Si sa poco di Sybil G. Brinton, nacque in Inghilterra intorno al 1870 e il suo unico libro fu pubblicato nel 1913. Il libro in questione, dal titolo Old friends and new fancies, è il primo sequel austeniano della storia! L'ho letto nell'ambito del Gruppo di lettura ospitato nel blog di Miss Claire. Ecco la mia recensione.
In questo romanzo si avvera un mio sogno: vedere tutti i personaggi austeniani interagire tra di loro!
Old friends and new fancies è un romanzo delizioso, il primo sequel austeniano della storia! Pubblicato nel 1913, mescola in maniera intelligente diversi personaggi provenienti dai sei romanzi austeniani; l'azione si svolge tra Bath, Londra e Pemberley e tutto parte dalla rottura del fidanzamento tra Georgiana Darcy e il Colonnello Fitzwilliam. La Brinton si dimostra dotata di quell'ironia che manca a quasi tutti gli odierni sequel austeniani e che invece dovrebbe essere il primo motivo che spinge una scrittrice a cimentarsi nel difficile compito: esserne dotata. Quindi questo romanzo si dimostra tra i migliori (se non addirittura il migliore) spin-off perché appunto tratta i personaggi e i possibili sviluppi successivi delle rispettive vicende con estrema intelligenza e rispetto per l'originale, laddove invece la maggior parte dei sequel mostrano improbabili quanto assurde evoluzioni delle storie... cosa quanto mai sbagliata, perché va bene immaginare e inventare... ma se ti basi su un testo già esistente... hai il dovere morale di attenerti all'originale senza stravolgerlo! Pregio della Brinton è quindi quello di proporci un contesto e uno stile di scrittura vicini a quello di zia Jane. Inoltre, per quanto riguarda l'aderenza all'originale aiuta il fatto che sia un testo scritto oltre un secolo fa: averlo composto a fine Ottocento/inizio Novecento quando tutto sommato la mentalità, l'approccio alla vita e alla società, il modo di porsi erano ancora abbastanza simili all'inizio dell'Ottocento ha permesso all'autrice di calarsi in maniera convincente nel contesto da lei descritto, immedesimazione che un'autrice attuale, pur studiando a fondo il periodo storico, non potrà mai raggiungere perché vive e opera in un contesto diverso e quel mondo non le appartiene: applicare una mentalità del 21esimo secolo all'epoca Regency è impresa difficile. Se ci si aggiunge poi che oggi le autrici impegnate in spin-off sono mosse da logiche di vendita/economiche attente al gusto delle lettrici, che non disdegnano scelte controverse e azzardate pur di vendere una copia in più, calcoli che di certo non appartenevano alla Brinton e che non l'hanno spinta a riflessioni dettate dalle logiche di mercato mentre scriveva questo libro, fanno comprendere quanto questo spin-off sia forse l'unico che merita credito: nato non nell'era mediatica, ma dettato veramente e genuinamente dal desiderio di rendere omaggio ad un mostro sacro della letteratura che ha segnato il destino di tutte noi.
Voto: 7,5
Link: Amazon.it
10 commenti:
BUONA PASQUA ^_____^
Fichissimo!!!
Ma in italiano non esiste, vero? :(
@Pupottina: Buona Pasqua anche a te!
;-)
@Phoebes: no, purtroppo non è stato pubblicato in italiano e probabilmente non lo sarà mai... però è scritto in un inglese relativamente semplice e scorrevole!
;-)
Deve essere un libro veramente carino! Altro che i sequel di zombies e vampiri!
Avevo addocchiato questo libro, ma avevo letto delle critiche feroci su siti anglosassoni... Immagino che i lettori contemporanei - americani soprattutto - del romanzo sperassero di trovarvi tracce della mentalità del XXI secolo, a cui tu stessa accenni. Questo il motivo, forse, per cui è stato accolto freddamente.
A questo punto sto seriamente considerando di comprarlo. Grazie per la recensione.
Ludo.
Certo che a scovare queste rarità ci vuole anche un bell'impegno! Peccato che a volte non siano neanche pubblicate in italia.
@Petali rossi: è molto carino e soprattutto leggendolo si percepisce quell'atmosfera austeniana di cui sono carenti i sequel attuali.
@Ludo: prego! Non è un caso che in America Orgoglio e pregiudizio e zombie, e in generale il nuovo filone soprannaturale dei sequel austeniani, abbia avuto un enorme successo: è chiaro che i lettori americani cercano quel tipo di "letteratura", quindi un sequel "tradizionale" come questo della Brinton apparirà loro noioso! Invece per noi è il contrario: amiamo un romanzo che sia in linea con i contenuti austeniani e guardiamo con sospetto zombie e vampiri al tempo di Jane Austen! Comunque, io il libro te lo consiglio, per le amanti di Jane Austen è davvero imperdibile!!
@Lunga: è un peccato, sì! Ma purtroppo è difficile che il libro di un'autrice sconosciuta vissuta alla fine dell'Ottocento possa essere pubblicato qui da noi... Gli inglesi e gli americani sono fortunati a poter leggere queste chicche senza preoccuparsi della traduzione!!!
Cavolo, non sapevo che questo fosse il primo sequel... certo che il fatto di essere stato scritto in un periodo temporale vicino è un buon punto di partenza. E anche l'ironia è molto importante nella scrittura austeniana (è una delle cose che rendono grande Jane).
PS: Buona Pasqua!
@Vele Ivy: Buona Pasqua!
;-)
l'ho appena comprato (meraviglie di Amazon). Appena finisco, torno a darti un feedback!
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