E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 12 aprile 2018

L'ereditiera



New York, 1850 circa. Caterina Sloper è una giovane timida e impacciata che vive con il padre medico; a causa del suo carattere riservato la buona società non ha una buona considerazione per lei, così preferisce condurre una vita ritirata e isolata. Un giorno però ad una festa incontra l'affascinante Morris Townsend e subito scoppia l'amore tra i due; benché Caterina ne sia sinceramente innamorata, il padre capisce subito che il ragazzo è interessato a sposare la giovane donna solo ed esclusivamente per il denaro che lei erediterà. Allora il dottor Sloper fa di tutto per separare i due... e infine Caterina non solo aprirà gli occhi sulla vera natura del suo amato, ma scoprirà amaramente la poca considerazione che gli altri hanno sempre avuto per lei...

L'ereditiera è un film del 1949 con Olivia de Havilland, Montgomery Clift e Ralph Richardson. La vicenda ruota attorno al personaggio di Caterina, la quale essendo timida e riservata viene disprezzata dal padre per la sua inadeguatezza e mancanza di personalità: la ragazza è troppo ingenua per accorgersi del disprezzo del genitore e così si adopera in tutti i modi per renderlo orgoglioso. Ma gli sforzi della giovane sono inutili, dal momento che per il padre (soprattutto se paragonata all'indimenticata moglie) Caterina non è altro che una nullità e questo gli viene confermato quando l'affascinante Townsend inizia a corteggiare la figlia: per lui non è difficile capire che mira solo al denaro di lei. Purtroppo Caterina è troppo ingenua per rendersene conto, quindi si lascia ammaliare dall'affascinante pretendente, questo anche per colpa della zia che fa di tutto per favorire i loro incontri. Al ritorno dal viaggio in Europa intrapreso da padre e figlia nella speranza che la lontananza servisse a far dimenticare Townsend alla giovane, Caterina al suo rientro a New York deve fare i conti amaramente con la reale opinione che il dottor Sloper ha di lei e scopre che il genitore l'ha considerata una nullità per tutta la vita. Inoltre, deve arrendersi all'evidenza che il suo amato era effettivamente interessato solo ai suoi soldi, vista la velocità con cui si è dileguato quando ha capito che il loro matrimonio avrebbe portato il padre a diseredarla.
I temi di questo racconto sono tipici dell'Ottocento: il cacciatore di dote senza scrupoli, la fanciulla ricca da ingannare e le aspettative deluse del genitore. Indubbiamente la società dell'Ottocento era costruita sulle apparenze e sulle convenzioni e chiunque non fosse in grado di adeguarvisi finiva per esserne tagliato fuori e deriso alle sue spalle, perciò la mentalità del padre è propria della sua epoca che non sapeva guardare alle qualità più importanti delle persone. La sua poca considerazione della figlia rende il dottor Sloper un personaggio assai negativo... quasi quanto il cacciatore di dote; Townsend inganna e raggira Caterina senza provare il minimo rimorso, anche davanti all'evidenza delle sue reali mire, e si dimostra uno dei tanti personaggi negativi che circondano la ragazza. Entrambi i personaggi, pur su fronti opposti, umiliano i sentimenti di Caterina, dimostrandole un crudele disprezzo che lei non merita.
Caterina è, invece, una giovane senza grosse qualità, impacciata e ingenua, ma la sua ingenuità la porta a credere nell'onestà degli altri e a confidare in essi. Crede di essere amata dal padre e dal suo innamorato e per lungo tempo vive di queste illusioni, però quando scopre la verità tutta la sua anima ingenua ne rimane distrutta; il duro colpo che subisce da chi credeva l'amasse la porta a diventare un'altra persona, una persona dal cuore crudele: perché quando una persona scopre di essere stata ingannata e disprezzata può sopravvivere solamente diventando fredda e inflessibile. Dunque, Caterina alla fine della vicenda si trasforma, diventa un'altra persona, consapevole di come il mondo sia diverso da ciò che aveva sempre immaginato. È quasi commovente la sua metamorfosi, perché è impossibile non comprendere le sue ragioni ed è inevitabile essere d'accordo con la sua scelta: e la scena finale del film è più che mai giusta date le circostanze.

L'ereditiera è un film molto bello! Rientra perfettamente nella tradizione del grande cinema in costume degli anni Quaranta! Scenografie, colonna sonora e costumi perfetti! Grandissimo cast, in cui spicca una incredibile Olivia de Havilland (premiata con l'Oscar) in grado di rendere la sua Caterina dapprima dolce e ingenua e poi fredda e crudele.
L'ereditiera è un grande classico del cinema, forse meno conosciuto di altri celebri classici di quegli anni, ma si tratta di un film imperdibile! Un racconto che ci ricorda che il disprezzo e l'inganno possono ferire in maniera irreparabile i sentimenti di una persona...

Voto: 8,5

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