E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 7 novembre 2013

Ritratto di signora: Elisabetta I



Elisabetta nacque nel 1533 da Enrico VIII e Anna Bolena. Era la figlia dello scisma (visto che per sposare la madre il re aveva rotto con la Chiesa di Roma, contraria al divorzio di Enrico da Caterina d'Aragona) e sarebbe dovuta essere quel figlio maschio ed erede al trono che tanto premeva al padre e che Anna Bolena gli aveva promesso. La sua non fu una infanzia facile: con i genitori sempre lontani, le preoccupazioni del padre per l'erede e le inquietudini della madre che cercava disperatamente di dare alla luce un figlio maschio. Quando Enrico fece giustiziare Anna, le cose peggiorarono per la piccola Elisabetta che non godeva di buona fama essendo la sventurata figlia della scandalosa e traditrice Anna. Incerta del suo destino, Elisabetta divenne una ragazza molto istruita, vivace e sveglia, di vasta cultura. Alla morte prima del padre e poi del fratellastro (figlio che Enrico aveva avuto dalla terza moglie, Jane Seymour), salì al trono la primogenita di Enrico VIII Maria Tudor, unica figlia che il re aveva avuto da Caterina d'Aragona. La nuova regina era una donna di mezza età dura, amareggiata e piena di risentimento per il trattamento riservato alla madre, ingiustamente ripudiata, e per il trattamento riservato a lei in tutti quegli anni; fedele alla Chiesa di Roma, Maria voleva porre fine allo scisma e all'eresia dei protestanti e ristabilire il Cattolicesimo in Inghilterra. Ovviamente guardava con sospetto la sorellastra Elisabetta che ai suoi occhi metteva a rischio la stabilità del suo trono, essendo sempre al centro - anche se inconsapevolmente - di intrighi e complotti con l'obiettivo di elevarla sul trono; dal canto suo, Elisabetta, consapevole di essere in una posizione delicata, cercava di tenere un profilo basso e di non incorrere nei sospetti e nella conseguente collera della sorella. Ma quello fu un periodo di persecuzioni contro i fedeli protestanti perpetrati da Maria, soprannominata la sanguinaria, e l'idea di scalzarla per fare posto a Elisabetta si faceva sempre più concreta. La regina sposò Filippo, futuro re di Spagna; ad un certo punto pensò di essere incinta visto che la pancia le era cresciuta, ma in realtà era stata colpita da un male incurabile e morì nel 1558.
Finalmente Elisabetta salì al trono diventando la nuova regina d'Inghilterra. Per rendere più stabile il suo regno e scacciare le minacce delle potenze cattoliche europee che volevano spodestare quella regina protestante dal trono inglese, i consiglieri di Elisabetta premevano affinché si sposasse, in modo che un marito, quindi un uomo, potesse garantire stabilità. Ma Elisabetta non aveva alcuna intenzione di sposarsi e prendeva tempo. Nei primi anni di regno si spettegolava parecchio sulla sua (presunta) relazione con Robert Dudley, suo amico d'infanzia. Appena diventata regina, una delle prime azioni di Elisabetta fu quella di legittimare la nuova Chiesa d'Inghilterra, che evidentemente non doveva essere soggetta a quella romana. Intanto, nel 1569 nel nord dell'Inghilterra scoppiarono delle rivolte per cause religiose, ispirate dal Papa (che aveva scomunicato la regina), guidate da chi voleva tornare alla vecchia fede.
Elisabetta doveva vedersi anche da una rivale pericolosa, la cugina regina di Scozia Maria Stuart; Maria era cattolica e in mancanza di eredi di Elisabetta, era proprio lei l'erede per la successione al trono d'Inghilterra e molte delle potenze europee tramavano per rovesciare Elisabetta e far diventare Maria Stuart regina d'Inghilterra.
Negli anni, il regno di Elisabetta consolidò il potere dell'Inghilterra anche grazie alle scorribande navali di Francis Drake che si divertiva a dare la caccia e a depredare le navi spagnole.
Con il tempo, l'idea di far sposare Elisabetta non era tramontata, la regina continuava a ripetere di non essere interessata, ma i suoi consiglieri perdevano la pazienza: benché regnasse e fosse indubbiamente una donna capace... era pur sempre una donna, ossia una creatura inferiore che poteva essere un'eccezione e non la norma in un mondo dominato dagli uomini, quindi con tutto il dovuto rispetto doveva trovarsi un marito che la guidasse, perché era scandaloso che regnasse da sola. Verso il 1572 si concretizzò la possibilità di vederla convolare a giuste nozze con Francesco Duca d'Alencon, fratello minore del re di Francia, ma tutto si risolse con un nulla di fatto nel 1581.
Nel 1587 consapevole che Maria Stuart era un personaggio scomodo, al centro di vari complotti, Elisabetta, anche se riluttante a mandare a morte una regina consacrata da Dio, firmò la sua condanna a morte.
Intanto l'ex cognato di Elisabetta, il re di Spagna Filippo II stava progettando un'invasione dell'Inghilterra per spodestare la regina. Nel 1588 l'Invincibile Armata, formata da 130 navi e 30.000 uomini, salpò alla volta dell'Inghilterra. Elisabetta, indossando l'armatura, si presentò davanti ai suoi uomini a Tilbury e incitandoli in un celebre discorso guidò i suoi verso la vittoria. Anche grazie al maltempo, che causò molte perdite nelle fila dell'Invincibile Armata, gli spagnoli vennero sconfitti dagli inglesi e in un attimo Elisabetta divenne un'eroina.
Gli anni passarono velocemente ed Elisabetta, vecchia e stanca, morì il 24 marzo 1603 all'età di settant'anni, queste le sue ultime parole: "Chiamatemi un prete: ho intenzione di morire". Se ne andava così la Regina Vergine, la madre della patria senza uno sposo che aveva governato da sola per quarantacinque anni.

La regina Elisabetta I è sicuramente una delle figure femminili più portentose della Storia. Contro tutto e contro tutti, contro i pronostici che si basavano sui suoi quantomeno controversi natali, contro una società maschile dominata solo ed esclusivamente dagli uomini, lei riuscì ad emergere e a segnare la sua epoca, giustamente ribattezzata epoca elisabettiana. Sotto il suo regno, l'Inghilterra prosperò, diventando una potenza internazionale e navale, gettando le basi per la futura gloria dell'impero britannico. Spregiudicata e intelligente, non scese a compromessi e rimase se stessa fino alla fine. Regnando da sola dimostrò che le donne hanno le capacità e i numeri per essere creature efficienti su cui fare affidamento; anche solo per questo mi sento di ammirarla, perché benché a tratti sia stata un personaggio controverso, le va riconosciuto il carattere e la personalità con cui ha plasmato il suo regno in condizioni non sempre facili di dissidi interni e minacce esterne. Enrico VIII voleva avere un maschio ma ebbe lei, una donna che forse avrebbe reso orgoglioso il padre di aver lasciato il trono nelle mani di un sovrano così formidabile. Elisabetta è il sovrano più famoso di tutta la Storia inglese... forse è il sovrano più grande di tutta la Storia inglese; il suo regno, l'epoca d'oro, caratterizzato da battaglie e grandi poeti come Shakespeare ha lasciato un segno indelebile nella storia europea e a distanza di secoli si guarda a lei ancora con curiosità e ammirazione.



3 commenti:

laura ha detto...

Che donna straordinaria!!! Capace di mantenersi fedele a se stessa senza conformarsi alle tradizioni maschiliste ed ottuse del tempo (e non solo...) . Lei è Vittoria sono davvero due indimenticabili sovrane difficilmente replicabili. :) grazie per l'interessantissimo post!

Silvia ha detto...

Grazie a te per il tuo bel commento!

;-)

Anonimo ha detto...

Elisabetta è stata (ed è ancora) una figura interessantissima,e per chi ama la storia inglese di sicuro il suo regno rappresenta uno di quelli di maggiore "pienezza". Amo la storia dei Tudor,ma Elisabetta ha un posto speciale nel mio cuore e appena posso leggo sempre nuove biografie che la riguardano!
Grazie per il tuo post Silvia!
Holly