E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 13 agosto 2015

martedì 11 agosto 2015

domenica 9 agosto 2015

Natalie Portman per Harper's Bazaar

Natalie Portman è stata protagonista di un bel servizio fotografico per il numero di agosto di Harper's Bazaar. Nel photoshoot dalle atmosfere vintage, l'attrice è stata ritratta come una diva del passato! Atmosfera glamour e outfit rosa per una delle attrici più eleganti e raffinate in circolazione!

















venerdì 7 agosto 2015

Tuck Everlasting - Vivere per sempre



1914 circa. Winifred, detta Winnie, è una ragazza di buona famiglia soffocata dalla madre e dalle convenzioni della sua classe sociale, il cui desiderio è quello di varcare il cancello della sua casa per essere finalmente libera. Un giorno fugge di casa e si ritrova a vagare per il misterioso bosco che si estende al di là del sopracitato cancello, lì si imbatte in Jesse un ragazzo anch'egli misterioso che sembra nascondere qualcosa. Quando Winnie viene introdotta nella famiglia di Jesse scopre che tutti loro, dopo aver bevuto l'acqua di una sorgente nel bosco, non sono più invecchiati da un secolo e che non possono né ammalarsi né morire, ma hanno il dono di poter vivere per sempre. A quel punto, con i genitori della ragazza che la cercano disperatamente credendola vittima di un rapimento, con un inquietante individuo che da tempo è sulle tracce dei Tuck e con Jesse che vorrebbe che la sua amica decidesse di bere dalla fonte miracolosa per restare sempre con lui, Winnie si troverà davanti ad una decisione che potrebbe cambiare definitivamente il suo destino...

Film del 2002 targato Disney con Alexis Bledel, Tuck Everlasting - Vivere per sempre è un film un po' fantasy, un po' fiabesco, un po' racconto di formazione. La storia è incentrata su questa giovane che sogna una vita diversa dalla sua e che si ritrova a vivere un'avventura incredibile quando conosce per l'appunto la famiglia Tuck, una famiglia fuori dal tempo, il cui tempo è immutato da un secolo, e che vive in armonia con la natura del bosco che protegge tutti loro dal mondo esterno e quindi il loro incredibile segreto. Winnie ha l'opportunità di vivere qualche giorno con loro e di conoscerne la vita e apprezzarne i valori, finendo quasi per rimanere affascinata dal poter essere immortali; ma ben presto dovrà fare i conti con il rovescio della medaglia della condizione dei Tuck: il fatto di veder morire le persone che amano intorno a loro e di essere una sorta di anomalia in un mondo creato affinché ogni creatura nasca, viva e muoia. Così il non poter morire condanna i Tuck a trascinarsi nei decenni senza un obiettivo, senza poter vivere davvero: li condanna semplicemente ad "esistere" in un infinito che accresce sempre più la loro solitudine e il senso di vuoto. Il padre di Jesse farà comprendere a Winnie che la vita eterna non è il modo per essere felici, ma che solo una vita vissuta pienamente, vissuta fino in fondo, vissuta cercando di essere se stessi ogni giorno è l'unico modo per vivere una vita vera e felice. Non è importante la quantità di tempo a disposizione su questo mondo, ma la qualità di quel tempo: se una vita viene vissuta pienamente non deve essere eterna per essere piena. Grazie a questo insegnamento Winnie, dopo aver messo in salvo i suoi amici, troverà il coraggio di cambiare la sua vita per viverla pienamente e coerentemente senza doverne rimpiangere neanche un solo giorno...

Tuck Everlasting, da buon film Disney, è emozionante, significativo, avventuroso, magico e commovente. Ha un ottimo cast che comprende tanti volti noti come William Hurt, Sissy Spacek e Ben Kingsley. Belle le location e l'atmosfera di inizio Novecento. Molto suggestiva la colonna sonora.
Tuck Everlasting, un po' fiaba e un po' racconto di formazione, è un film che ci suggerisce di non aver paura di vivere fino in fondo la nostra vita e di apprezzarla per la unicità di ogni singolo giorno senza mai avere rimpianti, perché solo così si può avere una vita degna di essere vissuta...

Voto: 7,5

mercoledì 5 agosto 2015

The Conspirator



Washington, aprile 1865. Dopo l'assassinio di Abraham Lincoln è subito scattata la caccia all'uomo per assicurare alla giustizia i colpevoli; tra gli arrestati c'è anche una donna, Mary Surratt, madre di uno dei presunti cospiratori che si è dato alla macchia. Della difesa della donna viene incaricato il riluttante Frederick Aiken, un giovane avvocato nonché ex ufficiale nordista; benché il giovane inizialmente sia pieno di pregiudizi nei confronti della signora Surratt, addentrandosi sempre di più nel caso e nel processo comincia a comprendere che lì la giustizia c'entra poco o nulla e che tutti sono solo alla ricerca di qualcuno da incolpare per forza...

Diretto da Robert Redford, The Conspirator racconta la storia dell'unica donna che fu condannata a morte, insieme ad altri cospiratori, per l'assassinio del presidente Lincoln. In una nazione sfiancata dalla guerra civile, quale era l'America dell'epoca, l'omicidio di Lincoln precipitò definitivamente il Paese nel caos, in uno stato confusionario in cui per rialzarsi bisognava necessariamente ricorrere a misure drastiche. Così all'indomani della tragedia i colpevoli vennero arrestati e frettolosamente si diede il via a quello che doveva essere inevitabilmente il "processo del secolo" non tanto per fare giustizia ma per dare un segnale di forza e stabilità della nazione davanti all'opinione pubblica.
Mary Surratt, una vedova che gestiva una pensione, finì tra gli arrestati più che altro perché madre di John, tra i presunti colpevoli che con gli altri complottava contro il presidente proprio in casa della madre. Quindi con il figlio in fuga, la colpevole di tutto divenne Mary... benché non ci fossero prove del suo coinvolgimento e se fosse favorevole o meno ad un'azione contro la figura del presidente. Nonostante la palese mancanza di prove della colpevolezza della donna il processo a suo carico andò avanti e ben presto anche il giovane Aiken dovette mettere da parte i suoi pregiudizi nordisti (fino a inimicarsi tutti) e rendersi conto che si trattava di un processo farsa il cui verdetto era stato scritto fin dall'inizio: Mary Surratt che fosse innocente o colpevole non aveva importanza, doveva comunque ricevere una condanna esemplare per dimostrare che nessuno poteva passarla liscia dopo aver attentato alla stessa sopravvivenza degli Stati Uniti d'America. Così il processo del secolo si trasformò in vendetta... per un Paese in guerra da troppo tempo che solo versando altro sangue credeva di poter ritrovare la sua unità.
Quali che fossero le reali colpe di Mary Surratt - incallita cospiratrice o madre preoccupata di coprire il figlio - è probabile che avesse avuto comunque un ruolo marginale nella cospirazione, considerando che le donne dell'epoca avevano un ruolo marginale in tutto... figuriamoci nelle cospirazioni; comunque, quali che fossero le sue colpe non meritava di essere vittima di una giustizia vendicativa, di un processo farsa e di un'opinione pubblica che riuscì a vedere in lei solo un'assassina. Non meritava di essere giustiziata come un'assassina anche e soprattutto perché un anno dopo la sua morte il figlio John venne arrestato e processato... e infine rimesso in libertà perché sulla sua colpevolezza o innocenza non si giunse ad un verdetto unanime. La madre aveva pagato per le colpe del figlio. La giustizia frettolosa di vendicarsi aveva sbagliato tutto.

The Conspirator racconta con emozionante lucidità i giorni e le settimane successive all'assassinio di Lincoln, racconta il senso di smarrimento di una nazione smarrita ormai da anni che durante la guerra civile aveva perso di vista i valori di civiltà che fanno di un Paese una nazione civile. Il film cerca di raccontare che in situazioni anomale nessuno è esente dal compiere errori e così anche nel caso del processo ai colpevoli dell'omicidio fu la stessa giustizia a compiere lo sbaglio più grande: impossibilitata a distinguere tra vendetta e giustizia, per l'appunto. The Conspirator cerca di raccontare l'errore del sentimento comune di quei giorni drammatici, non tanto (o non solo) per riabilitare la figura di Mary Surratt ma per dimostrare che di colpevoli in quel frangente ce ne furono molti di più di quanti ne furono condannati.
Il film è molto appassionante e commovente, diretto in maniera lucida da Redford e interpretato da un ottimo cast, bravissimi soprattutto i due protagonisti: James McAvoy nel ruolo del giovane avvocato e Robin Wright nel ruolo di Mary. Ottimi costumi e location, bella la colonna sonora.

The Conspirator è un film lucido e significativo su una delle innumerevoli pagine nere della storia americana, un film su come sia facile confondere vendetta e giustizia... quando si crede erroneamente che siano la medesima cosa. E' un film che ci rammenta che la storia esiste affinché non si ripetano gli stessi errori.

Voto: 8

lunedì 3 agosto 2015

I capolavori di Luchino Visconti

Senso




Venezia, 1866. Una contessa veneta s'innamora di un giovane ufficiale austriaco e per lui arriva a tradire gli ideali italiani, ma i sentimenti dell'uomo non sono sinceri: infatti finge di amarla solo per interesse...

Film del 1954 di Luchino Visconti tratto da un racconto di Camillo Boito, sullo sfondo delle guerre risorgimentali austro-italiane, Senso narra dell'illusione di una nobile italiana che crede di trovare il vero amore in un subdolo e ignobile ufficiale austriaco, illusione dalla quale si risveglierà amaramente... non senza vendicarsi, però...
Con questo film Visconti anticipa di qualche anno le atmosfere e le tematiche che racconterà soprattutto nel suo film più famoso: Il gattopardo.
Bellissima e bravissima la protagonista Alida Valli, perfetta nel ruolo della tormentata Livia. Favolosi i costumi e ottima la colonna sonora.

Senso è un appassionante film sull'illusione d'amore che acceca la ragione e non permette a chi ne soffre di accorgersi in tempo di non essere affatto amato dall'altro, ma di essere solo ingannato. Per certi aspetti, è una storia ancora attuale...

Voto: 8






L'innocente




Fine '800. Tullio e Giuliana sono sposati da tempo, ma il loro è un matrimonio solo sulla carta. Quando Tullio parte per Firenze con la sua amante, Giuliana - sola e disperata - conosce un giovane scrittore: i due si innamorano e vivono una breve relazione. In seguito, Tullio torna dalla moglie deciso a salvare il suo rapporto con lei: ma proprio quando stanno per concedersi una seconda possibilità Giuliana scopre di aspettare un figlio dallo scrittore. Tullio, folle di gelosia, non riuscirà ad accettare la nascita di quel bambino...

Film del 1976 con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli, L'innocente è tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'Annunzio ed è l'ultima pellicola di Luchino Visconti.
La storia si colloca in un contesto di ipocrisia, deriva morale e mancanza di valori, laddove il marito infedele può permettersi di tutto, mentre la moglie viene condannata per un solo attimo di debolezza, causato tra l'altro dalle mancanze di lui. E in un contesto così privo di valori, dominato da oziosi nobili che si perdono in effimere e superficiali passioni, sarà l'amore puro a pagare il prezzo più alto, sarà l'innocente creatura del titolo a pagare per le colpe degli altri. Anche se alla fine Tullio finirà vittima della sua stessa ipocrisia e malvagità.

Come tutti i film di Visconti, anche L'innocente è un capolavoro di eleganza. Stupendi i costumi, meravigliose le scenografie, tra palazzi storici e sofisticati interni. Ottimi i due protagonisti.
Visconti, maestro del cinema (in costume) italiano, non delude mai. L'innocente è un film sull'ipocrisia di un sistema corrotto e alla deriva e sull'amara constatazione del fatto che troppo spesso sono gli innocenti a pagare.

Voto: 7,5





sabato 1 agosto 2015

Il mare e l'Ottocento

Fotografie di Wallace G. Levison




Sea Bright, 1870




Spiaggia di Averne, New York, settembre 1897