Ho poche certezze nella vita, ma di una cosa sono convinta: l'Ottocento dona incredibilmente agli uomini! Provare per credere! Scene tratte dai miglior Period dramas della tv britannica!
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11 commenti:
Condivido ma non solo nei film britannici... quarda i poeti maledetti parigini, non affascinano?
Sì, hai ragione! Anche i poeti francesi sono molto affascinanti!
;-)
A me piacciono sia gli eroi letterari britannici, che quelli francesi (non necessariamente maledetti, penso, in particolare, ad alcune figure nei romanzi di Zola e di Stendhal), non disdegno nemmeno tedeschi e russi comunque.
Ludo.
Beh, io devo dire che di eroi tedeschi non ne conosco (non ho letto nemmeno un classico tedesco, ahimé; hai qualche titolo da consigliarmi?) e di russi conosco solo quelli di Anna Karenina e Guerra e pace... e nessuno di essi mi ha attirata particolarmente. Il fatto è che sono una patita della letteratura britannica e ai miei occhi nessun altro è all'altezza...
;-)
Le affinità elettive di Goethe è un bel romanzo. Se vuoi andare un po' indietro nel tempo (nel 1174 circa), ti potrei accennare anche a I dolori del giovane Werther. So che sto sconfinando in territorio scolastico, ma sono davvero ben scritti.
Chiaramente il romanticismo tedesco è molto diverso da quello inglese così come lo sono i personaggi e le atmosfere che popolano le rispettive letterature. Mi piace e leggo diversa letteratura settecentesca e ottocentesca, ma mi rendo conto che a seconda dell'area geografica gli stili cambiano e anche le sensazioni che provo e gli spunti che mi offre un romanzo francese, rispetto a un romanzo tedesco o inglese.
Tutto questo per dire che, se ti va di buttarti e sei abituata alla letteratura britannica, ti troverai catapultata in un altro mondo, forse sarà una sfida.
Buona lettura,
Ludo.
Cavolo, intendevo 1774 per I dolori del giovane Werther e non il 1174.
Ludo.
Grazie dei consigli! Devo dire che Le affinità elettive avevo giusto l'idea di leggerlo da un po'! Del Werther ho letto pareri discordanti... ma tutto sommato m'interessa!
Non ci sono autrici donne, vero?
Certo, il fatto che di Paese in Paese cambi il linguaggio, le atmosfere ecc. è qualcosa a cui bisogna essere pronti! L'Ottocento francese, benché sia molto diverso da quello britannico, mi piace molto, anche se ha un linguaggio ben diverso da quello inglese. Quello russo è davvero pesante (o almeno lo è Tolstoj, visto che ho letto solo di questo autore). Come è diverso quello italiano: e nonostante sia il mio... non mi ci sento assolutamente a mio agio! Mi sento molto più inglese, per quanto riguarda la letteratura! Comunque, hai ragione, la letteratura tedesca potrebbe essere una sfida: potrei avere una rivelazione, chissà!
;-)
Confesso di non conoscere autrici tedesche del XIX secolo. Forse dovrei mettermi a indagare in proposito.
Per quanto riguarda gli autori dell'Ottocento italiano, secondo me la scuola ci ha molto influenzati nell'affrontarli, nel bene e nel male. Al di fuori dell'ambito scolastico ho letto qualcosa e, ad esempio, Il Piacere di D'Annunzio mi è piaciuto. Di recente ho scoperto che tra XIX e XX secolo operarono molte scrittrici (e non solo le solite note) in Italia e alcuni loro lavori sono facilmente recuperabili (su liberliber), intendo fare delle esplorazioni...
Per quanto riguarda le isole britanniche, hai mai letto Georgette Heyer? Scrisse nel XX secolo e un buon numero dei suoi romanzi sono ambientati nel periodo regency: stilisticamente, sono ben costruiti, la ricerca storica che c'è dietro è evidente e le traduzioni italiane sono ancora reperibili, soprattutto su internet.
Ludo.
Mmmm... sì, anch'io dovrei cercare qualche autrice tedesca, se ce ne sono...
Anch'io ho letto e apprezzato moltissimo Il piacere! Devo dire che la letteratura italiana del Novecento, specie ambientata tra le due guerre mi è sempre piaciuta: Cassola, Pratolini, Meneghello ecc. e apprezzo Pirandello. Ma l'Ottocento italiano proprio non mi convince. Di autrici italiane, chi mi consigli?
Ho letto un paio di libri di Georgette Heyer: Un dono dal cielo e Rosa d'aprile; ma non mi sono piaciuti granché: mancano di quella passione, di quella capacità di coinvolgerti davvero nelle vicede raccontate. Mi sono sembrati abbastanza freddi. Indubbiamente dal punto di vista storico erano ben scritti... ma dal punto di vista emozionale lasciano un po' a desiderare.
Come accennavo nel mio precedente commento, le autrici italiane sono una scoperta recente e devo ancora leggerle. Ho trovato il link di seguito, dal quale intendo partire:
http://www.maldura.unipd.it/italianistica/ALI/principale.html
Purtroppo la maggior parte non sono celebri, quindi è più facile trovarle su liberliber (o, magari, in biblioteca) che in libreria. Ho sentito parlare bene di Anna Radius (Neera) e Maria Majocchi (Jolanda), mentre ho trovato una recensione di un romanzo di Marchesa Colombi a questo indirizzo:
http://blog.libero.it/angolodijane/view.php
Immagino, però, non possano essere considerate autrici di capolavori o avremmo finito per saperne qualcosa di più.
Concordo sul fatto che Georgette Heyer non esprima esattamente passionalità, è più una penna arguta, forse, e a tratti ironica. Le tue riflessioni sulla Heyer mi hanno fatta pensare a Mary Balogh? La conosci? Si tratta di un'autrice di romanzi rosa leggeri leggeri, niente a che vedere con autrici come Jane Austen quindi, ma la cosa divertente è che spesso trae ispirazione (grossi spunti, dovrei dire) dalle trame di Georgette Heyer e le rende tremendamente appassionate, strizzando l'occhio alle lettrici di oggi. Sono caduta, però, nella «letteratura da ombrellone». Se non ti dispiace la letteratura rosa/romantica, la Balogh è l'ideale da leggere per una giornata all'insegna del rilassamento e dei buoni sentimenti.
Ludo.
Grazie delle segnalazioni! Sì, ho sentito nominare Marchesa Colombi! Magari vale la pena leggerla, benché non sia autrice di capolavori, potrebbe essere una piacevole scoperta!
Conosco benissimo Mary Balogh! Ho letto "Un'estate da ricordare", che ho amato tantissimo, e ho un altro paio di libri suoi da leggere! Certo, è un'autrice di romance... nulla di serio... però nel suo genere è davvero bravissima! La stimo molto! Comunque, il romance mi piace, non lo disdegno affatto: in effetti, ho iniziato a leggere romance proprio per ritrovare quelle atmosfere ottocentesche che tanto amo!
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