carriera di Thomas. Dopo che si furono accomodati davanti ad una tazza di tè, Jane riprese a narrare la storia, tornando indietro di cinque anni, al 1865. Thomas Crawley aveva 28 anni e si apprestava a lavorare al suo primo incarico ufficiale, un incarico molto importante ottenuto grazie all'intercessione della sorella: doveva dipingere il ritratto della figlia di una ricchissima famiglia di commercianti di lino di origine irlandese, gli O'Brien. La famiglia era emigrata nel 1847 dall'Ulster a seguito di una terribile epidemia di tifo causata da una carestia che aveva seminato la morte in tutta l'isola irlandese, i ricchi O'Brien avevano dovuto lasciarsi alle spalle tutto il loro avviato commercio e ricominciare da capo in Inghilterra; appena giunti erano riusciti a comprare un terreno per coltivare il lino e le donne della famiglia si occupavano di filarlo, gli inizi furono difficili ma grazie alla costanza e alla grande abilità nel lavorare il tessuto, ben presto riuscirono ad avviare un nuovo fiorente commercio di lino che dette loro fortuna sia in Inghilterra sia in Europa facendo tornare la famiglia all'antica ricchezza. Così Mr O'Brien probabilmente per celebrare il prestigio in società raggiunto dalla sua famiglia aveva deciso di chiamare un pittore per far ritrarre la figlia maggiore, Niamh.
Nota delle autrici: i commenti più belli verranno pubblicati nell'ebook che creeremo per raccogliere tutta la storia!
7 commenti:
guarda questo
http://spettacolospettacolare.blogspot.com/2012/02/shirley-maclaine-sul-set-della-terza.html
Grazie della segnalazione!
;-)
Quarta parte all'altezza delle aspettative!
Mi piace che la narrazione sia "ad incastro",con racconti inseriti nei racconti..rende il tutto più intrigante!!
Si lascia intravedere l'ipotesi di un ritratto portatore di sofferenza..sono curiosa di sapere come andrà avanti!!
Holly
ps.ho apprezzato molto il nome dato alla sorella di Thomas..Jane!:)
@Holly: grazie!!! Sono contenta che ti piaccia lo stile narrativo!!! Sì, Jane è un nome fantastico!!!!
;-)
@Holly: vedrai, i racconti nei racconti non sono finiti, ce ne saranno altri! :-D
Sono contenta che ti piaccia questo aspetto della nostra storia!
Sono indietrissimo con la lettura, scusate.
Di questo capitolo ho apprezzato la scorrevolezza con cui è stata raccontata la storia degli O'Brien. Ritengo che sia difficile non smarrire la strada nelle digressioni, se non si fa attenzione.
Ludo.
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