La storia mai raccontata di Maleficent, la nemesi della Bella addormentata nel bosco. In origine Maleficent è una dolce e gentile fata dotata di un incredibile paio di ali; innamorata di un essere umano, Stefano, viene da questi tradita nel modo peggiore quando lui le strappa proprio le ali per diventare re. A quel punto la fata buona, a causa del dolore, si trasforma in strega cattiva per vendicarsi di Stefano: alla nascita della figlia di lui, Aurora, lancia la ben nota maledizione sulla principessa che la farà cadere addormentata, maleficio che solo il bacio del vero amore potrà spezzare. Così Aurora viene allevata in incognito nel bosco dalle tre fate buone... ma siamo sicuri che la strega cattiva sia poi così cattiva?
Versione live action della famosa fiaba La bella addormentata nel bosco ispirata al classico d'animazione Disney del 1959, Maleficent sceglie di raccontare la vicenda dal punto di vista della villain, la cattiva, la strega che intende sottrarre alla principessa il suo happy ending. Perché è così che Maleficent è sempre stata descritta, ci hanno sempre fatto credere che fosse una megera nerovestita furente per non essere stata invitata al castello e che per questo finisce per tormentare la povera Aurora; ma se non fosse così? In questo riuscito retelling si cerca di raccontare una storia alternativa, quella di una fata buona ingannata dalla brama di potere di un umano che la usa per raggiungere i suoi obiettivi, inganno che spezza il cuore e distrugge la fiducia della fata al punto da farla diventare crudele e assetata di vendetta, poiché niente come la delusione di una speranza getta oscurità nel cuore di una persona. E allora Maleficent ferita nelle ali rubate e nel cuore diviene la strega cattiva più per dare un senso alla sofferenza che la divora che per una reale volontà di arrecare danno a qualcuno. Si vendica sul suo ex innamorato lanciando l'incantesimo sulla principessa... ma senza sapere che proprio quello stesso maleficio sarà l'inizio della cura del suo cuore ferito, proprio il maleficio la salverà dall'odio, proprio Aurora le insegnerà ad avere ancora fiducia nel prossimo. Il nocciolo del film sta tutto qui. Il mondo è pieno di persone che feriscono gli altri pur di raggiungere i propri obiettivi, l'egoismo e la cattiveria sono diffusi nell'uomo, questo è assodato. Quindi è facile che un tradimento o una cattiveria gratuita possano indurire il cuore della persona più buona al mondo; le sofferenze della vita forgiano il carattere delle persone più di qualsiasi altra cosa. Nessuno nasce cattivo e il mondo, di certo, non è diviso in "buoni" e "cattivi", sarebbe troppo riduttivo. Maleficent, allora, ci suggerisce la realtà che - al di là di banali classificazioni da cartone animato con l'eroe opposto all'antagonista - luci e ombre si nascondono in ognuno di noi e che dietro a una persona che sbaglia c'è sempre un'altra persona che prima ha sbagliato con lei. Maleficent ci suggerisce di partire dal principio per comprendere le azioni di una persona, di andare oltre la superficie.
Il film è davvero molto, molto ben fatto: appassionante, significativo, commovente. Un kolossal Disney come si conviene con grandiosi scenari, grandiosi effetti speciali e tanta magia. Come detto, la trama si riallaccia alla versione animata, ma riuscendo a rendere la storia meno banale e scontata. Commuove il personaggio di Maleficent: proprio lei - destinata suo malgrado ad essere la strega - si dimostra l'unica persona sinceramente affezionata ad Aurora, l'unica che si interessi realmente a lei e alla sua incolumità; proprio Aurora riflette, in fin dei conti, l'anima gentile della strega, anima che non si arrende a un destino di crudeltà che sembra già scritto. Trovo molto significativo, molto intelligente che in questo film abbiano alterato così tanto il rapporto tra la strega e la principessa; proprio questo capovolgimento rende Maleficent un film più che riuscito, più riuscito persino della versione animata. Da notare che anche qui - come in tutti i recenti retelling fiabeschi - il principe ha un ruolo non solo marginale, ma che nemmeno influisce sulla fine dell'incantesimo: segno dei tempi che cambiano e che al "bacio del vero amore" è meglio opporre valori più concreti e reali. Persino le tre fatine buone sono lontane dallo stereotipo delle "fatine buone" ma hanno pregi e difetti come tutti... al punto da risultare spesso superficiali... anche se quella torta un po' sbilenca per il compleanno di Aurora suscita sempre simpatia...
Angelina Jolie è perfetta nel ruolo di Maleficent: magnetica al punto giusto! Brava nel rendere al meglio le contraddizioni e la lotta interiore che agita il suo personaggio. Brava anche Elle Fanning nel ruolo di Aurora. Splendidi i costumi e non male la versione di Once upon a dream targata Lana Del Rey.
Maleficent è un film convincente, non la discutibile versione live action di un classico dell'animazione, ma un film in grado di reinventare in maniera intelligente una fiaba assai nota. Tra i retelling fiabeschi visti al cinema negli ultimi anni, Maleficent è sicuramente il migliore! Parola della Bella addormentata nel bosco!
Voto: 8,5