Trieste, 1914. Bruno, Emma e Franz sono amici inseparabili; entrambi i giovani sono innamorati della ragazza, ma Bruno decide di tacere i suoi sentimenti sapendo dell'amore che lega Emma e Franz. Lo scoppio della Grande Guerra cambierà per sempre il destino dei tre amici, i quali si ritroveranno su schieramenti opposti e davanti a scelte di vita che non avrebbero mai creduto possibili...
Miniserie targata Rai in 2 puntate, Il confine racconta una vicenda di amicizia, amore, coraggio e onore sullo sfondo dei drammatici eventi della Prima guerra mondiale.
Nella Trieste sotto il controllo dell'Austria, i tre giovani protagonisti sono amici dai tempi della scuola e il loro legame non è minimamente intaccato dalle loro estrazioni sociali differenti (Bruno è di umili origini, Emma è figlia di commercianti ebrei e Franz è figlio di un ufficiale austriaco); purtroppo, il loro mondo crolla quando scoppia la guerra. Emma scopre di aspettare un figlio da Franz e, credendo di essere stata abbandonata dal suo amato, non può fare altro che chiedere aiuto a Bruno, il quale la sposerà; Franz, dal canto suo, è stato obbligato dal padre a tornare a Vienna e ad arruolarsi nell'esercito austriaco e si ritrova impossibilitato a comunicare con Emma e a prendersi le sue responsabilità di padre; Bruno, invece, dopo essere stato costretto ad entrare nelle fila dell'esercito austriaco... decide di attraversare il confine e di arruolarsi nell'esercito italiano. La guerra e le sue divisioni cambieranno per sempre il destino dei tre giovani, ponendoli apparentemente su schieramenti opposti... ma l'affetto che li lega farà sì che pur nella tragedia, nella confusione e nella morte possano rimanere fino alla fine quelli di un tempo.
Attraversare il "confine" è inteso come la scelta di Bruno ed Emma di lasciare la Trieste occupata dagli austriaci per affermare la propria appartenenza al popolo italiano, ma è anche la metafora del voler scegliere di essere se stessi e di non accettare più le opprimenti imposizioni degli altri; quindi il "confine" diventa un luogo quasi astratto dove trovare la propria identità e in cui avere il coraggio di non farsi più condizionare da nessuno, come sceglie di fare Franz alla fine.
Il confine è uno sceneggiato bellissimo! Commovente e significativo, rievoca con sensibilità e sobrietà i tragici anni della Grande Guerra, raccontando in tutta la sua drammaticità la vita dei soldati nelle trincee tra speranze distrutte, quotidiano confronto con la morte e l'umanità di individui gettati allo sbaraglio in una inutile carneficina. Le vicende dei personaggi di fantasia non fanno altro che ridare umanità e tridimensionalità ai nomi delle migliaia di caduti che hanno perso la vita senza una ragione.
È uno sceneggiato che valorizza l'amicizia, l'amicizia che in un mondo alla deriva mantiene uniti i tre protagonisti nonostante tutto, nonostante un mondo che li vuole nemici a tutti i costi. Quasi a ricordare che le persone ai due lati del confine sono uguali in tutto e per tutto e che solo i giochi di potere vogliono che siano divise.
Il confine è un prodotto di grande qualità della Rai! Forse il miglior sceneggiato della tv italiana degli ultimi anni! Un prodotto che sa essere commovente, appassionante, significativo e misurato: scritto, diretto e interpretato alla perfezione! Con diverse scene davvero evocative ed emozionanti. Ottimi i costumi e spettacolari le location (Trieste è splendida e le montagne non sono da meno). Bravissimi i tre attori protagonisti! Bella la colonna sonora.
Il confine rievoca l'ingiustizia di un'epoca e di un mondo alla deriva, rievoca il sacrificio di tanti, troppi giovani mandati a morire senza un perché (il finale dello sceneggiato non è assolutamente scontato, anzi...), racconta la voglia di rimanere fedeli a se stessi, ricorda che gli orrori del Novecento erano solo all'inizio...
Il confine rammenta che nei momenti più oscuri del mondo solo l'umanità... solo l'umanità può salvare il mondo.
Voto: 9